giovedì 30 aprile 2009

EVERYTHING IS ILLUMINATED


 


Ieri sera ho visto questo film.


Un capolavoro di poesia, ironia, tenerezza, paura, ricordi.


Splendido. Strano, divertente in certi punti ed amaro, tremendamente amaro in altri. Un film sulla memoria, su come mantenerla e come perderla, e soprattutto su quanto costa ritrovarla.


Un giovane ebreo americano di nome Johnathan va in Ucraina per ritrovare la donna che, si dice, abbia aiutato suo nonno a scappare in America e a salvarsi, durante la guerra. Ha una guida ucraina, un giovane strambo personaggio di nome Alex, dall'improbabile inglese ma di grandissima umanità, ed un autista che si crede cieco, il nonno di Alex. Girano giorni senza riuscire a trovare il luogo che cercano, una piccola cittadina... e qui ci sarebbe da parlare un anno sul significato di questo lungo vagabondare prima di giungere "al centro". Quando arrivano, trovano una donna, una sola, unica sopravvissuta di un massacro compiuto dai nazisti, che ha vissuto tutta la vita solo per mantenere vivi i ricordi, al punto di non sapere che la guerra è finita. Lei è  LA memoria. Il confronto con questa donna darà al giovane "Jonfen" (così lo pronunciano in Ucraina) le risposte che cercava sulla sua famiglia, e al giovane Alex alcune risposte che non avrebbe mai voluto avere sulla propria.


Capolavoro.


Vedetelo


Leggetelo


Fate qualcosa.

mercoledì 29 aprile 2009

QUEL CHE VIENE, SCRIVO. NON SO ANCORA.


Io non sono una donna paziente.


Prutroppo non rientra tra le mie scarse virtù.


Diciamo piuttosto che sono come i giapponesi... mi da fastidio persino attendere che il pesce cuocia... (citazione cinematografica tutt'altro che "colta"!!)


Tuttavia devo esercitare questa difficile arte, e devo esercitarla bene.


Ho già ammesso, con chi di dovere, di essere stata egocentrica, e la mia mancanza di pazienza - chiamiamola pure insofferenza nei casi più eclatanti - si riconnette a questo aspetto poco simpatico del mio carattere. Ci sto lavorando. Sul serio.


A volte cammino come sulla lama di un rasoio. Vedo atteggiamenti, valuto situazioni... mi dico - Attenta! Non ricaderci! - ed il più delle volte riesco ad abbozzare. Penso a quel che c'è in gioco, e considero che ne valga davvero la pena.


Un altro problema è che ad un certo punto lungo il cammino ho cominciato a diventare pudica coi miei sentimenti. Questo credo abbia a che fare con un po' di insicurezza residua che vuoi per un motivo o per l'altro ancora mi porto dietro. Se vogliamo essere sinceri brutalmente, magari è anche qualcosa di più di "un po'". E così, abbozzando, non riesco a spiegare se non a me stessa e a queste pagine (e peraltro in modo criptico, mi rendo conto), perchè a volte mi faccia soffrire.


C'è da dire che qualche volta mi piacerebbe anche essere rassicurata, anche sulle cose banali, magari con qualcosa di diverso da un motto ironico.


Ci sono giorni in cui mi dico che certe cose non andrebbero spiegate, andrebbero capite senza bisogno di parlare. A pelle. Sovente mi fa arrabbiare che questo non avvenga, perchè penso che le cose dovrebbero veramente andare in questo modo, tra persone che si amano.  La mia sedicenne interiore che si nutre di romanticherie è molto daccordo con questo punto. La trentasettenne esterna invece mi ripete che sono troppo egocentrica. Che stronza!


Mi dico che a volte ci sono cose più importanti di "me stessa" da considerare. Che ci sono difficoltà che vanno affrontate con maturità, evitando di appesantirle ancora di più con problemi inesistenti o aspettative che si realizzano solo nei libri del romanticismo tedesco.


E abbozzo. Lo faccio col cuore, davvero, con convinzione. Ma mi spaventa. Mi spaventa perchè ho paura che prima o poi abbozzare per "un bene superiore" non mi basterà più. E che quando questo avverrà, forse sarò arrabbiata per averlo fatto. E che la mia rabbia possa trascinarmi con se dentro un vortice di recriminazioni dal quale è difficile uscire intatti.


Certi momenti devo mordermi la lingua... perchè il mio istinto, la mia natura polemica, mi porta a non accettare di tacere e lasciar perdere. Sono cresciuta con persone che cercavano (senza successo) di insegnarmi l'umiltà. Ma io non sono umile. Non mi sento umile, non mi piace lasciar correre. Però contemporaneamente sono insicura su certi aspetti, il che fa a cazzotti con la mancanza di umiltà. E finisco per sembrare una vittima. Altra cosa che non sono.


