giovedì 31 marzo 2011

VIGGO E NON PIU' VIGGO.



Il PG vuol diventare attore.

Sul serio.

Ma proprio per davvero.

Fa persino un corso di recitazione e canto................

Bene, sabato ha un provino.

No, dico, un PROVINO.

Che non è mica come un casting, che di quelli ne ha fatti diversi. No. Questo qui è un PRO-VI-NO.

Per le poche persone, scelte dal fato, che non sono addentro al misterioso mondo dei giovani artisti emergenti, la Puff-mammanager va ad illustrare la differenza.

Dicesi casting una roba in cui vai li, ti guardano, ti fanno due foto o un rapido filmato, ti chiedono come ti chiami, quanti anni hai e che materia preferisci a scuola (e li il PG normalmente tentenna un attimo...) e tanti saluti.

Dicesi provino una roba dove devi far vedere quello che sai fare. Che nello specifico, significa recitare.

Ohibò!!

Ora lui conosce - perchè gli piace, ce l'ha pure scaricato sul cellulare - il monologo finale dell'androide di Blade Runner. Ce l'avete presente, no, "Io ne ho viste cose che voi umani..." eccetera. E intendeva usare quello.

Ma la sottoscritta Puffola non gli consente di andare al risparmio. Il discorso è chiaro: hai voluto fare questa cosa, ora ti ci impegni, perchè altrimenti butti via il tuo tempo - che son problemi tuoi - ed il mio, che invece sono problemi miei e non te lo consento.

Pertanto ieri sera abbiamo iniziato lo "studio" di un nuovo monologo. Si tratta del discorso di incitazione ai soldati che Aragorn rivolge alle truppe di Gondor davanti al Nero Cancello, nella parte finale del Ritorno del Re.

Ora voi dovete immaginare la scena.

Interno, sera.

Il PG e la Puffola incantati davanti al DVD del Ritorno del Re. Avanti, fermo, avanti fermo, per consentire al PG di memorizzare le parole. Il PG in piedi in mezzo alla sala, sguardo truce e braccia mulinanti con fare enfatico che declama "Figli di Gondor, di Rohan, fratelli miei..."; Ninnolo estasiato che guarda il fratello come fosse Marlon Brando girellandogli intorno, e che con la sua vocina stridulina da treenne ogni tanto azzarda "... abbandoneremo gli amici.... non è questo il giorno...." col PG che (nonostante sia fiero dell'ammirazione del fratello) prorompe con un "mamma portamelo via" una frase si e una no.

Puro delirio.

E il bello è che non gli viene neanche male. Se non fosse per i suoi assurdi dubbi (mamma, ma lui è a cavallo, come faccio a fare il cavallo??) e la voce, che è ancora un tantino troppo bianca per la parte.

Quando parte il prossimo aereo per Hollywood??



http://www.youtube.com/watch?v=xDDYSPRjsVw 



lunedì 28 marzo 2011

RIENTRO COL BOTTO


Al rientro dal nostro weekend provenzale (splendido!), sono stata accolta da una delle domande al fulmicotone del PG che mi ha lasciato più spappolata che mai.

Frittata di Puffola.

In cameretta, col Ninnolo che giocava per conto suo sul letto, il PG stava riordinando la scrivania e con fare del tutto rilassato ed indifferente mi chiede...

- Mamma, ma come si fa a capire quando esce il primo sperma??
...
...
...
- Bè... (aiuto), amore, si capisce perchè esce... non è che possa sfuggire...
- Ma dopo che esce il primo, ne esce ancora?
- ... in che senso?
- Nel senso, esce solo una volta?
- No, gli uomini producono sperma per tutta la vita, una volta che inizia poi continua...
- Ah. Ma è come se uno si pisciasse addosso?
- No bé non proprio. La quantità è minore
- E di che colore è?
- Bianchiccio, o trasparente. Perchè me lo chiedi (aiuto), ti è capitato?
- No no, sono solo curioso. Ah e poi sai? Iniziano a venirmi i peli...
- Ahehm. Sul serio?
- Si, voi vedere?
- Ma certo...

