venerdì 29 ottobre 2010

ANCORA CARTA!



Ninnolo: Nonnnaaaaaaa ho 'nito. Fatta tuuuuuttaaaaaa

Nonna: arrivo..... (scrusc scrusc rumore di sederino che si pulisce)

Nonna: ecco, puoi andare

Ninnolo: noooo nonna ancora carta

Nonna: ma no, sei pulito

Ninnolo: no io no 'lito. Ancora carta.

Nonna: ma ti dico di si......

Ninnolo: Mamma fa ancora carta!!!!!


E CHE FAI, CONTI GLI STRAPPI?????












giovedì 28 ottobre 2010

NONO COMANDAMENTO

(le storie che seguono sono vere, le iniziali dei nomi sono inventate)

Ieri, le mie speranze hanno subito il colpo di grazia.
Definitivo. Basta, stop.
Devo abbandonare il paese delle fate... e la beata ingenuità.

L'amica B. mentre io facevo la spesa ha cominciato a mandarmi sms per raccontarmi di una scappatella. Io mi aggiravo tra biscotti e formaggini, lei si infrattava (letteralmente....) in un campo con un collega. "una cosa veloce" mi ha raccontato... "ll contadino ci ha beccato"... e poi di nuovo "sai lui era imbarazzato, era la prima volta che tradiva la moglie"  e giù a ridacchiare, noi due streghe, di questo povero sfigato che non aveva mai cornificato e che, povero pirla, si trovava impacciato nel farlo ora.

Allora ho iniziato a pensare, tra kiwi e arrosticini di agnello, a quello che offre il panorama - per così dire -  a me visibile. Gli amici più stretti. Uomini e donne.

L'amica R sono due anni che ha perso la testa per un collega. E' in una situazione orribile, non sa che fare, e il suo matrimonio sta andando a catafascio. L'amica T. è in crisi col marito da almeno 3 anni. Sta cercando di rimettere le cose apposto, ma non prima di aver avuto una relazione con un cliente. L'amica I. (non molto intima) sta con uno che non è suo marito da anni, e sta per divorziare. L'altra amica T. non tromba più col marito da secoli e si è fatta delle sane e galattiche (a suo dire) trombate con un collega. PRIMA di smettere di farle col marito, non dopo.

Poi, vediamo un po'... L'amica A. sta male ed è in terapia x problemi col marito. L'amica S. pure.  E ora ci si mette pure B. ad andarsi ad imboscare, nel vero senso della parola  (e da come ha parlato non deve essere la prima volta!!).

Sul fronte uomini? Sono anni che sento parlare di sospetti sul marito dell'amica T. di cui sopra. Pure sul marito dell'amica R. sono stati avanzati dubbi, che non sono mai stati chiariti. Ovviamente c'è l'amante dell'amica I., che è sposato, e che quindi rientra di diritto nel  novero dei fedifraghi. E il collega dell'amica R. che ha moglie.

Ho dimenticato qualcuno? di sicuro. Ma il concetto l'avete capito.

Ora ho un paio di domanducce facili facili che mi frullano nel cervello.

La prima è: Che senso ha che io continui a credere in concetti a quanto pare antiquati e obsoleti come devozione, fedeltà, amore? Le mogli così a quanto pare sono noiose, prevedibili, e non forniscono adeguati stimoli. Dunque, a che pro?

La seconda è: statisticamente parlando, quante possibilità ci sono che l'unico coniuge fedele  di qualunque sesso che io al momento conosco sia mio marito?


mercoledì 27 ottobre 2010

DIRE, NON DIRE... SAPERE NON SAPRE.



Se sapeste che il compagno di una vostra amica (o la compagna di un amico) ha una relazione, lo informereste?

Se "sospettaste" solamente che ha una relazione, glie lo direste? Se aveste in mano solo sensazioni e strani sguardi.

E se voi foste l'amica o l'amico (presunto) cornuto, come reagireste? Vorreste saperlo?