Odio mostrarmi debole. Però mi rendo conto che in certe circostanze lo sono, e che non sempre è giusto spronare alla carica le persone nei momenti di difficoltà. A volte bisognerebbe semplicemente sedersi accanto a loro e dire "ok, tranquilla, sono qui". Mi piacerebbe una volta essere capita,capita davvero, invece che essere sempre quella che capisce (o che ci prova, davvero con tutta se stessa).


Certo, sono madre, fa parte del pacchetto.


Ma non sono solo madre. sono anche una donna, una moglie, una persona che prescinde dai suoi ruoli e che ha un nucleo, un essenza, un'anima, chiamiamola in qualunque modo, che va protetta, nutrita.


Dicevamo una volta con una amica, che crescere significa diventare madri di noi stesse. Quindi dovrei essere in grado di proteggermi e nutrirmi da sola, senza ammorbare il mio prossimo coi miei bisogni, specie se ci sono anche altri bisogni, non miei, da considerare e tenere presente.


Bene, allora singifica che il mio cammino non è ancora giunto ad un punto di svolta. Perchè sono debole, a volte, e ho bisogno di essere rassicurata.



 

venerdì 24 aprile 2009

AMOOOOREEEEEE


Chi ha detto che il matrimonio è la tomba dell'amore?


Stasera mio marito torna dopo 3 giorni all'estero e io sono felice come una sedicenne.... anzi, come la mia sedicenne interiore!!


:-)


 

mercoledì 22 aprile 2009

ANCORA SENZA PAROLE.




La follia va diffusa


Il più possibile.


Per difendersene.


Per piacere leggete  QUI QUI  e lasciate un commento.


Grazie.




 

martedì 21 aprile 2009

O SON MATTA IO, O LORO.

Ancora argomento scuola.


Durante il we parigino, venerdì incluso, dato che i miei suoceri erano venuti a stare coi bambini (che non li vedono mai) ho dato al Piccolo Genio (del male) il permesso di saltare un giorno di scuola x stare coi nonni, che adora.


mi ero raccomandata che facesse i compiti ecc ecc ecc x lunedì e che si facesse dare dalla sua amica A. quello che avevano fatto in classe venerdì mattina.


Bene.


Ieri sera salta fuori che Ric è andato a scuola senza aver studiato perchè "non lo sapeva"......


Lui sostiene che A. non gli ha comunicato tutti i compiti, A. sostiene che glie li ha detti tutti e lui si è dimenticato. Orbene, conoscendo i due soggetti, sono propensa alla seconda ipotesi, ma questo non conta al momento.


Sul diario ieri sera c'era la seguente nota:


"Vorrei sapere se è vero che A. non  ha comunicato i compiti a Riccardo, perchè A. sostiene di averlo fatto mentre Riccardo sostiene di no".


A me 'sta cosa mi ha fatto girare i maroni a elica, giuro. Cosa si aspetta la maestra, che prenda A. per la collottola e la appiccichi al muro fino a quando non confessa di aver dimenticato di dire a Ric di studiare il verbo avere?????? No, ma io mi domando.


Se Ric non aveva i compiti fatti o la lezione studiata, bon, lo punisci, che so, con dei compiti supplementari e te la sbrighi da sola. Cazzo di senso ha 'sta cosa sul diario?


Che poi... il verbo avere non l'ha studiato, la maestra lo ha interrogato ugualmente pur sapendolo, e alla fine gli ha dato 8. Allora, cazzo vuoi?????


Seconda parte della nota: "Riccardo inoltre si è rifiutato di leggere"


Si è rifiutato di leggere? ma dico stiamo scherzando? A parte il fatto che non è mai successa una roba del genere in 3 anni, dunque mi par strano che di punto in bianco si metta a rispondere "leggitela te la pagina"; ma poi, lui non si è rifiutato di leggere, ha solo fatto presente alla maestra che non aveva letto preventivamente a casa (la lettura faceva parte dei compiti "incriminati"). Tanto lo hai interrogato sui verbi, lo fai anche leggere e gli da un altro bell'8, invece di una nota,  no? Cretina.


Io non sono di quelle mamme che difendono i propri figlioli a spada tratta anche davanti all'evidenza e a costo di figure di merda. Ma certe volte, santiddio benedetto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 20 aprile 2009

PARIS EST TOUJOURS PARIS!

Beh, ragazzi, che dire.


Parigi è sempre Parigi, anche con la pioggia e il vento.


