mercoledì 12 aprile 2006

PETER E WENDY - SULL'AMORE


La Notte era perfetta.

Il cielo era di un blu profondo, punteggiato da milioni di minuscole stelle.

Un mondo di fate danzava leggera e luminosa attorno agli alberi, attorno ai piccoli fiori con la corolla chiusa per il riposo notturno.

La luna nel suo argenteo splendore dominava su tutto.

Peter la guardava con occhi di fuoco, appassionati e profondi, gli occhi non di un bambino ma di un uomo.

Erano vicini, uniti in una danza che andava oltre la musica del popolo dei boschi. Era una musica che solo loro sentivano.

La polvere di fata li faceva librare alti ed eterei attorno alla cima degli alberi secolari carichi di magnolie profumate e di lucciole.


Wendy sapeva che quello era il momento del suo bacio segreto, quello che stava nascosto fin dalla sua nascita vicino alla piega del suo collo, in attesa di venire scoperto.


Era tutto perfetto.

Fino a che…….

- Wendy… tutto questo… voglio dire, tu ed io… è tutto “facciamo finta”, vero?

- Oh…. Si… - rispose Wendy perdendo in un attimo tutti i suoi pensieri felici che la facevano volare. – Naturalmente, tutto “facciamo finta”.

Scese lentamente fino a terra, Peter la seguiva incerto su quello che fosse successo.

- Peter… perché? Perché vuoi rovinare tutto? Perché deve essere sempre tutto facciamo finta?? – gli occhi le brillavano.

Lui la guardò come se la vedesse per la prima volta.

- Non posso amarti sul serio, Wendy. Mi farebbe crescere. Io non voglio crescere.

 

Wendy e tutte le Donne che si sono trovate in una simile situazione sanno cosa significano queste parole. Sanno che Peter è l’unico che le dice apertamente, ma non certo l’unico che le pensa. Non certo l’unico che le agisce.

 

Tante persone tengono il proprio tesoro segreto, rinchiuso in una impenetrabile gabbia di cemento e acciaio, da dove non può uscire. Essi anelano l’amore, ma non lo riconoscono quando lo trovano. Ne hanno abbastanza coraggio da raccogliere la sfida. Per paura, per pigrizia o abitudine, preferiscono rimanere trincerati dentro la loro dorata solitudine, dove possono continuare a desiderare e a soffrire (oh, nobile sofferenza) senza mettere in gioco il proprio nucleo più profondo. Senza rischi, con mille (in)valide scuse che raccontano prima di tutto a se stessi. Vivere nell’illusione di essere nobili e sfortunati, quando invece sono solo deboli e sciocchi.

 

Peter rinuncerà alla sua unica occasione di amare.

Quando capirà che Wendy sarebbe andata avanti comunque con la sua vita senza di lui, perderà i suoi pensieri felici, e sarà ad un passo dall’essere ucciso dal suo mortale nemico, Uncino, il Tempo-Che-Passa. Solo Lei, la giovane Donna che nonostante tutto lo ama riuscirà a infondergli di nuovo coraggio e voglia di vivere (tanto è il potere dell’Amore!), solo con un bacio, solo trasmettendogli la consapevolezza di essere amato, pur non potendo restare con lui.

E Peter la lascia andare, pago di quell’unico bacio ricevuto, per una vita di spensierati giochi e divertenti guerre, una vita da eterno bambino.


Si tratterrà a lungo dietro le finestre di casa di Wendy, a spiare quella felicità cui non potrà mai, per sua stessa scelta, partecipare pienamente.

Per altruismo, diranno alcuni. Per continuare a occuparsi di tutti i bimbi sperduti.

Abnegazione, rinuncia. Nobiltà d’animo. Rigore morale....

No.

Per paura. Per la paura di amare ed essere amato, per la tranquillità di una vita senza rischi. Per mantenere il proprio tesoro sepolto al sicuro, dove nessuno potrà mai scalfirlo… ma dove avvizzisce ogni giorno di più fino a che non ci sarà più alcun tesoro, ma solo rancore e malanimo.

 

Quanti uomini stanno guardando da dietro una finestra in questo momento, senza bussare?


 

17 commenti:

  1. Oppure per la paura di mettersi in discussione e, di conseguenza, rinunciare al proprio ego.
    Perchè essere responsabili comporta il prezzo della crescita.
    Non solo non vogliono crescere, non vogliono nemmeno mettersi in discussione.
    Però lo chiedono a noi.

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  2. Oppure per la paura di mettersi in discussione e, di conseguenza, rinunciare al proprio ego.
    Perchè essere responsabili comporta il prezzo della crescita.
    Non solo non vogliono crescere, non vogliono nemmeno mettersi in discussione.
    Però lo chiedono a noi.

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  3. sono cosi nobili nella sofferenzain questa settimana santa che sembra abbiano la faccia di cristo in croce.
    Hanno il paradigla sofferenza=paradiso.
    Sono un po' integralisti effettivamente :-)

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  4. sono cosi nobili nella sofferenzain questa settimana santa che sembra abbiano la faccia di cristo in croce.
    Hanno il paradigla sofferenza=paradiso.
    Sono un po' integralisti effettivamente :-)

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  5. e poi chiudo qui perchè altrimenti mi uccidi.
    Io se fossi wendy mi metto la polverina che dico io sulle ali così lo riempio.
    Poi vediamo se scappa nè? :-)

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  6. e poi chiudo qui perchè altrimenti mi uccidi.
    Io se fossi wendy mi metto la polverina che dico io sulle ali così lo riempio.
    Poi vediamo se scappa nè? :-)

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  7. Ucciderti, mai!!
    :-)

    A quale polverina ti starai mai riferendo.. mmmh.... chssà.....
    io, per me, una bella spolverata di polvere di cicuta e tanti saluti al caro Peter.

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  8. Ucciderti, mai!!
    :-)

    A quale polverina ti starai mai riferendo.. mmmh.... chssà.....
    io, per me, una bella spolverata di polvere di cicuta e tanti saluti al caro Peter.

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  9. splendide considerazioni. E' pure realtà. K

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  10. Grazie della visita K.
    Torna a trovarmi quando vuoi :-)

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  11. Grazie della visita K.
    Torna a trovarmi quando vuoi :-)

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  12. EHM SONO PUFFOLA
    AVEVO DIMENTICATO DI LOGGARMI.
    L'INVITO A TORNARE RESTA VALIDO
    :-)
    A.

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  13. EHM SONO PUFFOLA
    AVEVO DIMENTICATO DI LOGGARMI.
    L'INVITO A TORNARE RESTA VALIDO
    :-)
    A.

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  14. E' molto vero, e molto commovente.
    Grazie.

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  15. E' molto vero, e molto commovente.
    Grazie.

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  16. ehm, prego.
    Ma chi sei???
    :)

    ciao,
    Puffola logged off.

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  17. ehm, prego.
    Ma chi sei???
    :)

    ciao,
    Puffola logged off.

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