E se ve lo dicesse a sorpresa, senza che ve l'aspettiate.... ?

E se questa persona che ve l'ha detto a sua volta vi confessa un tradimento... informereste il compagno/compagna?

E se voi aveste un sospetto sul compagno/compagna di questa persona che vi ha così proditoriamente dato informazioni non verificate, lo direste a questa incauta amica/amico?

Magari anche solo per rendergli/le la pariglia, prechè le sue mezze informazioni vi hanno semi-distrutto?

A volte penso che le confidenze non siano sempre una cosa positiva.
A volte penso che certe cose sia meglio non saperle. Sugli altri, di sicuro.
Su se stessi ci sto lavorando.
Alle volte l'ignoranza è beata.
Specie se non puoi farci un cazzo di niente.


venerdì 22 ottobre 2010

ELOGIO DELLA PARANOIA

Un buon esercizio potrebbe essere quello di considerare sempre gli avvenimenti positivi anche da punti di vista negativi.


Qualcuno la chiama paranoia... e francamente anche io ne sono fortemente tentata.


Ma se sostituiamo il termine "paranoia" con la parola "attenzione" la cosa assume un diverso significato.


Quante volte siamo portati a fermarci alla prima considerazione? Non so, una promozione al lavoro. Perchè mi hanno promossa? Perchè valgo. Fico, bene, come sono gagliarda. La prima cosa - che sembra la più logica e di solito lo è - che ci salta in testa, la prendiamo per valida e ci scordiamo del contesto.


Magari mi hanno promossa perchè sto sul cazzo al capo e voleva levarmisi dall'ufficio.


Magari mi hanno promossa perchè il lavoro che vado a fare è talmente merdoso che sperano che mi licenzi.


Magari mi hanno promossa come banco di prova per evidenziare i miei difetti e licenziarmi, o ridimensionarmi


Magari.. magari... magari.


Magari no. Ma magari si.


La saggezza popolare dice che non è tutto oro quel che riluce.


E' banale ma vero. Ed è altrettanto banale ma altrettanto vero che non ci si debba mai sedere, mai godere sugli allori, ma al contrario, tenere sempre le antenne dritte e le orecchie al suolo. Come un indiano.


Magari scopri qualcosa di poco edificante... ma che descrive la realtà meglio delle prime affrettate conclusioni.


Magari no. Ma magari si.

giovedì 21 ottobre 2010

AHHH IL CINEMA!


 


Visto ieri sera.


Non un capolavoro... però godibile. Mi piacciono ogni tanto questi film un po' fracassoni, dialoghi veloci, gran dispendio di proiettili e macchine che volano su e giù, ma col gran pregio di una ironia di fondo, di un tocco di divertimento nelle battutte che sembrano surreali, assurde.


Cameron Diaz è perfettamente in parte. Del resto la svampita le è sempre venuta benissimo dal Matrimonio del Mio Migliore Amico in avanti.


Tom, beh... Tom è Tom. Prima scena, cammina in un aeroporto inquadrato da dietro, con una borsa a tracolla.... è ancora e sempre Maverik    Bravissimo, come sempre, anche se questo genere di film non rimarca le sue doti di attore... e leggermente sovrabbondante di pancia, mi è parso. In alcune scene in cui è a torso nudo, si intuiva che tratteneva un po' il six pack.....


Divertente. Voto, 8

IL CADAVERE CHE PASSA.

Beh... dice che ad aver voglia di sedere sull'argine ed attendere, prima o poi tutti i cadaveri ti passano davanti portati dalla corrente.


Pare che sia vero.


La persona di questo post ha avuto un clamoroso, eclatante, roboante benservito.