Guardo. Molto attentamente. Bisogna ammettere che ci vorrebbe una lente di ingrandimento... ma in effetti qualche primo timido accenno si percepisce. Mi congratulo col PG gongolante x i suoi rapidi passi verso la maturazione fisica, e con tutto l'aplombe che posso mi dirigo in bagno, dove il GG sta facendo la doccia. Entro, chiudo la porta, e inizio a sbattere la testa contro il muro.

Ma queste qui, porcaccia la miseria ladra e putrida,  non erano robe da uomini?????



 



 







 

lunedì 21 marzo 2011

ECCO PERCHE' AMO IL GG (...TRA LE ALTRE COSE)


Il mio adorato GG ieri aveva male al pancino.

Niente di nuovo, in effetti... la Puff-famiglia è stata affetta da virus gastroenterici di varia natura e durata almeno 5-6 volte quest'inverno.

Il povero GG ha avuto per tutta la giornata un'aria pesta e depressa. Ha dormicchiato tutto il pomeriggio sul divano e non ha mangiato altro che due tazze di the dalla sottoscritta amorevolmente preparate e due miseri biscottini giusto per non svenire di schianto sul pavimento della sala, che poi i bambini si impressionano.

Nonostante questo, alle 8.30 della sera ha stoicamente tirato fuori l'asse da stiro, ha riempito la vaporella e incurante della devastazione di cui erano preda le sue povere viscere, ha stirato 6 camicie.





 



Non lo ha fatto nudo..... ma non si può avere tutto.



 

AMORE E ALTRI DISASTRI. LA STORIA DELL'AMICA A.

Ci sono persone che devono stare al centro della scena.

Tutti noi ne conosciamo qualcuna. Non esistono distinzioni di sesso, età, professione o altro tipo di status. Possono essere i nostri genitori, figli, amici, colleghi, compagni o  semplici conoscenti. Possono essere figli unici che non hanno mai imparato a "condividere l'attenzione", figli di famiglie numerose che invece l'hanno dovuta condividere troppo o figli "di mezzo" che non essendo stati mai ne i "grandi" ne i "piccoli" si sono trovati li a penzolare nel mezzo, ne carne ne pesce, ricavandone una mancanza di attenzione alla quale in età più adulta desiderano rimediare. Uomini e donne in egual misura, e  sebbene io tenda a ritenere che una donna mitighi questa eventuale propensione con quell'altra, innata, che la spinge a "prendersi cura", noi signore non ne siamo certo immuni.

Queste persone tendono, inconsciamente, a considerasi un po' come le uniche persone al mondo con dei bisogni. Detto così suona da schifo, mi rendo conto, ma non lo fanno con cattiveria o con premeditazione. Spesso nemmeno se ne rendono conto. Non sono cattivi, è che li disegnano così... e anche se sono convinta che con un po' di lavoro su se stessi ognuno di noi possa migliorare, queste persone sovente non ce la fanno. E' qualcosa di troppo insito nella loro natura.

Come ci si relaziona con una persona del genere? Bè è facile.
Bisogna fare un passo indietro.
Non c'è altra soluzione che questa, lasciare che calchino il centro del palcoscenico e possibilmente, se ci si riesce, sorridere con indulgenza mentre lo fanno. Perchè è di questo che hanno bisogno.

Oh, certo. Si potrebbe anche far loro notare questo tratto del loro carattere. Probabilmente capirebbero, con la logica e col cervello, vedrebbero le ragioni dei  satelliti che gravitano loro attiorno come tanti piccoli Ganimede intorno al possente Giove. Ma non riuscirebbero a capire a livello emotivo. Il che li porterebbe con ogni probabilità a sentirsi frustrati ed incompresi, e ad aggirarsi per le vie della città - o per i corridoi di casa - come leoni in gabbia.

E come tali, a cecare una via di fuga.

Se lo scopo è liberarsi di loro, probabilmente è la via migliore.

La mia carissima amica A. ha sposato un uomo così.
Purtroppo un giorno si e uno no devo accogliere le sue confidenze in lacrime, perchè non riesce più a gestire la situazione.

Oddio, lei magari esagera un po'... ma immagino che sia  una situazione che alla lunga logora.

