venerdì 28 aprile 2006

ANTENNE DRITTE!!

Quando impari a considerare l'ansia non solo una patologia molti tasselli vanno al loro posto.
Siamo una società di dottori, tutti quanti, tutti abbiamo una pillola per ogni occasione.
Un bel bicchierone d'acqua (a stomaco pieno, mi raccomando) et voilà, problema risolto.
Assopiamo i nostri istinti con la chimica e ci definiamo sani.
Bella bazza!
I nostri progenitori dei tempi andati (ma molto andati) ponevano gli individui più ansiosi a sentinella di tutto il villaggio.
Perchè senza lauree ne aspirine - al massimo un po' di corteccia di salice - sapevano che queste persone avevano percezioni del tutto particolari e utilissime per la sopravvivenza del gruppo. Fiutavano il pericolo prima degli altri.
Oggi, ci addormentiamo cullati dal dio valium mentre a 10 km da noi un terremoto agita la terra e non cogliamo alcuna relazione tra i due eventi. E tanti cari saluti alla percezione.
Pare che si chiami sviluppo.
Mah.

8 commenti:

  1. Wow! Che onore essere il primo Link. Grazie! Ho contraccambiato e ti ho inserito nei miei. Mi sono stampato tutto il tuo lavoro e questa sera me lo leggo tranquillo. Buona fortuna per il tuo blog quasi nuovo!
    :-)

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  2. Wow! Che onore essere il primo Link. Grazie! Ho contraccambiato e ti ho inserito nei miei. Mi sono stampato tutto il tuo lavoro e questa sera me lo leggo tranquillo. Buona fortuna per il tuo blog quasi nuovo!
    :-)

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  3. ti ringrazio della visita. Ti ho inserito tra i link, così posso tornare a trovarti... :o)
    Per quanto riguarda medici, medicine e palliativi, io personalmente ne sto alla larga. Essendo una sorta di *anatomopatologa* delle mie sensazioni, dei miei umori, dei miei malanni, cerco di andare oltre la semplice cura del sintomo. Non è il sintomo che và curato, piuttosto è ciò che causa il sintomo ad aver bisogno di attenzione.
    Personalmente seguo omeopatia e fitoterapia che ritengo essere medicamenti e rimedi più in armonia con ciò che siamo...
    :o)

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  4. ti ringrazio della visita. Ti ho inserito tra i link, così posso tornare a trovarti... :o)
    Per quanto riguarda medici, medicine e palliativi, io personalmente ne sto alla larga. Essendo una sorta di *anatomopatologa* delle mie sensazioni, dei miei umori, dei miei malanni, cerco di andare oltre la semplice cura del sintomo. Non è il sintomo che và curato, piuttosto è ciò che causa il sintomo ad aver bisogno di attenzione.
    Personalmente seguo omeopatia e fitoterapia che ritengo essere medicamenti e rimedi più in armonia con ciò che siamo...
    :o)

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  5. molto sarcastica, e tagliente, ma è il tipo di interventi che mi piacciono. Alla fine è così, la vita :D
    K.

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  6. molto sarcastica, e tagliente, ma è il tipo di interventi che mi piacciono. Alla fine è così, la vita :D
    K.

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