E' stato sollevato dal suo incarico, è stato passato a mansioni ben più ridotte, ed al suo posto al momento siede una ragazzina (parliamone....) i cui meriti - si dice - non siano esclusivamente professionali. Ma io non faccio gossip


Non solo: ma è sotto il costante occhio vigile del capo, che lo tormenta, lo chiama, lo rimprovera continuamente, lo tiene sottocontrollo come un novellino (40 anni, qui da almeno 5), insomma non gli lascia un secondo di tregua.


E lui?


Povero Cristo. Ha l'aria di un cane bastonato. Uno straccio stropicciato. Chiappe strette e sudori freddi ormai sono all'ordine del giorno. Ogni chiamata, un incubo che si avvera.


La cosa singolare è che ha preso me come confidente.


Non che non si renda conto della stranezza della cosa. Anzi. Proprio stamattina mi diceva "Certo che io, venire a piangere sulla tua spalla......" E ciò nonostante si rende conto che sono probabilmente l'unica persona qui dentro che non lo detesta (più).


Perchè in fondo è così.


Da quando sono tornata a lavorare fisicamente nel mio vecchio ufficio - con lui e tutto il gruppo degli Agenti - (da quando ho chiesto part time faccio selezione e formazione del personale, non so se ne avevo già parlato) mi sono resa conto di quanto sotto pressione sia stato tenuto negli ultimi mesi. Mi sono resa conto di quanta antipatia abbia riscosso nei suoi vecchi "sottoposti" (vabbè tutti odiano il capo...) , di quanto inadeguato fosse diventato, con l'andare del nostro lavoro sempre più veloce. L'ho visto preoccuparsi, arrancare, non capire. L'ho guardato mentre non riusciva a rispondere alle aspettative, l'ho visto rendersene conto, ho notato i suoi errori (che erano stati i miei, parliamoci chiaro, a suo tempo) e ho capito che non riusciva a venirne a capo.


Così... è uscita quell'indole che il GG definisce "totale mancanza di carogna" (e non sono sicura che lo dica come un complimento....). Ho cominciato ad aiutarlo. Di più, ho cominciato ad aiutarlo sinceramente. Ho veramente desiderato dargli una mano a superare gli ostacoli, gli ho dato consigli onesti e fatto presente le cose che non andavano prima che glie le facesse presenti qualcun altro.


Davanti alla sua disfatta, non ho goduto.


Purtroppo non è bastato.


Ora sono la sua migliore amica e confidente, mi chiede consiglio quasi prima di sedersi alla scrivania la mattina, e come se non bastasse... dalla sera della Festa d'Estate della Società (in cui indossavo un meraviglioso e provocante vestito rosso simile a quello qui sotto che ha riscosso moltissimo successo), mi fa pure gli occhi di triglia.


Andiamo bene.


mercoledì 20 ottobre 2010

FIRMA FALSA


Puff-camretta, ore 07.45. Il PG mi fa firmare un votaccio di geometria.
Lo guardo con la dovuta severità, accenno a qualche minaccia riguardante la fine che faranno i suoi allenamenti di judo se non si da una regolata e richiudo il quaderno quando....

- mamma mamma, mi insegni a falsificare la tua firma?

No no,  ma certo amore, che problema c'è? E' compito imprescindibile di ogni genitore insegnare al figlio le migliori scappatoie attraverso le quali eludere qualunque tipo di sorveglianza e controllo, onde poter mantenere un livello minimo di stress da studio e non incorrere nella giusta e giustificata punizione divina (IO sono dio!) per le proprie nefandezze. Anzi, guarda, te lo stavo giusto per proporre.....

....
....

Ma questo qui non dovrebbe essere quello intelligente???



martedì 19 ottobre 2010

ACCIDENTI ALLE 'TANDE.

 


- Amore mio, dove si fa la cacca?


- Nelle 'tande!


- Ma no topolino mio adorato, la cacca si fa nel water...


- Noooooo no piace water, nelle 'tande!! E' più bello!


- E perchè vuoi farla nelle mutande?


- Perchè si!


E ora, come glie lo spiego alle maestre della materna?