Lei fa così, si mette da parte.
Lascia che lui sia Giove, e si mette in posizione periferica.
E' diventata quello che aveva giurato non sarebbe stata mai, a nessun costo: una Donna che mette l'Uomo davanti a tutto.

Sta tutto il giorno a pensare a come compiacerlo, salvo poi che lui magari nemmeno se ne avvede.
Sorvola sulle cose che non le piacciono, per amore della quiete familiare, perchè, dice, quando prova a muovere una critica, anche bonariamente, lui diventa aggressivo (metaforicamente, non è che la mena...).
Tende solo a dimostrarle che "lui ha ragione" ma sembra (e dico sembra perchè nella testa di un altro ci puoi arrivare solo fino a un certo punto)  che non si soffermi a considerare come lei si sente, indipendentemente da quello che può essere "logicamente e razionalmente recepito".
 
Farlo, significherebbe fare un passo indietro. Mettere lei al centro per un minuto e girarle intorno, diventare Ganimede per un attimo. Essere lui quello che pensa come compiacere lei.

E questo è impossibile per lui, che pure è un uomo davvero notevole sotto un milione di altri punti di vista. Eppure dice di amarla. Il che probabilmente è anche vero. Lei si aggrappa a questo come a una boa di salvataggio in mezzo alla tempesta, e siccome anche lei lo ama nonostante tutto, resiste.

Alle volte vorrei proprio dirgli due paroline, a questo tipo.
Gli uomini alle volte hanno la capacità innata e ststraordinariamente sviluppata di guardare dalla parte sbagliata.
Ma come fai a mettere bocca tra moglie e marito?






venerdì 18 marzo 2011

OGGI MI SENTO ROMANTICA 2








OGGI MI SENTO ROMANTICA


Oggi mi sento romantica.
Sarà il sole....
E non c'entra che si tratti di Twilignt.
E' che adoro il piano.


 



PRONTO, POLIZIA?


Stamattina il Ninnolo prima di uscire stava giocando in cameretta.
Ora, probabilmente non sarà l'unico al mondo, ma la devastazione da bomba atomica che riesce a creare quel ragazzino in pochi minuti, è cosa che "comprender non la può chi non la prova".

Siccome il PG è stato reso ufficialmente responsabile dell'ordine della cameretta (Si, amore, anche se butta in giro tuo fratello. Ti vendicherai quando avrai 16 anni. Fino ad allora, silenzio e lavorare.), stamattina dopo essersi vestito, probabilmente per la prima - e penso ultima - volta in vita sua, ha provato ad adoperarsi per rimettere tutti i dinosauri nella loro scatola, tutti gli animali nella loro scatola, tutte la macchine nella loro scatola... e se ci fosse stata una scatola anche per suo fratello, tanto di guadagnato.

Inutile dire che il Ninnolo non ha gradito l'interruzione. Dopo aver provato con le armi convenzionali (grido, spintone, pernacchia, insulto al grido di "tu sei bruttocativo") ha deciso di darsi a qualcosa di più creativo.

E ha chiamato la polizia.

Proprio così. Si è presentato in camera mia con un telefono (finto, ringraziando tutti gli Dei)  in mano e stava parlando con un poliziotto, che avrebbe dovuto venire, prendere Riccardo, portarlo a scuola e chiuderlo dentro a chiave.

E tanti saluti all'amor fraterno.

....

Salvatemi.



 



mercoledì 16 marzo 2011

LA MIA IDENTITA' SEGRETA.


Pochi sanno che ho un altro blog.... "segreto".

Un blog sul quale scrivo (o forse dovrei dire scrivevo) con un nick diverso - quando mi ricordavo di sloggarmi e ri-loggarmi...

Un blog che tratta uno degli argomenti che più mi appassionano e mi affascinano sulla faccia della terra, sebbene sia un argomento piuttosto "sensibile" , passibile di scatenare discussioni accese ... per non dire di peggio.

Un blog che ha visto la luce nel gennaio del 2009 e che stava, devo dirlo anche con un filo di autocompiacimento, registrando un discreto successo. Ma che il 5 febbraio... è stato abbandonato a se stesso. Avendo io - o meglio io e l'altra me  - cose di più pressante urgenza di cui occuparci.

