mercoledì 21 ottobre 2009

SULLA VIOLENZA

La violenza, si dice, insozza la purezza delle anime e insanguina gli immaccolati petali di rosa sui quali si poggia. La violenza su una giovane donna pura macchia per sempre il suo candore e uccide l'innocenza della sua vita in erba.


E pensarci prima?


Sto per dire delle cose scarsamente condivisibili.


Ci sono due notizie in questi giorni.


La prima, una ragazza di, credo, 17 anni fuori da una discoteca. Notte, fine serata. Un tunisino l'approccia, la isola dal gruppo, le offre droga e la violenta.


 La seconda, una ragazza di 16 anni esce con dei ragazzi conosciuti su una chat; nel cuore della notte chiama la mamma col cellulare in cerca di aiuto, ma i ragazzi l'hanno già fatta ubriacare e la stanno violentando. La mamma ascolta tutto.


L'accento è sul tunisino del primo caso (come sempre è colpa degli immigrati) e sulla chat del secondo (colpa di internet, non sai mai chi ci trovi).


Ma Cristo Dio santissimo e strabenedetto, ma nessuno si domanda cosa cazzo ci faceva la prima ragazzina in giro alle 4 di mattina a drogarsi con degli sconosciuti?? E la seconda, 16 anni porca troia, di notte fuori con gente che non ha mai visto prima e che la "fa ubriacare" (via endovenosa, indubbiamente)????


Ma tenerli a casa a 16 anni sti figli? A guardare Battle Star Galactica al venerdì sera invece che fargli fare la vita da adulti quando non ne hanno la maturità ne gli strumenti, e poi piangere e urlare all'impossibile integrazione?????? Ma questo non si dice. Non si discute. Troppo difficile mettere in discussione un sistema di valori malato, troppo difficile riprendere in mano le redini e fare qualcosa che abbia veramente un senso (il che NON comprende chiudere le discoteche in anticipo!). Scegliamo sempre la strada più facile, cerchiamo i colpevoli fuori da noi stessi... piangeremo e ci commuoveremo tutti e domani notte altre ragazze cadranno nella tana del lupo, col permesso di mamma e papà.


Non giustifico i carnefici. Sono da mettere al rogo, qualunque età, nazionalità, religione abbiano. Senza pietà e senza perdono.


Ma un genitore, delle domande non se le pone?? Come si fa a non capire che queste due vittime, e chissà quante come loro, le abbiamo offerte noi in olocausto, con la nostra mancanza di autorità, di guida, anche di severità? Che a 16 anni non si va (non si va, porca puttana, e ditemi pure bigotta retrograda!!) a ballare fino all'alba e a impasticcarsi come animali da macello? E che un genitore che lo consente è COMPLICE suo malgrado dei violentatori?


E badate bene, NON sto dicendo che se la sono cercata e meritata, e ora se la tengono. Tutt'altro. Le ragazze sono vittime e non si discute. Quello che mi sto domandando è: i carnefici sono solo quelli che tirano giù la patta dei pantaloni?


 


 


 


 


 

4 commenti:

  1. felice di essere bigotta retrograda come te,condivido pienamente anche questo post.

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  2. da mamma di figlia diciassettenne, condivido in pieno quello che dici
    da zia di ventunenni e diciassettenni e quattordicenni lasciati alla mercè di se stessi, condivido ancora di più, purtroppo
    hai perfettamente ragione su tutto
    io mia figlia l'ho seguita e la seguo sempre, e grazie a dio mi pare che i risultati si vedano, amore mio piccolina
    mi raccomando, seguiamo i nostri piccoli bambini sempre, farli sentire amati, protetti ed accettati è la cosa più importante affinchè crescano sereni

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  3. Ecco. Qui sta la mia paura.. Ric e Bea sono piccoli, già a modo loro testardi.. Ma io avrò la forza, quando saranno più grandi, di  riuscire ad imporre la mia autorità per preservarli da tutte queste cose.. O mi piegherò al loro volere, per non avere degli scontri su qualsiasi cosa?.
    Qui stanno le mie preghiere.. Che Ricky e Bea diventino grandi con il mio aiuto..

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  4. In cuor mio mi auguro di riuscire sempre a stare vicina ai miei figli nel modo più giusto anche se, i genitori possono dare regole e cercare di mostrargli qual'è la strada giusta e qual' è quella sbagliata ma nessuno di noi può davvero sapere chi diventeranno i nostri figli.
    Io farà tutto quello che posso per aiutarli a diventare delle belle persone ma mi auguro che loro riescano a tenere la testa sulle spalle.

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