venerdì 16 giugno 2006

3 STORIE

Tre storie di donne diverse.


In un quartiere di Napoli di quelli ricchi di vicoli e camorra vive la piccola N., 13 anni. Sta finendo gli esami di terza media. Ha un padre carcerato e una amica uccisa per sbaglio durante una sparatoria. E tra un mese diventerà mamma. Il padre del bambino è fidanzato con lei da 3 anni, ed entrambi dichiarano che è una cosa seria. Lei non ci pensa proprio ad abortire. Progetta di fare l'estetista, e di sposare il suo amore una volta compiuti i 16 anni. "non abbandonerò mai il mio bambino" dice. " il regalo che vorrei fare a mio figlio è un futuro migliore,perchè la vita che si vive oggi non è poi così tanto bella"


A quanti anni si diventa adulti, vivendo in mezzo al degrado?


Una donna di Vigevano salva la vita al torturatore di suo figlio. Il ragazzo, alunno delle medie, era stato fatto oggetto di pressanti attenzioni prima e di vera e propria violenza carnale poi da un uomo ultrasettantenne, che poi pentitosi aveva chiamato la madre del ragazzo pieno di vergogna annunciando di volersi togliere la vita per quel che aveva fatto. E lei- che lo aveva già denunciato a seguito dei racconti di suo figlio - ha chiamato il 113, e gli ha salvato la vita. L'uomo è stato trovato in procinto di mettere in atto il suo proposito, con una lettera di addio al proprio figlio già scritta. E' stato salvato.


E' davvero possibile il perdono?


Una donna romana dei Parioli sfugge a uno stupro buttantosi dal balcone di casa. Un uomo fingendosi idraulico era riuscito ad introdursi in casa, mostrando immediatamente di avere pessime intenzioni. Per liberarsi dell'aggressore la donna si è lanciata dal balcone, riportando lievi ferite per le quali ora è ricoverata con prognosi di pochi giorni. L'uomo è stato costretto alla fuga mezzo nudo per le vie di Roma.


Maria Goretti docet.


Trovo tutte queste storie straordinarie, ognuna a suo modo. Ogni donna ha il suo tipo di coraggio.


Anche se non sempre quello che sembra coraggio lo è.



 


 

10 commenti:

  1. non sò quale delle prime due sia la più inquietante...

    sulla terza complimenti per il coraggio!!!

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  2. non sò quale delle prime due sia la più inquietante...

    sulla terza complimenti per il coraggio!!!

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  3. L'argomento del perdono è particolarmente interessante, per me, perchè mi è difficile riuscire a perdonare chi mi ha fatto male in profondità. Non riesco a parlarci nemmeno, non riesco ancora a mettermi nei panni dell'altro e capire motivazioni e pregresse patologie, nel caso...
    Per cui è proprio la storia della donna che ha perdonato lo stupratore del figlio che, per me, è più emblematica e più complessa...

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  4. L'argomento del perdono è particolarmente interessante, per me, perchè mi è difficile riuscire a perdonare chi mi ha fatto male in profondità. Non riesco a parlarci nemmeno, non riesco ancora a mettermi nei panni dell'altro e capire motivazioni e pregresse patologie, nel caso...
    Per cui è proprio la storia della donna che ha perdonato lo stupratore del figlio che, per me, è più emblematica e più complessa...

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  5. nella giungla sociale abbiamo anche l'avvenimento del perdono...
    questa fase dovrebbe essere succesiva al momento della offesa..
    ma visto l'andazzo la possibilita' di essere offesi e' alta...
    io che mi tengo accuratamente lontano cerco di evitare le occasioni di offesa e percui non posso attualmente dire di avere esperienze di perdono....
    in ogni caso ridacchio della moda del perdonismo e del fatto che la solidarieta' a che offende e' quasi istantanea mentre verso le vittime
    c'e' una istantanea rimozione.

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  6. nella giungla sociale abbiamo anche l'avvenimento del perdono...
    questa fase dovrebbe essere succesiva al momento della offesa..
    ma visto l'andazzo la possibilita' di essere offesi e' alta...
    io che mi tengo accuratamente lontano cerco di evitare le occasioni di offesa e percui non posso attualmente dire di avere esperienze di perdono....
    in ogni caso ridacchio della moda del perdonismo e del fatto che la solidarieta' a che offende e' quasi istantanea mentre verso le vittime
    c'e' una istantanea rimozione.

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  7. Anche per me è difficile Akhet.
    E non sopporto quelli del "perdono ad ogni costo" quelli che usciti dal funerale di un parente si affrettano a perodnare l'ubriaco che l'ha investito senza fermarsi... purchè ci sia un microfono davanti alle loro bocche.
    Questo invece mi suona genuino, e pertanto lo plaudo sinceramente. Probabilmente non avrei potuto fare altrettanto.
    La terza storia invece mi sconvolge.
    Davvero esistono donne che preferirebbero morire?

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  8. Anche per me è difficile Akhet.
    E non sopporto quelli del "perdono ad ogni costo" quelli che usciti dal funerale di un parente si affrettano a perodnare l'ubriaco che l'ha investito senza fermarsi... purchè ci sia un microfono davanti alle loro bocche.
    Questo invece mi suona genuino, e pertanto lo plaudo sinceramente. Probabilmente non avrei potuto fare altrettanto.
    La terza storia invece mi sconvolge.
    Davvero esistono donne che preferirebbero morire?

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  9. Sono daccordo Glen
    Spesso trasformiamo i carnefici in vittime e cerchiamo giustificazioni che non ci sono per tutti i più terribili atti di cui siamo testimoni, anche se spesso solo mediatici.

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  10. Sono daccordo Glen
    Spesso trasformiamo i carnefici in vittime e cerchiamo giustificazioni che non ci sono per tutti i più terribili atti di cui siamo testimoni, anche se spesso solo mediatici.

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