Stamattina mi è venuta una voglia terribile di riprendere a scrivere in quella casa virtuale così diversa.

Dopo "appena" 2 anni... forse ce la farò.

Bè tanto non sarà cambiato gran che nella storia, da due anni a questa parte.....

I curiosi possono sbirciare qui.






 








 





 



  
 

venerdì 11 marzo 2011

ASCOLTANDO IL TIGGI'




Tempo fa, una sera davanti al TG 5 ad un certo punto il PG scoppia a ridere a crepapelle, rischiando di sputazzare tutto quel ben di dio che quella cuoca provetta della Puff aveva proditoriamente messo in tavola.
Lo guardo stranita e gli domando

- ehi ma che hai?
- ah ah ah ah ah...
- si vabbè.. quindi?
- il presidente degli stati uniti..... si chiama Barack Obama.... c'è scritto li sotto la tv... ah ah ah ah
- ehm, si, già da diverso tempo...
- si, no, ma è che io a sentirlo e basta, credevo che si chiamasse Baracco Bama.....





Ieri sera, conversazione lampo.

PG: Mamma ma io non ho mica capito una cosa
La Puff: solo una? beato te. Cosa non hai capito?
PG ma cosa diavolo è  LA RABBIA SAUDITA?????




Per una mamma laureata in scienze politiche... ahhh beh, son soddisfazioni.........




mercoledì 9 marzo 2011

TUTTA SALUTE.


Stamattina la Puffola ha scoperto attraverso il sempre prezioso Facebook che le fragole aiutano a combattere la ritenzione idrica.



Gioiosa e gaudente come poche volte nella vita, si è tuffata nella nuova consapevolezza a capofitto.



 






Mangiando mezzo chilo di fragole.






 

IL BARBIERE DI COLOGNO.


Orbene,
Settimana scorsa c'è stato chi mi ha detto - con le migliori intenzioni, neh? - che il Ninnolo con quei bei ricciolini biondi e lunghi a guardarlo di lontano era talmente bello che sembrava una bambina.

Oibò!

Prima di tutto non capisco perchè sembrare una bambina equivarrebbe ad essere un bambino particolarmente avvenente...... ma al di la delle speculazioni filosofiche, questa frase mi ha aiutato a capire l'unica e sola triste verità che si spalancava ignorata ormai da settimane davanti ai miei occhi recalcitranti:  bisogna tagliare i capelli al fanciullo.

Così, sabato mattina, ci apprestiamo alla bisogna.
Il che significa che il GG si arma di forbici e rasoio, il ragazzo viene fatto accomodare su una seggiolina in bagno, debitamente avvolto in un asciugamano atto a limitare i danni da capello-infilantesi-nel-collo e si parte per una lunga e rumorosa avventura a base di "fermo Ninnolo che sennò ti faccio male" e "mamma aiutimi papà è bruttocattivo"

Ordinaria amministrazione.

Stamattina a colazione il GG nota un ricciolo ribelle improvvidamente sfuggito alla sua lama ed esclama:

- Ninnolo dobbiamo tagliare un ciuffetto che è rimasto li dietro all'orecchio
- Ma nooooooooo non devi, daiiiii................
- Si si, dai, che sennò entra nell'orecchio e diventa cacca!!!!

La frazione di secondo di sbigottimento del Ninnolo è stato sufficiente a Sweeny Todd a potare quell'ultimo virgulto ribelle.

Amministrazione un po' meno ordinaria.


 



SPECCHIO.


"...  Perchè è questo che cercate voi uomini in ogni donna: un vuoto tiepido, che possa essere riempito dai vostri sogni. E questo la donna deve fare, indossare i vostri sogni come una veste, perchè ognuno di voi vi trovi quello che ha perduto.... Semiramide, Didone, Cleopatra, avevano avvinto uomini innumerevoli. Che cosa avevano in comune Cesare, Antonio e gli altri mille? Che cosa potevano aver visto nella stessa donna, capace di imprigionare menti tanto diverse? Quando la frenesia per il corpo anche splendido di una cortigiana non superava nemmeno di un'ora il tempo dell'accoppiamento? Cosa, se non se stessi?"