A-I-U-T...


 


 


lunedì 18 ottobre 2010

E' ANCORA UGUALE.

Ho riletto questo post.


E' passato un anno e mezzo.. ma vale come se l'avessi scritto oggi.


Vale ancora così.

domenica 17 ottobre 2010

NON C'E' PIU' RELIGIONE...


 


... se anche gli orchi sentono il peso delle responsabilità... e sognano di tornare a "prima di aver salvato" la propria orchessa. 


In che mondo viviamo, se anche gli orchi rimpiangono la vita da scapoli... se vanno in crisi a causa della routine, se si sentono infelici e privi di stimoli...


Salvo poi... pentirsi... perchè non sapevano cosa avevano fin quando non l'hanno perso.


Dove andremo a finire, mi chiedo io... se gli uomini sono tutti orchi!

sabato 16 ottobre 2010

TUTTO BENE

Ci avete fatto caso?


Il novanta percento delle interazioni umane cominciano con "come va?" a cui si risponde sempre e comunque, invariabilmente "tutto bene".


Hai appena avuto un grave dissesto professionale. Come va? Tutto bene.


I ladri ti sono entrati un casa. Come va? Tutto bene.


Stai per essere operata di cancro. Come va? Tutto bene.


Persino quando il tuo interlocutore sa che ti va da schifo, e tu sai altrettanto di lui, fa lo stesso. Come va? Tutto bene, tu? Si si, tutto bene anche io.


È così difficile essere sinceri?

venerdì 15 ottobre 2010

FA 'IFO!

- Mamma 'osa 'ngiamo stasera?


 - mmmh tu cosa vorresti?


- ehmmmmmmmm........


- mangiamo.... Gli spinaci!


- nooooooo fanno 'ifo!


- allora mangiamo..... La lattuga!


- ma nooooooo fa 'ifo!


- mangiamooooo... La cacca?


- no... Puzza!


Quando si dice avere le idee chiare...... Pure troppo, veramente perché non credo che nessuno gli abbia mai proposto spinaci o insalata... E come fa a sapere che fanno 'ifo??


Per me i bambini ce l'hanno nel DNA!

giovedì 14 ottobre 2010

NOTTE


Ci sono piccoli momenti di nulla nella notte. Quei rari, preziosi attimi in cui apri gli occhi per un istante e ti trovi al sicuro, al caldo, sotto un rassicurante e protettivo piumone... e al tuo fianco, il suono di un familiare respiro.


In quei brevi, fuggevoli attimi non esiste luogo, non esiste tempo. Esiste solo la pace infinita del mondo conosciuto.


Poi, ti svegli.

mercoledì 13 ottobre 2010


 


Le parole sono macigni nel mio cuore.

MI VELO.

Mi velo, perchè gli ospiti di questa piccola casa virtuale non sono tutti benvenuti. Ed io non posso ne' voglio scrivere censurandomi.


Mi velo, perchè le parole devono restare circoscritte e non sono per tutti gli occhi, ne' per tutte le orecchie.


Ne' tantomeno per tutte le bocche, che le ripetono a vanvera o ne fanno scempio, incastrandole ed adattandole ai propri scenari e ai propri desideri, dichiarati o meno.


Consci o meno.


E io sono troppo grande, troppo stufa e ho fatto troppa strada per essere intercettata da persone che non mi hanno veramente a cuore, e che cercano di usare le mie parole come armi, senza capire ne' sapere che i miei occhi vedono, le mie orecchie sentono, e soprattutto la mia mente non è un inutile cumulo di materia inanimata. 


Chi pensa che non mi accorga di quanto mi accade attorno, non sa chi sono.


 


 


 


 

lunedì 11 ottobre 2010

REGOLA NUMERO 1

Tieni vicini gli amici


più vicini i nemici


e quelli di cui sei incerta....


ancora di più!

venerdì 8 ottobre 2010


La vera felicità


consiste nel rendere felici


le persone che amiamo.


