giovedì 21 ottobre 2010

IL CADAVERE CHE PASSA.

Beh... dice che ad aver voglia di sedere sull'argine ed attendere, prima o poi tutti i cadaveri ti passano davanti portati dalla corrente.


Pare che sia vero.


La persona di questo post ha avuto un clamoroso, eclatante, roboante benservito.


E' stato sollevato dal suo incarico, è stato passato a mansioni ben più ridotte, ed al suo posto al momento siede una ragazzina (parliamone....) i cui meriti - si dice - non siano esclusivamente professionali. Ma io non faccio gossip


Non solo: ma è sotto il costante occhio vigile del capo, che lo tormenta, lo chiama, lo rimprovera continuamente, lo tiene sottocontrollo come un novellino (40 anni, qui da almeno 5), insomma non gli lascia un secondo di tregua.


E lui?


Povero Cristo. Ha l'aria di un cane bastonato. Uno straccio stropicciato. Chiappe strette e sudori freddi ormai sono all'ordine del giorno. Ogni chiamata, un incubo che si avvera.


La cosa singolare è che ha preso me come confidente.


Non che non si renda conto della stranezza della cosa. Anzi. Proprio stamattina mi diceva "Certo che io, venire a piangere sulla tua spalla......" E ciò nonostante si rende conto che sono probabilmente l'unica persona qui dentro che non lo detesta (più).


Perchè in fondo è così.


Da quando sono tornata a lavorare fisicamente nel mio vecchio ufficio - con lui e tutto il gruppo degli Agenti - (da quando ho chiesto part time faccio selezione e formazione del personale, non so se ne avevo già parlato) mi sono resa conto di quanto sotto pressione sia stato tenuto negli ultimi mesi. Mi sono resa conto di quanta antipatia abbia riscosso nei suoi vecchi "sottoposti" (vabbè tutti odiano il capo...) , di quanto inadeguato fosse diventato, con l'andare del nostro lavoro sempre più veloce. L'ho visto preoccuparsi, arrancare, non capire. L'ho guardato mentre non riusciva a rispondere alle aspettative, l'ho visto rendersene conto, ho notato i suoi errori (che erano stati i miei, parliamoci chiaro, a suo tempo) e ho capito che non riusciva a venirne a capo.


Così... è uscita quell'indole che il GG definisce "totale mancanza di carogna" (e non sono sicura che lo dica come un complimento....). Ho cominciato ad aiutarlo. Di più, ho cominciato ad aiutarlo sinceramente. Ho veramente desiderato dargli una mano a superare gli ostacoli, gli ho dato consigli onesti e fatto presente le cose che non andavano prima che glie le facesse presenti qualcun altro.


Davanti alla sua disfatta, non ho goduto.


Purtroppo non è bastato.


Ora sono la sua migliore amica e confidente, mi chiede consiglio quasi prima di sedersi alla scrivania la mattina, e come se non bastasse... dalla sera della Festa d'Estate della Società (in cui indossavo un meraviglioso e provocante vestito rosso simile a quello qui sotto che ha riscosso moltissimo successo), mi fa pure gli occhi di triglia.


Andiamo bene.


2 commenti:

  1. Qua Dante scialerebbe in "legge del contrappasso"!!! TU lo odiavi e ora lui ti ama!
    Stupendo...Freud avrebbe di che lavorare.

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