Un buon esercizio potrebbe essere quello di considerare sempre gli avvenimenti positivi anche da punti di vista negativi.
Qualcuno la chiama paranoia... e francamente anche io ne sono fortemente tentata.
Ma se sostituiamo il termine "paranoia" con la parola "attenzione" la cosa assume un diverso significato.
Quante volte siamo portati a fermarci alla prima considerazione? Non so, una promozione al lavoro. Perchè mi hanno promossa? Perchè valgo. Fico, bene, come sono gagliarda. La prima cosa - che sembra la più logica e di solito lo è - che ci salta in testa, la prendiamo per valida e ci scordiamo del contesto.
Magari mi hanno promossa perchè sto sul cazzo al capo e voleva levarmisi dall'ufficio.
Magari mi hanno promossa perchè il lavoro che vado a fare è talmente merdoso che sperano che mi licenzi.
Magari mi hanno promossa come banco di prova per evidenziare i miei difetti e licenziarmi, o ridimensionarmi
Magari.. magari... magari.
Magari no. Ma magari si.
La saggezza popolare dice che non è tutto oro quel che riluce.
E' banale ma vero. Ed è altrettanto banale ma altrettanto vero che non ci si debba mai sedere, mai godere sugli allori, ma al contrario, tenere sempre le antenne dritte e le orecchie al suolo. Come un indiano.
Magari scopri qualcosa di poco edificante... ma che descrive la realtà meglio delle prime affrettate conclusioni.
Magari no. Ma magari si.
Hai scritto un post molto interessante, da meditarci su.
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