sabato 30 giugno 2007

SALUTI E BACI


 


BENE MIEI CARI AMICI


CI SIAMO: STO PARTENDO PER IL MARE.


IERI IL GINECOLOGO MI HA DATO UNA PACCA SULLA SPALLA E MI HA AUGURATO BUONE VACANZE


QUINDI ECCOMI PRONTA, ARMI E BAGAGLI (E' PROPRIO IL CASO DI DIRLO), DESTINAZIONE TERRA TOSCANA. SE TUTTO ANDRA' BENE, RIENTREREMO GLI ULTIMISSIMI GIORNI DI LUGLIO.


AUGURO A TUTTI VOI BUON LUGLIO, BUONE FERIE A CHI PARTE E BUON LAVORO A CHI E' APPENA TORNATO (!!) E A LENTICCHIETTA E ROCCETTA BELLE, UN ABBRACCIO SPECIALISSIMO.

lunedì 25 giugno 2007

LE QUASI ADATTE

E qui chiamo a raccolta tutte le mamme e le future mamme che frequentano queste pagine.


Ragioniamoci un secondo.


Ma siamo proprio sicure che Madre Natura ci abbia fatte per riprodurci? No, perchè a me il dubbio viene.....


Prendete me. Solo un esempio. Il mio utero (e qui mi scuso con i signori uomini perchè forse questo post lo troveranno un po' strano...) è di cemento armato. Primo parto, ore e ore di travaglio con flebo per una dilatazione ridicola, finita in cesareo. Vabbè, dice, succede a tante. Una volta nato il pargolo non c'è stato verso di farlo attaccare al seno, perchè io non ho dei capezzoli ma dei crateri, e con tutto il suo istinto, povero cucciolo, proprio non sapeva a che santo votarsi.


Quindi, ciccia. Taglio cesareo e biberon, ho un figlio sano e bellissimo ma mi resta la sensazione di essermi persa qualosa.


Ma stavolta non mi frega nessuno. Eh no, stavolta ci penso io. Garantito.


Vado dunque scorsa settimana per una visita e una chiacchierata tra donne con un paio di ostetriche. Le quali mi sconsigliano di tentare di partorire per via naturale visti i trascorsi (lo chiamano "travaglio di prova"... di prova, rendiamoci conto!) e mi esortano a rassegnarmi ad un nuovo cesareo, onde evitare di incorrere nuovamente nella medesima dinamica - possibilità tutt'altro che remota.


Dopodichè scoperchio la mia ingigantita parte superiore per capire come avrei potuto favorire un sano e naturale allattamento almeno questa volta e  dopo una breve pastrugnata il commento dell'ostetrica è stato "le tue tette sono peggio di quel che sembrano a prima vista". Bella consolazione.


Mi insegnano un paio di esercizi al fine di facilitare l'operazione (esercizi da fare con le tette, per essere chiari) ma già vedo nei loro occhi che probabilmente sarà tutta fatica inutile.


Quindi, riassumendo, io sono una donna che resta incinta con relativa agilità, ma non può partorire; e quand'anche con giorni di sforzo sopravvivesse e ci riuscisse, comunque non potrebbe nutrire la sua creatura.


Sono bio-evolutivamente  inadatta alla maternità, e con ogni evidenza selezionata per l'estinzione. Se non fossi nata nel ventesimo secolo, ne io ne il mio primo figlio saremmo al mondo.


Beh, fa uno strano effetto.

QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA

Sabato mattina.


Mio marito è in bagno, io sono ancora mollemente adagiata (per quanto consentito dalla stazza) nel nostro letto. Arriva il 7enne e con fare disinvolto si lancia tipo acrobata da circo e aterra giusto nel mezzo del lettone.


Disinvoltamente assume la posizione dell'uomo vitruviano e amorevolmente mi apostrofa "Isaura (vi ricordate la schiava? ndr) fammi il solletico"


Isaura lo guarda storto ma obbedisce. Lui si contorce, sidivincola, si dimena e ridacchia, sospira estasiato e indica i punti incui la sua schiava personale deve continuare la sua opera grattinesca. La cosa procede per diversi minuti, con la suddetta Isa che si sforza di trovare le posizioni più consone al fine di arrivare comodamente al punto da grattinare senza devastare il povero Lorenzino in crescita. Alla fine il 7enne giace in estasi e la schiava sta per suicidarsi.


Mio marito fa capolino sulla porta della camera, studia la scena, e chiede al 7enne "ehi che fai?"


Risposta: "sto facendo le coccole alla mamma".