Sono reduce da un we con mio marito, rigorosamente spargolati, nella più bella città del mondo (una delle più belle, via) e anche col brutto tempo non perde il suo fascino.


Sabato mattina siamo stati al Louvre. Dato che diluviava, contavo di farci un bel giro, ma il GG non è tanto da turismo "al chiuso" così ho visto le cose che mi interessavano piuttosto di corsa.


Ma porca miseria... che belle! Ho una passione per Leonardo, e anche se la Gioconda è probabilmente il quadro più famoso del mondo, non era quella che mi attirava. Il Louvre ospita due ritratti di San Giovanni Battista, una delle versioni della Vergine delle Rocce ed un quadro raffigurante Sant'Anna, la Madonna e Gesù. (che detto così, sembro la persona più pia del mondo, eh?? ahahahah!!)


                             


 


Ecco i due San Giovanni Battista. Il primo è stra-famoso, il secondo meno ma sono tutti e due fantastici. Il viso è il medesimo, ma quello che ti colpisce è l'espressione beffarda che il Maestro mette negli occhi dei suoi Giovanni... che hai da sfottere, verrebbe da chiedere, cosa voi dire con quel dito? Domande che migliaia di studiosi si sono posti e alle quali  non avremo mai una risposta... ma ammirare questi capolavori dal vivo è un'emozione unica.


Un'altro che mi è piaciuto da matti è ancora a tema religioso (nel rinascimento, solo Cristi e Madonne dipingevano....), ed è un'opera di RAffaello. E' questa:



Colpisce perchè l'iconografia della madonna è moltoparticolare, vestita di rosso e verde (mentre di solito è azzurra e bianca) e poi con uno sguardo così umano, contrapposto all'aspetto mistico e ascetico che pittori di ogni tempo le hanno tributato.


La Nike di Samotracia (solo i francesi possono chiamarla Victoire, mentre tutto il mondo la chiama Nike!) è una roba inarrivabile... non fosse perchè è senza testa, parrebbe pronta ad alzarsi in volo da un momento all'altro:



Purtroppo, vista la smania di uscire del GG, non ho fatto in tempo a passare a salutare ne la Venere di Milo, ne Amore e Psiche...


Poi, il giro classico: Notre Dame, Sacre Coeur e Montmartre.... con pranzo nel caratteristico quartiere di Saint Germain des Prés - Saint Michel.


Trovandoci in zona, sono anche passata a vedere Saint Sulpice...   chiesa resa famosa da Dan Brown nel suo Codice Da Vinci. Non che io sia una fanatica complottista, ma eravamo davvero ad un tiro di schioppo. Purtroppo devo dire di aver avuto una forte delusione: La chiesa cade a pezzi, stanno ristrutturando l'esterno ma l'interno è molto mal tenuto, i dipinti si scrostano e le vetrate hanno persino qualche buco. Peccato.


Domenica per fortuna la pioggia ci ha dato tregua, e abbiamo quindi potuto passeggiare per Parigi in tranquillità, curiosando da varie parti. Abbiamo cominciato dall'Etoile, per proseguire sugli Champs Elysèes, giù giù fino a Place de la Concorde con il suo obelisco e le sue grandi fontane, e poi i giardini delle Tuileries. Poi di nuovo verso Saint Michel per il pranzo e nel pomeriggio, la zona della Tour Eiffel (che avevamo visto sabato sera avendo cenato in uno dei ristoranti della torre) che volevo vedere bene di giorno perchè Ric ci aveva chiesto di riportargli delle fotografie.


     


Tutto splendido, come lo ricordavo (ero stata a Parigi circa 20 anni fa... anche 22) Peccato non aver potuto salire sulla torre di giorno, (ore e ore di coda....),  ma del resto la foschia portata dalla pioggia non avrebbe consentito comunque la splendida panoramica che ci si aspetta di vedere da lassù.


Il sole ha deciso di uscire nel momento in cui entravamo in aeroporto, ieri alle 17.00, per il volo di rientro.


Che sfiga!


venerdì 17 aprile 2009

Interno, sera.


Beh diciamo tardo pomeriggio, via.


Rientro dal lavoro e trovo il Ninnolo carico di energia. I nonni con un sospiro di sollievo si dileguano istantaneamente mentre io cerco di trascinare il pargolino iperattivo nella zona della camera da letto onde potermi cambiare.


Ora, essendo il secondo figlio ed essendo io più vecchia e stanca di quando cercavo di educare il Piccolo Genio, il Ninnolo ha delle pessime abitudini che non mi sono data la pena di eradicare. Una di queste è girare in casa col triciclo, ai cui pedali non arriva e che pertanto spinge coi piedi.


