martedì 13 luglio 2010

ECLIPSE, OVVERO IL TRIANGOLO.




Ah, l'amour...

Ebbene si, anche questa volta ci sono cascata.
Sono andata a vedere ECLIPSE il giorno stesso in cui
è uscito. Il mio lato romantico non è mai sopito,
principi, vampiri o lupi fa poca differenza.

Un bel triangolo amoroso era giusto quel che ci voleva a questo punto della storia, condito con un po' di gelosia, quel tocco di eros (ma non troppo che l'autrice è mormone) e un bel po' di schiaffoni distribuiti un po' qui e un po' li.



Pronti, via.


Come non identificarsi col povero lupacchiotto respinto? Un bel clichè!
Giovane caldo e focoso, passionale ed appassionato... uno mica tanto politically correct, almeno
lui vivaddio.... uno che cerca di prendersi quello che vuole con una certa qual dose di scanzonata indifferenza. Un cucciolo, nei confronti dell'apparente diciasettenne in realtà centenario succhiasangue, al contrario di lui freddo duro, appassionato ma per niente passionale. Bonazzo,
bisogna dirlo. Innamorato da far schifo. E disperatamente politically correct, pure troppo... e l'anima, e il matrimonio eccheppalle! Vabbè che hai cent'anni, ma suvvia, siamo nel XXI secolo!


Ah arduo compito! Come scegliere tra il latte e il cioccolato? tra il dolce e il salato, tra le sconfinate praterie e le alte cime dei monti?


Ah, ma quanto ci piacerebbe, a tutte quante, avere questo  tipo di difficoltà, anche tutti i giorni, eh???


Io, come vergognosa Twilight mom (vergognosa ma non pentita) sono sempre stata attirata dal vampiro.  Però parliamoci chiaro.... che palle questo  che accetta tutto, che gli va bene tutto, che gli importa solo della felicità di lei, che è disposto a rinunciare  purchè lei sia felice.


Ma rinunciati un po' sto par di ciufoli! Non si rinuncia al proprio amore per il suo bene, non si "lascia libera di scegliere". Si combatte, si gioca cattivo, ci si sporcano le mani! Si va dall'indecisa fanciulla e le si dice chiaro e tondo "bellezza, o scegli me o ti devasto l'esistenza", altro che "tutto quel che conta è la sua felicità, anche se fosse senza di me".


Bello, per carità. Romantico. Nobile. In teoria.



In pratica, un'infinita sega mentale che a lungo andare anche la più principeazzurro-oriented delle donne troverebbe noiosa.


Cari uomini di tutto il mondo: capiamoci.
Essere Edward va benissimo, venerare la propria donna è un DOVERE. Ma quando si viene al punto, non lasciamola insoddisfatta su un letto a baldacchino a riallacciarsi mestamente la camicia. Prendiamoci i nostri rischi e AGIAMO vivaddio.


Altrimenti chi  vi garantisce che come girate lo sguardo, non calino i lupi?

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