Giulio Leoni, La Regola delle Ombre.



 



lunedì 7 marzo 2011

BUONGIORNO FIN DAL MATTINO....


Interno giorno, sabato mattina.

La Puff-famiglia si risveglia e si riunisce nel lettone.
Il PG stramazza ai piedi del letto che venerdì sera ha voluto vedere Lie To Me e pare morto di sonno.
Il Ninnolo scorrazza impunemente sul lettone calpestando gioiosamente e senza remore femori, deltoidi, gonadi varie e il povero gatto superstite,  il quale vede bene di darsela opportunamente a gambe - pardon, zampe.

Il GG finge di dormire, ma in realtà è qualche minuto che occhieggia il Ninnolo con fare predatorio.

Rapace come un Condor delle Ande, gli tende l'agguato. Salta fuori dal piumone come un jumping jack e ghermisce il povero ignaro corridore stramazzandolo sulle coperte. Non contento inizia una sessione mattutina di solletico da far sbellicare anche un morto.

Dopo pochi istanti, rosso e senza fiato, il Ninnolo prorompe in un grido a metà fra l'urlo di guerra e la richiesta di soccorso. Guarda - come può, essendo bloccato sotto il peso del GG - suo fratello comatoso ed esclama:

- Licky aiutimi.... mettigli un dito sull'occhio!!!!!!!!!!!!!!!!!

   

Iniziamo bene.............

 

venerdì 4 marzo 2011

IL PARADISO DEI GATTI.


Link era con noi da 14 anni.
Lo dico perchè lo scorso post parlava solo di me, non di lui.
Quando il GG ed io siamo andati a vivere insieme io ho cominciato a insistere che volevo un cucciolo. Lui non ne voleva sapere. Ma le donne, si sa, son pazienti. Quando, al termine di una lunga campagna di persuasione, ha finalmente accettato, l'ho trascinato immediatamente nel primo negozio di animali che ho trovato per strada, onde non dargli tempo di cambiare idea.
Link era li, dentro uno scatolone di cartone, ultimo di una cucciolata ancora in attesa di trovare una famiglia.
Era... bè era VERAMENTE BRUTTO!
Povero, aveva certe orecchie enormi... adatte al gatto di 5 kg che poi è diventato. Solo che allora stavano attaccate ad un corpo che pesava forse mezzo chilo. Sembrava un gremlin!
Faceva pena, piccino, tutto solo dentro quella scatola.
Il GG l'ha amato al primo sguardo.
Anche io, ovviamente, ma bisogna ammettere che Link era molto più il suo gatto di quanto non fosse il mio.
Bisogna anche ammettere che aveva il suo bel caratterino.
Era un gatto molto intelligente, direi insolitamente intelligente.
Da cucciolino, mi ricordo, era piuttosto imbranato. Crescendo invece era diventato un perfetto equilibrista, tanto che se ne andava a zonzo sulla ringhiera del ns balcone al quinto piano.. facendomi morire di infarto le prime volte.... ma senza mai un minimo cedimento o insicurezza.
Però non è mai stato troppo socevole. Non era certo un tenero batuffolino di pelo coccoloso e tenerone.
Stava piuttosto sulle sue, difficilmente faceva le fusa. Non che fosse aggressivo o altro. Solo, ecco.. diciamo che diversamente da suo fratello, manteneva una certa dignità felina, un fare sussiegoso che ben si adatta ad un parente delle maestosi tigri asiatiche. Solo ultimamente, diciamo con l'avanzare dell'età, il suo carattere si era addolcito e allora veniva spesso a dormire sulle nostre gambe stese sul divano, o a rannicchiarsi vicino a uno dei bambini addormentati.
Era anche un po' dispettosello, bisonga essere onesti....  quando voleva qualcosa - e di solito erano i croccantini - ti tormentava fino allo sfinimento, facendo cadere oggetti, strappando fogli di carta... ti sfidava. Vediamo chi si stufa prima. Alla fine ci stufavamo sempre prima noi, e lui prendeva i suoi croccantini benedetti. Soddisfatto e sornione.