Sulla soglia della porta che spara ingresso da corridoio, c'è un rialzino, dovuto ad una ristrutturazione. Il Ninnolo ieri sera si apprestava appunto a seguirmi a cavallo del suo motore attraverso tale soglia, ma giunto al punto, l'entusiasmo si spegne. Mi guarda con fare preoccupato, poi indica la soglia rialzata e inizia il suo gorgheggio "eeehhhh... eeehhhhhh..... ehhhehhhhhheeeeehhhhhh" lamentoso come a cercare di impietosirmi. Eddai dammi una spintarella, suvvia, che sarà mai, madre snaturata!


Io: ma dai amore, non fare il pigro, su, spingi!!!


Lui mi guarda perplesso, poi come in una illuminazione capisce, sorride soddisfatto e... "mmmmgmgggghhhhhhhh" diventando tutto rosso...


MA NO AMORE! INTENDEVO SPINGI COI PIEDINI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


.......




 

mercoledì 15 aprile 2009

L'AMORE CONTA.


Quando ero piccola - o giovane - consideravo la vita della gente normale come la peggior maledizione che potesse capitare. Non capivo come si potesse passare la vita in giorni tutti uguali - casa, lavoro, figli, marito - senza aspirare a qualcosa di più. Non capivo come si potesse passare la domenica pomeriggio sdraiati sul divano a guardare la tv, o i sabati mattina al supermercato come scialbe servette.


Sognavo per me un destino grande, di diventare famosa, una persona che tutti avrebbero riconosciuto camminando per strada. Curiosamente non mi immaginavo grande attrice o ballerina, ma piuttosto scrittrice, qualcosa del genere. Non sapevo bene come avrei fatto, ma ero certa che non ero destinata ad una vita mediocre.


Poi sono cresciuta, ho fatto le mie scelte. Mi sono fidanzata prestissimo e sposata presto (per i canoni odierni) e ho fatto un paio di pargoli, giusto per coronare la normalità. Lavoro d'ufficio, sabati al supermercato e domeniche casalinghe, tutto come da copione. Aspirapolvere in una mano e ipod nell'altra (ipod ultimamente... prima, wolkman...), ho ripercorso esattamente quelle orme che avevo giurato di non seguire, ho fatto tutto ciò che credevo avrei odiato. Ogni tanto ripensavo ai miei antichi sogni, e facevo spallucce.


L'illuminazione è arrivata qualche giorno fa. In due parti.


Parte prima, un normale dopo-cena della Puff famiglia. il GG stava riordinando la cucina, il PG guardava Striscia e io correvo appresso al Ninnolino in preda ad una overdose di zuccheri. Di tanto in tanto, il GG mollava il suo momento-massaia per fiondarsi in sala fingendo di far spaventare il Ninnolino che si buttava per terra, o verso di me, o verso di lui, ridendo estasiato. Il PG guardava esasperato (ma si capiva che era divertito), il GG rideva, il Ninnolo come dicevo, era semplicemente in estasi. Io ammiravo la scena appoggiata al tavolo della sala, in piedi, braccia conserte.


Parte seconda, la mattina dopo. Il Ninnolo si sveglia presto, rompe le  balle, dopo vari tentativi (e qualche madonna, diciamolo) riesco a farlo riappisolare nel lettone. Il GG dorme. Il PG si sveglia causa fratello frignante e si trascina nel lettone col suo DS. Io, ormai sveglia, mi alzo, sistemo un bucato, passo un po' di aspirapolvere (che quando è fatto, è fatto), riordino i vestiti dei bambini. Poi, torno a letto con un buon libro, sdraiata dalla parte del marito che nel frattempo si era proteso verso il mezzo per cingere - seppur dormendo - il Ninnolo, onde evitare rovinose cadute. Ormai in dormiveglia, il GG si accorge del mio arrivo, e usa l'altro braccio per abbracciarmi. Il PG ripone il suo gioco elettronico e si incunea tra noi, ridendo per le smorfie del Ninnolo e collezionando abbracci e pizzicotti da suo fratello in parti uguali. Io sono li, sdraiata inebetita nel mio letto, ad ammirare la mia famiglia riunita che si risveglia, tra un bacio e una pernacchietta, tra una lotta dei piedi e un po' di solletico.


E penso: quanto ero stupida!



 

giovedì 9 aprile 2009

DISASTROSA!

Io non so perchè sia così, ma giuro, proprio non ci riesco. E' più forte di me.


