La violenza, si dice, insozza la purezza delle anime e insanguina gli immaccolati petali di rosa sui quali si poggia. La violenza su una giovane donna pura macchia per sempre il suo candore e uccide l'innocenza della sua vita in erba.
E pensarci prima?
Sto per dire delle cose scarsamente condivisibili.
Ci sono due notizie in questi giorni.
La prima, una ragazza di, credo, 17 anni fuori da una discoteca. Notte, fine serata. Un tunisino l'approccia, la isola dal gruppo, le offre droga e la violenta.
La seconda, una ragazza di 16 anni esce con dei ragazzi conosciuti su una chat; nel cuore della notte chiama la mamma col cellulare in cerca di aiuto, ma i ragazzi l'hanno già fatta ubriacare e la stanno violentando. La mamma ascolta tutto.
L'accento è sul tunisino del primo caso (come sempre è colpa degli immigrati) e sulla chat del secondo (colpa di internet, non sai mai chi ci trovi).
Ma Cristo Dio santissimo e strabenedetto, ma nessuno si domanda cosa cazzo ci faceva la prima ragazzina in giro alle 4 di mattina a drogarsi con degli sconosciuti?? E la seconda, 16 anni porca troia, di notte fuori con gente che non ha mai visto prima e che la "fa ubriacare" (via endovenosa, indubbiamente)????
Ma tenerli a casa a 16 anni sti figli? A guardare Battle Star Galactica al venerdì sera invece che fargli fare la vita da adulti quando non ne hanno la maturità ne gli strumenti, e poi piangere e urlare all'impossibile integrazione?????? Ma questo non si dice. Non si discute. Troppo difficile mettere in discussione un sistema di valori malato, troppo difficile riprendere in mano le redini e fare qualcosa che abbia veramente un senso (il che NON comprende chiudere le discoteche in anticipo!). Scegliamo sempre la strada più facile, cerchiamo i colpevoli fuori da noi stessi... piangeremo e ci commuoveremo tutti e domani notte altre ragazze cadranno nella tana del lupo, col permesso di mamma e papà.
Non giustifico i carnefici. Sono da mettere al rogo, qualunque età, nazionalità, religione abbiano. Senza pietà e senza perdono.
Ma un genitore, delle domande non se le pone?? Come si fa a non capire che queste due vittime, e chissà quante come loro, le abbiamo offerte noi in olocausto, con la nostra mancanza di autorità, di guida, anche di severità? Che a 16 anni non si va (non si va, porca puttana, e ditemi pure bigotta retrograda!!) a ballare fino all'alba e a impasticcarsi come animali da macello? E che un genitore che lo consente è COMPLICE suo malgrado dei violentatori?
E badate bene, NON sto dicendo che se la sono cercata e meritata, e ora se la tengono. Tutt'altro. Le ragazze sono vittime e non si discute. Quello che mi sto domandando è: i carnefici sono solo quelli che tirano giù la patta dei pantaloni?