 

giovedì 7 ottobre 2010

LA FORZA DELL'AMORE - Elogio di Severus Snape (attenzione spoiler su HP7)



Sto rileggendo HP and the Deathly Hollows a mo’ di ripasso in vista dell’uscita della prima parte del settimo film prevista per il mese prossimo. E ogni volta che lo leggo, mi innamoro sempre di più del personaggio di Severus Snape, il vero eroe della storia, il più coraggioso ed il più dotato di tutti i personaggi creati dalla zia JK.

 

Severus Snape è la vera causa della morte di James e Lily Potter.

 

La sua storia è tra le più tristi che si possano immaginare. Severus è un mezzosangue. Il suo padre babbano era un ubriacone e un violento. Abitava da bambino nello stesso quartiere di Lily e Petunia Evans, ed è stato il primo ad accorgersi che Lily era una strega. La loro amicizia è nata così, da bambini, con lui che le raccontava del meraviglioso mondo di cui entrambi facevano parte, della scuola che avrebbero frequentato, delle possibilità infinite davanti a loro.

 

Naturalmente, per Severus non era “solo” questione di amicizia. Severus ha amato Lily dal primo momento, e per tutta la vita.

 

A scuola, nonostante siano stati smistati in Case diverse, sono rimasti amici. Lily difende Sev dall’arroganza e dagli attacchi – diciamolo, spesso ingiustificati – di James e Sirius, i due ragazzi più pololari della scuola, probabilmente tra i più dotati e sicuramente i più arroganti. Quanto diverso doveva sembrare il povero Severus, mai veramente apprezzato da nessuno se non da Lily, in confronto all’amatissimo James Potter e a Sirius, bellissimo e dotato…

 

Severus comincia  presto a sentire attrazione verso le arti oscure. Colui Che Non Deve Essere Nominato sta reclutando adepti. Nella Casa di Serpeverde insieme a Severus ci sono Lucius Malfoy, Crabbe, Goyle e tutti quelli che sarebbero di li a poco diventati i fedeli Mangiamorte di Voldemort; Severus – che era sempre stato trascurato e maltrattato da famiglia e compagni – non può non restare affascinato dalle teorie di superiorità e dominio che il mago oscuro instilla  nei suoi seguaci.

 

I primi screzi nell’amicizia con Lily avvengono appunto per questo. Lily, una vera Grifondoro, non riesce accettare la voltura di Severus verso le arti oscure; dal canto suo Severus ha visto l’interesse di James per Lily e ne è disperatamente geloso. Nonostante Lily non dimostri inizialmente nessun interesse nel giovane Potter, i rapporti tra lei e Severus sono destinati ad interrompersi bruscamente e definitivamente.

 

E qui il destino interviene.

 

Severus ascolta per caso la Profezia che lega Voldemort ad Harry Potter nel momento in cui viene pronunciata. Deluso ed addolorato per la fine dell’amicizia con Lily,   intravvede la possibilità di salire nella stima del Signore Oscuro, e glie la riferisce


Quello che Severus non immagina,  è che a seguito di questo Voldemort darà la caccia ed ucciderà proprio la “sua” Lily.

 

Devastato dal dolore e dal rimorso, Severus si presenta ad un Dumbledore che lo disprezza, supplicandolo dapprima di proteggere Lily (o anche tutta la famiglia se non si può proprio fare a meno di salvare anche James…) e poi, dopo la sua morte, mettendo a disposizione la sua vita e consacrandola a fare ammenda per quell’unico, terribile, irreparabile errore commesso.

 

Posso solo immaginare il tormento di un personaggio così. Disperatamente innamorato, di un amore che è senza speranze per definizione, perché l’amata non è più in questo mondo. Disperatamente sofferente, atrocemente pieno di rimorso, di colpa, di rimpianti.