Sono un totale e completo disastro per quanto riguarda tutte le cose "burocratiche" dotate di una scadenza. Per esempio i pagamenti, le multe, le revisioni dell'auto.....  niente, non ce la posso fare, non c'è un bel c... che tenga.


Forse sono troppo distratta, ma sono così distratta solo per questo, non per altre cose, quindi mi sa che il problema non sta li. Dice mio marito che non me ne importa niente di queste scadenze (oddio, lui usa altri temini più... evocativi... per descrivere la cosa), ma nemmeno questo è vero perchè in realtà io me ne preoccupo moltissimo, me ne ricordo per esempio nel cuore della notte "oddio non ho fatto la tal cosa"  ma poi la mattina... pufffff... come una bolla di sapone.


Ultima possibilità è che sia una reazione alla maniacale super-organizzazione di mia mamma con la quale sono cresciuta. Potrebbe darsi, lei è la classica donna perfetta che ha sempre tutto sotto controllo e non dimentica mai niente, e la cosa mi ha sempre dato un filo d'ansia. Sono propensa a pensare che potrebbe essere questa la motivazione, ma cmq ciò non assolve i miei obblighi...


Com'è come non è, sono stata 6 anni, dico 6 anni senza pagare il bollo dell'auto (ehm, se c'è qualche carabiniere, poliziotto, guardia di finanza e affini alla lettura... ora è tutto a posto, ho saldato il mio debito...).


Vi lascio immaginare quante me ne ha dette il Genio Grande! Di tutti i colori. Io rosicavo, ovviamente, ma che potevo ribattere??? Aveva ragione da vendere!


Porca miseria, devo trovare un modo.


 

martedì 7 aprile 2009

MOMENTI SALIENTI - 2


Questo qui è il ninnolino, che non ha mangiato come un lupo, noooo, figuriamoci, spazzando via praticamente anche le gambe non già dei tavoli ma dei camerieri di sala....


P3300098


Questo qui invece è lo stesso bambino, arrotolato sul piatto con fare teatrale, terrorizzato - per qualche motivo sconosciuto (e probabilmente inconoscibile) dal nostro vicino di tavolo. Vi faccio notare, anche se la foto è piccola, l'occhietto guizzante che con la testa immobile cerca di identificare la posizione del mostruoso essere senza farsi notare... Abbiamo pensato anche di assumerlo, questo ragazzo, perchè aveva un potere assoluto sul Lo: lo immobilizzava con il solo sguardo, anche a distanza. Purtroppo non siamo riusciti ad accordarci.



MOMENTI SALIENTI - 1

ad esempio... PRIMA 



Ladies and Gentlemen, vi presento il Genio Grande. In questa foto lo potete vedere mentre esprime la sua esuberanza in un volo d'angelo fronte-onde, indossando costume e - non meno importante - i suoi adorati e costosissimi occhiali da sole di marca.


DOPO


DSC_0005


Qui vedete lo stesso uomo dopo che un'onda di 15 metri (!) gli ha strappato di dosso il costume (ma quello l'ha ritirato su...) e i suddetti occhiali, che ora probabilmente vagano al largo del Senegal come una bottiglia senza nessun messaggio dentro. Gli occhialetti gialli supertruzzi sono ovviamente una mia idea!!

Ragazzi,


se è duro il rientro.... durissimo.


Sono in uno stato di perenne torpore in ufficio, non carburo, non connetto.  Non credo che la mia carriera se ne avvantaggerà... ma quello che è strano è che non me ne frega un accidente :-)


La vacanza è stata bellissima. Il posto è davvero incantevole.


Oh, a dire il vero, fuori dal villaggio è una specie di pietraia arida... atterri in questo aeroportino in mezzo al nulla e ti par di sbarcare su Marte...


Però, la spiaggia, bianca con minuscoli granellini neri (vulcanici), fatta di dune alte per via del vento, come il Sahara (da cui il grosso della sabbia proviene, peraltro, portata dagli Alisei attraverso l'oceano)....


...il mare, sempre mosso, agitato, blu intenso, al largo e chiaro, cristallino, trasparente vicino alla riva...di una bellezza straordinaria. La potenza della natura all'opera davanti alle finestre...


E finalmente la possibilità di spazzare un po' la mente dai problemi quotidiani, di stare tranquilli, vendendo il tuo figlio piccolo ingurgitare chili di sabbia e quello grande tuffarsi nelle onde con gusto selvaggio... idilliaco.... (specie la parte della sabbia ingurgitata, ehm).


Se le mie capacità informatiche me lo permettono, ora vi faccio un breve escursus fotografico dei momenti salienti... in un prossimo post.


baaaci


 

venerdì 3 aprile 2009