Urgh. Cosa mi sfugge?

lunedì 11 giugno 2007

SULLA DIVINAZIONE

Sarà per via della gravidanza che, come l'altra volta, mi fa l'effetto di "riconnettermi" a un mondo molto femmnile - solo femminile - e a una parte di me che è mistica, contemplativa e religiosa. Sarà perchè comincio a percepire "tutte le madri che sono una", una lunga catena di Madri che miracolosamente arriva fino a me, che sono l'ultimo grato ed esterrefatto anello che condivide il dono immenso di nutrire la Vita.


Oggi ho voglia di parlare di magia e di divinazione.


Oh, lo so. Fole da bambini. Non lo pensano forse tutti? Tutti quelli che hanno un po' di buon senso e due grani di sale in zucca, quantomeno. Perchè in questo mondo così retto, così tecnologico e scientifico non c'è spazio per una divinità che non sia quella canonica che dall'alto dei cieli sentenzia sul fare e sul non fare. Una divinità, mi verrebbe da dire, ad hoc, senza troppe pretese, che non si fa comprendere perchè sta lassù a giudicare ed imperare e che non chiede gran sforzo ai propri adepti. Solo ubbedienza. Perchè? Ah, non sforzarti, non domandare: questo è il mistero della fede. La domenica puoi pure dedicarla, no?


Beh io rivolgo il mio spirito verso altri lidi.


Ci fu un tempo in cui le donne SAPEVANO e agivano di conseguenza. Donne sagge (wicce, da cui il termine witch, strega) che conoscevano il ritmo della natura e della vita, e che rivolgevano lo sguardo non verso un padre severo e giudicante ma verso un principio creativo duale, maschile e femminile insieme - e non è forse più naturae? - e che adoravano una Dea Madre, conosciuta con diversi nomi in diverse epoche e culture, ma sempre, sempre ed ovunque presente ad acogliere le Sue Figlie.


Qui non c'è spazio per l'adorazione inconsapevole. Qui bisogna sapere, capire, leggere, FARE. Ognuna di noi, ogni donna anche oggi SA cosa è bene e cosa non lo è, posta in qualunque situazione SA PERFETTAMENTE quali sono le azioni da intraprendere. Intraprenderle davvero, seguire davvero l'intuizione o l'istinto chiamatelo come volete... la scintilla della Dea che ci guida.... eh beh quella è tutta un'altra storia.


Forse sarà per questo che abbiamo sempre, come razza umana intendo, cercato di svelare il mistero del futuro, abbiamo cercato di scoprire quello che il velo del mistero copre inesorabilmente alla vista. Per avere una indicazione su cosa fare...


Ebbene, contrariamente a quanto si pensa, divinare non significa semplicemente imparare a memoria il significato di certi simboli e leggerli come si leggerebbe un libro. I simboli non sono da leggere, ma da ascoltare. Essi ci parlano, e se facciamo abbastanza silenzio ci accorgeremo che quello che parla dentro di noi.... siamo noi stesse. E' la nostra voce che essa stessa ci indica il cammino, ci mostra le correlazioni che non avevamo scorto a livello cosciente, ci rende in grado di guardare dentro alla persona che eventualmente abbiamo davanti e aiutarla a rimettere a posto le carte scompaginate del suo personale mazzo.


Io cerco di far questo con i tarocchi. A volte riesce, a volte meno, dipende da tante cose. I tarocchi sono come un viaggio iniziatico, un viaggio dentro il nostro intimo sapere che, nonostante tutto, ancora conserviamo dentro di noi magari senza nemmeno saperlo.


Questo, forse, ci salverà dall'inesorabile cammino che abbiamo intrapreso, noi donne moderne ed emancipate, che abbiamo barattato la parità con l'ugualianza e siamo sulla via di dimenticare di essere donne per diventare uomini con la gonna.

martedì 5 giugno 2007

PIGIAMA PARTY

Una pensata geniale.


Un pigiama party con soli 4 invitati, + il pargolo che riside stabilmente in questa casa.


Mi son detta, ma che vuoi che sia! 5 bambini si gestiscono con niente, che problemi ci sono? Le altre mamme mi guardavano stranite, mi chiedevano continuamente se ero proprio sicura di volerli li tutti a dormire, ma io pensavo "non sanno di cosa sono capace..."


Così abbiamo invitato D. che al momento sembra essere l'amico preferito di mio figlio, S. che è mezzo irlandese ed è un ragazzino proprio pacato ed educato, A. che ho scoperto con orrore dorme ancora nel lettone dei suoi e a colazione non mangia se non ha i suoi biscottini senza glutine anche se non è celiaco  e dulcis in fundo Al, l'unica donzella del gruppo, uno scricciolino di 19 chili scarsi che li ha messi tutti quanti in riga senza alcun problema.


