giovedì 30 ottobre 2008

RIUNIONE SCOLASTICA

Ieri all'alba delle 17.00 (perchè naturalmente nessuna mamma lavoratrice ha nulla da fare a quell'ora) la Puff-rappresentante di classe uscente e le sue amiche compagne di sventura si sono incontrate nell'aula vuota della III A per la prima riunione scolastica dell'anno.


Definire le seguenti due ore "pirotecniche" è decisamente riduttivo. Dimenticate le solite riunioni barbose in cui nessuno ha niente da dire, tutti sbadigliano e si guardano con aria colpevole per non partecipare abbastanza alla vita dei propri figlioli. Dimenticate il solito mutismo e gli sguardi furtivi all'orologio col pensiero già alla cena.


Ricetta per la Perfetta Riunione di Scuola Primaria.


Prendete 4 maestre di cui una parecchio inkazzosa, e sedetele con le spalle alla cattedra. Mescolatele in modo che quella inkazzosa abbia sempre e comunque la possibilità di alzarsi senza inciampare nella cattedra o in qualche sedia. Prendete poi alcuni genitori assortiti di vare provenienze ed estrazione culturale. Spellateli, scottateli e sedeteli in banchi troppo piccoli e troppo disordinati e attendete qualche minuto che lo stress salga.


Non appena l'atmosfera si scalda, intavolate un argomento che sta a cuore alle mamme ma con il quale le maestre non concordano. Gettate via i mestoli perchè gli ingredienti cominceranno a rimescolarsi da soli. La maestra peperoncino (l'inkazzosa di cui sopra) si alzerà e con occhio stralunato comincerà a fare la sua arringa come fosse Perry Mason, misurando a lunghi passi la stanzetta. Quando la sua voce comincerà ad essere stridula e fastidiosa, invitatela prepotentemente a risedersi nella sua pentola e a stare buona.


La madre-ingrediente seduta accanto a voi, a questo punto, potrebbe pensare che sia il suo turno di sputare un po' di veleno. Essa si allungherà sul tavolo per avvicinarsi virtualmente quanto possibile alle maestre, e parlando a voce elevatissima con un italiano francamente discutibile e porterà all'attenzione della classe argomenti che indurranno gli altri ingredienti a farsi delle domande sull'evoluzione della specie umana. Frullatela con una frusta elettrica molto potente finchè sarà di una consistenza morbida ed omogenea e lasciate che riassorba in silenzio il suo veleno.


Un ingrediente fastidioso ma inevitabile in questo tipo di ricette è la mamma-del-primo-della-classe, la quale naturalmente non accetterà di buon grado di mescolarsi con gli altri ingredienti meno nobili (ne lei ne il suo prezioso pargolo) e cercherà di fuggire dalla padella ponendo come scusa che "il suo bambino è uno che rispetta le regole, e anche l'altra figlia grande le ha sempre rispettate" (che - per inciso- la figlia grande nessuno la conosce, c'ha 20 anni, chissenefotte di cosa fa o non fa). Ficcatela a viva forza in pentola a pressione e date gas, fino a che soffoca o viene disintegrata dal calore. Se lo fate sghignazzando, l'operazione avrà un successo più immediato.


Prendete poi una maestra-cipolla molto sensibile, fate che qualcuno degli altri ingredienti le muova qualche velata accusa di "avercela con qualcuno in particolare" e lasciatela rosolare a fuoco basso basso basso con un goccio d'acqua,  fino a che piange come fanno le cipolle.


Rimescolate tutto ben bene.


Quando la vostra opera avrà assunto consistenza omogenea, spiazzate gli ingredienti intavolando una nuova discussione, che coinvolge la maestra carciofo, accusandola (non troppo velatamente altriomenti non capisce) di avere atteggiamenti poco corretti nei confronti dei bambini (li butta fisicamente fuori dalla classe come misura disciplinare, trascinandoli per le braccia e facendoli sbatacchiare contro i banchi, ndr). La maestra carciofo bofonchierà qualcosa di inintelliggibile e terminerà la cottura in uno stato di totale mutismo, cosa per la quale potete accendere ceri di ringraziamento.


La mamma chioccia seduta alla vostra sinistra rimarcherà che il suo bambino "soffre abbastanza" per l'atteggiamento della maestra carciofo, la mamma insalata russa a destra insisterà dicendo che suo figlio non voleva nemmeno che l'argomento saltasse fuori alla riuinione per paura di ritorsioni da parte del carciofo. Voi vi domanderete di striscio che razza di animale sia vostro figlio, che di queste cose se ne frega altamente e quasi non ve lo avrebbe manco raccontato se non fosse stato sollecitato in tal senso, ma soffocherete il sospetto di aver dato vita ad un mostro senza sentimenti e procederete imperterrite nella conduzione della discussione.


Dopo qualche minuto, lasciate che la maestra cipolla dichiari aperti i lavori per l'elezione del rappresentante di classe.


Votate, chiacchierate, mentre il vostro lavoro di haute cuisine sobbolle e scoppietta. Aggiungeteci l'uscita di scena senza saluto della maestra carciofo e qualche momento di discorsi civili con la mestra cipolla. Spegnete, salate e pepate. La cena è servita.


Tornate a casa, e gioite. Siete le fiere rappresentanti di classe anche quest'anno.


 

8 commenti:

  1. ricordo con disgusto le riunioni di classe di elisa, e tremo all'idea che tra un paio d'anni mi toccheranno quelle di miki...
    non mi sono mai offerta come rappresentante, l'idea mi atterriva
    io facevo la parte della mamma inkazzosa, che mi pare manchi nella tua classe, e mi inkazzavo parecchio con le maestre barra professoresse ignoranti e/o prevaricatrici
    però mi hanno sempre rispettato, non avevo paura di ritorsioni
    forse facevo paura :D:D:D:D:D:D

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  2. "Fiera rappresentante".. ne hai di fegato! A scuola mi giurai di non fare il capoclasse, mai! e adesso mi rigiuro di non fare la rappresentante..

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  3. si, beh, sai... è così o niente.
    Non siamo una classe molto unita, a livello di genitori, ci sono solo 4-5 mamme che partecipano alla vita scolastica. Siccome due di queste sono già rappresentanti alle medie, dove hanno i figli grandi..... giocoforza mi hanno presa e candidata d'ufficio :-)
    Ma non è un impegno molto gravoso, e mi da l'opportunità di conoscere come gira il fumo dall'interno... :-)

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  4. o, la maestra carciofo va premiata con una bella lettera al preside. lettera in cui si minaccia di scrivere al provveditore.
    Se è vero quello che fa.

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  5. è vero
    ma prima vediamo se smette

    altrimenti, siamo tutte sul piede di guerra!

    A.

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  6. riosciremo, io ed il mio amico, a brevettare il disintegratore molecolare. Il Genio Grande

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