lunedì 11 agosto 2008

ALTRUISMO DELL'EST

Uno degli ultimi giorni di mare, ho avuto questa singolare esperienza. Mio figlio Lo, quel giorno e il giorno prima, aveva deciso di svegliarsi molto presto e di rompere molto le balle. Entrambi i giorni a seguito del mio divieto di tirare giù impunemente il quadro che stava appeso sopra il lettone, si era lasciato andare ad una (anzi due, una per giorno) spettacolare crisi isterica con tanto di urli, strepiti, pianto inconsolabile, morsi e altre piacevolezze che ogni mamma ha sperimentato almeno una volta. La seconda mattina stavo gestendo questa simpatica situazione nel salotto della casa che avevamo affittato, tentando di salvaguardare almeno il sonno dell' Ottenne il quale fortunatamente non sembrava darsene per inteso quando dalla strada (avendo le finestre aperte) mi sento chiamare.


- Signora?


Io, niente.


- Signora? Ehi signora... Signora con bambino!


Al che mi affaccio. In mezzo alla strada vedo una signora abbastanza corpulenta, di mezza età, in camicia da notte e chiavi di casa penzolanti da una mano, con un evidente accento est europeo.


- Siii? Dice a me???


- Signora io ti dico come devi fare con bambino. Tu metti filo rosso. Hai messo filo rosso? Hai filo rosso da mettere a bambino?


- Ehm. Filo rosso? No, a dire il vero, no...


- Tu devi mettere, come piccolo braccialetto o anche alla caviglia. Perchè c'è in giro tanta gente che guarda bambino e dice "bello bello" ma loro ha occhi male, occhi cattivi, loro fanno piangere. Tu metti filo rosso, dammi retta, tu vedrai.


Tergiverso, non so cosa rispondere, Dico "ah si, sul serio?"


- Sisi, tu vedrai. Anche puoi mettere spilla da balia sul vestitino, ma bimbo piccolo, pericoloso. Filo rosso meglio. Anche tu puoi fare, quando togli.. come si chiama, quando fatto pipì, tu fai  così (mima il gesto di spalmare il pannolino con la pipì sul viso del bimbo), quello porta via tutto, pulisce tutto.


Da questa frase capisco che la signora stia suggerendo che il Lo pianga a causa di un malocchio. Sorrido, la ringrazio sentitamente e l'assicuro che proverò. Chiudo le finestre e in mancanza del filo rosso, sedo il giovane urlante con un biscotto. Funziona lo stesso.


Non ho provato nessuna delle soluzioni proposte dalla signora, ma confesso che in una o due occasioni ne avrei avuto molta voglia :-) Ma quello che mi ha colpito è la gentilezza, la disponibilità e l'altruismo che ha spinto questa sconosciuta donna straniera ad uscire per la strada in camicia da notte per condividere con me l'antica saggezza delle sue tradizioni ed aiutare una povera mamma italiana ed ignorante a fare quello che, probabilmente, nel suo paese ogni bambina di 6 anni che gioca con una bambola sa.


Mi domando se al suo posto avrei fatto lo stesso, o non mi sarei limitata a lamentarmi del casino e a schiacciare un po' di più la testa nel cuscino.

2 commenti:

  1. il tuo racconto mi ha colpito molto per due motivi:il primo è la descrizione ,fatta in modo spiritoso della situazione,il secondo è la signora che scende in strada e ti regala una delle sue tradizioni per fare in modo che il bimbo si calmi.

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  2. Solo un filo ?
    Quando sono nata ero completamente vestita di rosso ... la Wanda Osiris dei neonati !
    Per non parlare dei pupazzetti peruviani appesi alla culla !
    Povera me ...

    Comunque, scherzi a parte, conoscendomi al posto della signora avrei solo urlato qualche parolaccia ...

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