La serata è iniziata alle 20.30. Mezz'oretta di delirio puro in cameretta, fino a quando abbiamo sequestrato tutte le spade tra le proteste generali. poco dopo le nove ho proposto di vedere un film, e hanno messo su il DVD di Happy Feet. Speravo di tenerli tranquilli.... ma dopo circa 15 minuti mi hanno fatto bye bye baby e se ne sono tornati a saltare ballare cantare urlare in cameretta. Fortuna che sotto di me abita una famiglia con due gemelli (cugini peraltro di Al) e quindi non hanno protestato per il rumore....


Bene, mi dico, è una festa.....


Dopo un po' inizio a radunare la mandria per la notte. Metto giù il tappetone in cameretta, mando tutti a lavarsi i denti e far pipì (centrare il buco è un optional, diciamolo). li stendo tutti a terra, chi col sacco a pelo e chi con la copertina (mio figlio e Al. sono sprovvisti di sacco a pelo).  Da quel momento in poi... avete presente quei giochi x bambini piccoli in cui schiacci un pulsantino e salta su un pupazzetto, poi ne schiacci un altro e scende il primo pupazzo per farne salire un altro e così via? ecco, uguale. Per averli tutti stesi contemporaneamente credo di averci messo circa un ora. Ogni volta qualcuno aveva qualcosa da dire, da fare, da comunicare, notizie improrogabili, impellenti esigenze.


Se aggiungete che a turno hanno cominciato a scorreggiare come mucche avrete il quadro completo. Nel giro di 5 minuti sembrava di stare in una camera a gas.


Quando finalmente riesco a spegnere la luce e andare in camera mia inizia la processione..... ahh devo far pipì. Ma come, Al, l'hai appena fatta... Si, ma mi scappa ancora.


Anche a me...


Anche a me....


Anche a me.....


e alè, processione al cesso, tutti a far pipì di nuovo. Tempo, mezz'ora. E bisognava sentire che cascate d'acqua, mica una scusa era!!!


Passano altri 10 minuti, D. si alza. Ho sete.


Anch'io...


Anch'io...


Anch'io...


E via, nuova processione in cucina a bere. Altra mezz'ora.


Poi, probabilmente un po' stanchini tutti quanti, hanno continuato a chiacchierare ma fortunatamente tutti in camera e sdraiati. Penso che si siano addormentati dopo l'una.


Attorno alle tre e mezza mi sveglio e vado a buttare un occhio alla situazione.


D. aveva abbandonato il suo sacco a pelo e aveva rubato la coperta di Al, che in compenso gli aveva fregato il cuscino e stavano pari. Al però era l'unica col pigiama corto, e secondo me stava surgelando. Difatti dormiva praticamente accartocciata addosso a S, il quale avendo nella sua cameretta un letto a una piazza e mezza evidentemente è abituato a star comodo e ronfava allegramente nella posizione dell'Uomo Vitruviano. Mio figlio aveva mollato lui pure la sua coperta e dormiva dentro il sacco a pelo di A, insieme con il legittimo proprietario. S. russava rumorosamente. Ho coperto la povera Al. e sono tornata a dormire. Chissà fino a che ora dormiranno domani, pensavo....... certo, come no.


Alle 6.30 erano tutti in pista.


Sono stata ad ascoltarli chiacchierare ed è stata una esperienza mistica. Tipo:


A.: avete sentito che una mamma ha impiccato i suoi bambini?


D.: si, ma quella li è una matta


A.: si ma l'avete sentito al TG Giornale?


mio figlio: e voi avete sentito che scorreggia ho fatto??


A. (serio): a me non piace Striscia la Notizia. Prendono in giro il papa.


Al.: ah si e come?


S.(indignato): una volta l'hanno fatto vedere mentre guardava il TG Giornale!!!!


mio figlio (dubbioso): e che presa in giro sarebbe vedere il telegiornale??


E via di questo passo per circa un'ora. Al che mossa a compassione mi sono alzata e me li sono tutti trascinati in cucina per la colazione. Non mi dilungo, quello aveva il latte troppo freddo, quello troppo caldo, quello ci voleva dentro un po' di the e miele, quell'altro non era soddisfatto delle brioches.... insomma mio figlio e D sono stati gli unici a sbranare senza ritegno tutto quello che ho messo loro davanti. Poi non so come, uno si è  alzato e tutti gli altri dietro....così, senza preavviso, come se comunicassero per via telepatica o che so io. Pazzesco.


Per fortuna le mamme sono arrivate puntuali alle 10. Il tempo di farli lavare e vestire (Al è stata l'unica a sistemarsi la sua borsa da sola, a quelle dei maschietti ho dovuto pensare io, viziati!) e me ne sono liberata.


Ieri ho chiesto a mio figlio se avessero parlato della festa a scuola. Lui: no, perchè avremmo dovuto? Beh, dico io, non saprei, magari per assicurarti che si siano divertiti tutti.... Risposta: mamma, se non si sono divertiti vuol dire che hanno dei problemi al cervello..........................................