Non riesco a credere che non ci sia più.
Ha avuto una vita lunga ed agiata, un fratello peloso che lo amava e due fratellini senza peli che gli volevano altrettanto bene. Non ha mai dormito al freddo e all'acqua, non ha mai sofferto la fame.
E' stato un gatto fortunato?
Chi lo sa.
Magari a chiederlo a loro preferirebbero vivere la metà del tempo, ma liberi e selvatici...
Non lo sapremo mai.

Se c'è una lezione da imparare da questa sciagurata faccenda, è che ogni nostra azione, ogni nostra parola ha delle conseguenze. A volte facciamo (o diciamo) qualcosa con leggerezza senza considerare che le ripercussioni potrebbero essere gravi. Irreversibili, a volte. E che quando ce ne rendiamo conto, non possiamo più rimediare.

E poi, naturalmente, l'accettazione.














mercoledì 2 marzo 2011

LINK

Ho ucciso il mio gatto.

Non c'è un modo gentile per dirlo.

L'ho ucciso. Ammazzato.

Ho causato lo stupido incidente domestico nel quale ieri sera ha perso la vita.

Era il mio gatto. Era in casa sua. E io sono quella che avrebbe dovuto prendersi cura di lui, accudirlo,nutrirlo, proteggerlo. E invece l'ho ucciso. Povero essere inconsapevole tradito dalla persona di cui si fidava.

Sono colpevole, mille e mille volte colpevole. Continuo a pensare "come è potuto succedere... Come è potuto succedere..." me lo ripeto come un mantra e non trovo mai risposta.

Lui non andava MAI a dormire sotto il divano letto. Mai. E perchè l'ha fatto ieri? Perchè mai avresti dovuto infognarti li sotto,dannato stupido gatto, scomodo e sul marmo freddo quando per 14 anni non hai fatto che dormire sui divani, sui cuscini o avvolto tra le coperte stropicciate? Tutti, tutti quanti abbiamo aperto e chiuso lo strafottutissimo divano migliaia di volte. Ieri, Link, il mio Link, era sotto. Ed è rimasto schiacciato.

Non ha fatto un fiato, non un miagolio, non un tentativo di fuga. Niente. Tant'è che ce ne siamo accorti in ritardo, quando non è corso in cucina x i croccantini.

Continuo a pensare che non mi ricordo l'ultima volta che lho visto, l'ultima volta che l'ho accarezzato. Perchè quando vedi qualcuno per l'ultima volta, tu non lo sai che è l'ultima, e allora non ci fai caso. Pensi che ci saranno ancora un sacco di volte. E poi invece ti trovi a gardare il tuo gatto schiacciato e capisci che le volte sono definitivamente finite e non ci puoi fare proprio un cazzo. Per quanto gridi e piangi e ti disperi non ci puoi fare un cazzo di niente.

È troppo tardi.

Ringrazio il cielo di averlo chiuso io, quel divano. Se lo avesse fatto il PG non so come ne sarebbe uscito. È già disperato così.

Il GG continua a dirmi che è stato un Incidente e che non c'era modo di evitarlo. Ma invece c'era. Eccome. Potevo non aprire il divano letto. Potevo andare in ufficio ieri mattina, invece di stare a casa, potevo guardare prima di chiudere, cazzo potevo guardare. Ma non guardiamo mai, non ci vanno mai i gatti la sotto.

Certo, anche lui... Poteva andare a dormire sul letto del PG come fa sempre. Mi domando se questa stranezza non sia segno che stava male. Gli animali lo fanno, si nascondono quando sentono arrivare la morte. E il fatto che non si sia mosso.... forse stava morendo comunque. Un infarto, che so. È l'unico flebile lumicino che mi tiene in piedi.

Forse non l'ho proprio ucciso. Forse ho solo velocizzato il processo. Magari addirittura evitato sofferenza.

Certo, guardatemi, sono Santa Maria Goretti degli animali moribondi. Merito un premio.

Ma chi voglio prendere ingiro?

Povero, povero Link. Povero il mio micio.

Il veterinario ha detto che non ha sofferto. Almeno quello.

Ma non mi libererò mai dell'immagine del suo corpo immobile e della sensazione del freddo sotto la mia ultima carezza. Quella che è arrivata troppo tardi. Quella che lui non ha sentito.