 

Ed è in tale stato d’animo che  dopo 10 anni si ritrova davanti il viso del suo vecchio nemico, di quel James Potter che aveva vinto il cuore di Lily come lui non aveva mai potuto. Harry è identico a suo padre, nel viso e nel carattere. Ribelle, arrogante, sicuro di se…. Ma i suoi occhi sono gli occhi di Lily. Ed è questo che lo sprofonda definitivamente nel baratro. Come può lasciar morire gli occhi di Lily una seconda volta? Come può sopportare il disprezzo del figlio, quando aveva già sopportato quello del padre, trasmesso proprio da QUEGLI occhi?

 

Severus odia autenticamente e profondamente Harry. E’ troppo simile a suo padre per non odiarlo. Ma lo sguardo di sua madre che irradia dal suo viso è un eterno e costante monito e ricordo per Severus delle sue colpe imperdonabili. Severus passa i successivi 7 anni a proteggere Harry in nome dell’amore che portava a sua madre….. mentre tutti pensano che la sua intenzione sia quella di distruggerlo.

 

Severus è rimasto nell’ombra. Cresciuto enormemente nella stima di Dumbledore (che infatti si domanda ad un certo punto se lo Smistamento di Severus non sia stato frettoloso…), lavora per “i buoni” mentre finge di essere il numero 2 del Signore Oscuro. Quello stesso Signore Oscuro che ha doti di grande Legilimes, ma al quale la mente di Snape rimarrà sempre nascosta, in virtù delle sue grandissime capacità, misconosciute.

 

Chi è allora il più grande mago di tutti i tempi? Dumbledore? Voldemort? O il piccolo, unticcio e odioso Snape? Chi è il più coraggioso? Chi ha la più grande capacità di amare?

 

Le sue azioni seguenti sono – per sua stessa volontà – fraintese da tutti. Piton uccide Dumbledore… ma è parte di un piano concordato (Dumbledore sta morendo comunque) per salvare l’anima di Draco, che avrebbe dovuto compiere l’omicidio. Prende il posto di Preside ad Hogwards, ma lo fa per proteggere gli studenti piuttosto che per vessarli. Ricorda costantemente a tutti che Harry appartiene al Signore Oscuro… ma lo fa perché nessuno lo uccida… perché la vita continui ad irradiarsi da quegli occhi che lo tormentano e lo stregano da sempre.

 

Piton produce un patronus che ha le sembianze di Lily…. E quando dopo anni ed anni Dumbledore se ne accorge e gli chiede “ma come Severus, dopo tutto questo tempo?” la sua risposta è lapidaria. “Sempre”. Meraviglioso.

 

E la sua morte, la sua morte inutile ed ingloriosa, ancora nel segno dell’amore per Lily. Snape morirà per mano del suo Signore, di Voldemort, che gli richiede questo servizio come estremo segno di fedeltà. Le sue ultime parole sono per Harry, che è presente.

“Guardami”, gli dice. “Look at me”. Severus vuole morire guardando gli occhi di Lily per l’ultima volta, vuole morire sentendo lo sguardo di lei sul suo viso.

 

Piton muore senza requie e senza perdono.La sua redenzione sarà soltanto postuma, quando - grazie ai ricordi passati ad Harry negli ultimi momenti prima di morire - finalmente il suo ruolo, il vero ruolo del suo sconfinato e smisurato amore e coraggio diventeranno chiari per tutti.

 

E dunque Dumbledore aveva ragione. Tutto comincia e finisce con l’Amore. L’amore di una madre che muore per salvare il figlio, l’amore di un professore che protegge i suoi studenti, l’amore di un uomo respinto che distrugge la propria vita nel ricordo di una donna che non è mai stata veramente sua. E chi non riconosce il ruolo dell’Amore, è destinato a soccombere nell’oblio.

mercoledì 6 ottobre 2010


 


Il mio regno è magico, ed io ne sono la Signora.


