martedì 4 novembre 2008

QUESTO POI, NO!

Siamo tutti abituati a dare certe cose per scontate. Non è giusto, non è bello, ma lo facciamo tutti.


L'altra sera, piacevole serata a casa di amici. Amici veri. Lui lo conosco dal lontano 1987 e mi piace considerarlo il mio migliore amico. Lei è mia amica da quando si sono messi insieme prima, e sposati poi, ormai una decina di anni.


Dopo pizza e chiacchiere, ho avuto una non altrettanto piacevole conversazione con lei, in lacrime. Fuori, al freddo, con la scusa di fumarmi una sigaretta, mi ha raccontato qualcosa di cui non avrei mai voluto essere partecipe.


Qualche sera fa, la parola separazione ha fatto capolino nei loro discorsi. Sono mesi che le cose non vanno bene, lei mi aveva poi detto che stavano migliorando ed io, cieca e sorda, avevo dato per buono questo aggiornamento.


Hanno avuto per vari motivi momenti un po' difficili, lei si è lasciata trascinare da avvenimenti esterni che le hanno succhiato tutte le energie (sbagliando, naturalmente) e lui ha sottovalutato questo suo problema liquidando la cosa come semplici "paranoie", e mancando quindi di darle il supporto di cui avrebbe avuto bisogno. Metti un po' di nervosismo che aumenta il numero e la portata dei piccoli scazzi, metti la poca propensione a risolvere le cose "qui e ora" lasciando che sedimentino senza parlarne, ingoiando e tacendo, ed ecco che il punto di non ritorno si avvicina a grandi falcate.


Mai, mai rimandare, mai tacere, mai sottovalutare i problemi dell'altro, mai essere egoisti, mai, mai mai!


Mai dare per scontato che l'altro ci sarà sempre, non importa quello che fai o che dici.


Mai pensare che esistano situazioni definitive ed immutabili se non nei libri.


Mai sottovalutare la stanchezza, il disagio, il malumore del proprio compagno.


E soprattutto, soprattutto è importante avere le idee chiare. Molto chiare su quello che si vuole. Prima di dare il via ad una girandola che non sai dove potrebbe portarti, devi sapere quello che vuoi.


Le ho chiesto se lo ama ancora. Le ho detto che tutto procede e nasce da questo, che se la situazione la porta a non provare più amore, qualunque altra considerazione è inutile. Lui la ama. O almeno, è quello che le ha detto davanti alla parola "separazione".


Ma le parole "si, io lo amo ancora" non sono uscite dalla bocca di lei. Il che mi preoccupa.


Io ho 16 anni dentro, lo sanno tutti. E alla mia giovane età, mi piace pensare che quando c'è l'amore tutto si risolve. Che basta amarsi, il resto viene da se.


Ma non viviamo a Forks, nessuno di noi. Nella vita vera non si risolve tutto da se amandosi. C'è da lavorare.


Con determinazione, con coraggio. Con abnegazione se serve. Con serietà. Con caparbietà se ne vale la pena. Tutte cose che a 16 anni non si possono comprendere. Ma a 37 si.

5 commenti:

  1. Quando l'amore finisce rimanere insieme fa male ad entrambi...

    RispondiElimina
  2. Ciao...passavo di qua...la storia dei tuoi amici è ugusle alla mia....io mi sono separata da un anno e mezzo e non è stato facile,ho deciso per il bene di tutti e due....

    RispondiElimina
  3. ciao cara
    che tristezza. per te per loro per le storie che finiscono.
    nn basta l'amore x tenere in piedi un matrimonio, come nn è necessario x tenerlo in piedi....ci sono altre cose che entrano in gioco e forse sono quelle che mancano.
    però hai ragione tu, anche a me piace il lieto fine se c'è amore

    RispondiElimina
  4. Abbracciali entrambi da parte mia.
    Li capisco. Capisco la situazione perchè la vivo.
    Hai ragione: l'amore non basta. Aiuta tanto ma non basta.
    E il lavoro è duro perchè le donne sono più abituate a fare lavoro duro, ma se non lo vedono dall'altra parte poi lo buttano alle ortiche incrancrenedosi sulle difficoltà e senza vedere vie di uscita.

    RispondiElimina