Esso si adegua ai miei voleri; con un semplice atto di volontà io lo plasmo secondo i miei desideri.


Vivo qui da sempre, da quando sono venuta al mondo. Ne sento il palpito sotto la pelle, ne percepisco il profumo con ogni respiro, e ad ogni mia azione esso mi risponde, amorevole e fedele.


Sento nell'anima la profondità delle sue acque cristalline, vedo con i miei occhi la meraviglia dei suoi confini lontani, dei suoi monti ariosi e delle sue foreste impenetrabili e nere.


Esse sono la mia casa preferita. Cammino tra le fronde ombrose, riposo sul suo verde tappeto profumato e m'inerpico sui suoi alti rami, da dove domino tutto il paesaggio, la vita che esso contiene, gli spiriti che lo compongono.


Ma anche la morte ed il dolore che vi sono inestricabilmente intrecciati, i cui fumi sottili risalgono verso il cielo come una preghiera silente.


Le mie lacrime si mischiano con le acque della foresta, ritornando alla terra, arricchendola e riconfermando la Sua sovranità sul tutto.

martedì 5 ottobre 2010

SULLA FORZA E SULLA SPONTANEITA'.

Ho sentito tante volte persone in difficoltà pronunciare frasi come "i miei figli sono la mia vera forza" e le ho sempre considerate parole un filo vuote. Voglio dire, naturalmente, tutti amiamo incondizonatamente i nostri bambini, ma mi è sempre riuscito difficile comprendere come urla, capricci, pappe sputazzate, cacche addosso e compiti malfatti potessero essere di aiuto a qualcuno che già di suo stava sperimentando una situazione di stress estremo, o dolore, o tristezza.


Bene, devo ricredermi.


Quando arriva l'ora per me di stare coi miei figli, al pomeriggio, sono già reduce da 6-7 ore di elucubrazioni, scenari devastanti, altalena umorale e possibilmente due o tre lacrimucce. Ma appena arrivo alla Scuola Materna, comincio a ridere e sorridere, a parlare con voce da gnomo e a cantare "il coccodrillo come fa".


Mi sforzo di farlo?


Si, certo. Al principio.


Ma, miracolo dei miracoli, dopo poco lo sforzo svanisce e quello che faccio diventa naturale, spontaneo, bello. Il cervello si calma, il cuore si sgonfia e quel palloncino preme un pochino meno sui miei polmoni. Forse questo vale per tutto. Forse le cose bisogna solo farle, a volte, punto e basta, senza tante seghe mentali sul fatto che vengano o non vengano da sole.


Forse la spontaneità è sopravvalutata.

domenica 3 ottobre 2010

COME LORO

Io vorrei vivere come loro.

Guardateli! Link e Quark si chiamano, e conducono una vita VERAMENTE sul filo del rasoio.

Pensate: a volte devono aspettare anche 5-6 minuti prima che la loro fame venga saziata! E quando si rilassano in cameretta, devono percorrere anche un bel 7 metri per raggiungere la cassettina, in caso di bisogno.... Non scherziamo, son seccature!

Dormono tutto il giorno E ANCHE tutta la notte. Girellano con aria di superiorità per casa e scelgono con comodo il Luogo del loro Meritato Riposo (sia chiaro, più spesso che no si tratta di un cuscino morbido). Lo stress di procurarsi il cibo non è affar loro, stanno caldi ed asciutti, dominano incontrastatamente il territorio.

Certo sono inconsapevoli.

Non si possono dire animali fortunati perché non sanno cosa sia la fortuna. Non si possono dire legati alla vita perché non sanno cosa sia la morte. Non si possono dire felici o infelici perché i concetti di felicità ed infelicità per un animale sono solo legati alla disponibilità di quello che soddisfa i bisogni primari, e non ad uno stato psicologico che coinvolge tutti gli aspetti della vita, come per gli esseri umani.

E non scambiereste la vostra condizione con la loro?