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venerdì 10 giugno 2011

LA PUFF E MARGHERITA


Oggi sono molto fiera di me stessa.
Ma proprio parecchissimo.

ieri ho sentito alla radio un'intervista della signora qui sotto, e ho scoperto con mia immensa gioia ed orgoglio che il suo parere sul nucleare è PRECISO IDENTICO al mio, ma nei dettagli, proprio fin nei più miseri, insignificanti, minuscoli particolari.

(Ed è, a chi interessasse, che il nucleare ci vorrebbe proprio, ma che l'Italia è un paese troppo inaffidabile per pensare di costruire aggeggi tanto pericolosi come le Centrali, e dunque si vota SI)

Pat pat sulla spalla della Puffola dunque, e mi raccomando...



ANDATE A VOTARE!





mercoledì 11 maggio 2011

A CASA BUFFONI!


COPIO/INCOLLO DAL BLOG DELLA ROCCIA
FATE ALTRETTANTO!




Sono dei grandi buffoni!!!!!!!!!!!!!!!!
Un'immagine vale più ...

Leggi fino in fondo.....





- Questi qua il 13 aprile hanno votato l'impunità per il loro capo facendoci credere di averlo fatto per il bene di noi cittadini.
- noi ci becchiamo un'ipoteca sulla casa, per una multa non pagata.


 


 


- Questi qua hanno la pensione garantita di 3.100 euro al mese lavorando 5 anni.
- noi lavoreremo fino ai 65 anni per avere una pensione forse pari a metà dello stipendio.




- Questi qua beneficiano gratis di aereo, treno, autostrada, cinema, ristoranti, ecc.
- noi paghiamo anche la carta igienica dei figli a scuola.





- Questi qua hanno la casa in affitto in centro a Roma a 500 € al mese.
- noi abbiamo un mutuo fino alla terza età.

Il 12 e il 13 giugno pensate di andare al mare?
Fate girare questo messaggio!!!!
E' molto importante per me, per te, per i tuoi amici, per i tuoi figli e per i tuoi nipoti, presentarsi al referendum abrogativo del 12-13 giugno 2011. E' l'unico strumento, oltre alle elezioni, che ci fa sentire parte attiva di questo stato.
Il referendum avrà quattro quesiti, uno più importante dell'altro. Ve li elenco in maniera molto molto stringata.

Primo quesito (Acqua) Vuoi eliminare la legge che dà l'affidamento a soggetti privati o privati/pubblici la gestione del servizio idrico?

Secondo quesito (Acqua) Vuoi eliminare la legge che consente al gestore di avere un profitto proprio sulla tariffa dell'acqua, indipendente da un reinvestimento per la riqualificazione della rete idrica?

Terzo quesito (Centrali Nucleari) Vuoi eliminare la legge che permette la costruzione di centrali nucleari sul territorio italiano?

Quarto quesito (Legittimo Impedimento) Vuoi eliminare la legge che permette al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri di non comparire in udienza penale durante la loro carica?

... Come per ogni referendum bisognerà raggiungere il quorum. 25 milioni di persone, il 50% degli aventi diritto, dovrà recarsi alle urne per rendere il referendum valido.
... per far valere i nostri diritti di cittadini, capaci di dare una risposta a leggi che remano contro di noi.
RICORDA: Condividi questo post con tutti i tuoi contatti. Pubblicizziamo questi argomenti
RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè non saranno fatti passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset, ma è necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone perchè sia valido.

Passaparola! (e vota tutti SI)

giovedì 27 gennaio 2011

GIORNO DELLA MEMORIA


Estratto da "Appunti di un viaggio all'Inferno. Mathausen. Memorie di Mario Taccioli (il sito qui)


"Sono stato arrestato dalla polizia "repubblichina" il 14 Marzo 1944 per gli scioperi di Marzo effettuati nelle fabbriche di Sesto San Giovanni e specialmente alla BREDA, con altri dipendenti  tra i quali i compagni Libero Baldanza e Rossi della Sezione Fucine ed io della Sezione Veicoli. Dopo una permanenza di qualche giorno a San Vittore e a Bergamo, ci hanno inviati nel campo nazista di Mauthausen e inviati dopo la "quarantena" al campo di Gusen, indi al campo di Florisdof nelle Officine aeronautiche della Ditta Hewel. Qui si era sempre insieme ai compagni italiani in special modo con il Baldanza e con il Rossi. Il compagno Baldanza era un compagno di fede, aveva subito angherie dal regime fascista e, essendo stato fuoruscito dall'Italia fu in Francia e in ultimo in Svizzera. Era un compagno "quadrato" e noi si era sempre insieme a discutere la nostra situazione e quella politica con la speranza che la guerra avesse fine e ritornare a casa per continuare la nostra lotta per una Italia libera dal nazi-fascismo. Si era fatto un impegno che se qualcuno fosse uscito vivo da quell'inferno avrebbe avvisato le nostre famiglie degli avvenimenti tragici da noi subiti: per me ricordare la moglie Maria e la figlia TANIA e i compagni; per il Rossi e i familiari e per il Baldanza un saluto alla moglie e un bacio al figlio Dimitri e un "Pensiero al Partito" dato che era un militante fedele in tutto e per tutto. Le tragiche vicende si conclusero: per il compagno Rossi, martirizzato più volte dalle S.S. cadde nel campo di Florisdof. Il compagno Baldanza era degente al "Rivier" di Modling e partecipò alla marcia di trasferimento a Mauthausen il 4 Aprile 1945 e dopo qualche giorno cadde lungo la strada che ci portava al campo di Mauthausen. La fortuna ha voluto che fra i tanti superstiti ci fossi anch'io per riferire quello che fu la Deportazione di tanti nostri compagni di lavoro e di fede. Ritornai a Sesto la notte del 9 Giugno 1945 dopo essere stato circa 16 mesi nei campi della "Lenta Morte" nazista."


Le parti in rosso sono relative a Libero, che era mio nonno.


 

mercoledì 26 gennaio 2011

DOVEROSAMENTE. SPERANZOSAMENTE.



Copio incollo dal sito Donne Pensanti. L’appello da FARE GIRARE sui blog e siti e la MOBILITAZIONE DEI CARTELLI. Fate girare, stampate, attaccate, mandateci la foto con i cartelli. Facciamoli diventare una bandiera!






Donne Pensanti chiede le dimissioni di Silvio Berlusconi e del suo esecutivo.
 







Le chiediamo come donne, come cittadine, e le chiediamo insieme a tutti quegli uomini e cittadini che non accettano di essere governati da Berlusconi e dal suo esecutivo.
Se è evidente che oggi come donne e come associazione che tutela la rappresentazione delle donne, non possiamo tacere lo scempio compiuto ancora una volta nei nostri confronti, deve essere altrettanto chiaro che l’inadeguatezza di Berlusconi a governare l’Italia, con gli scandali sessuali degli ultimi giorni è solamente arrivata ad un punto culminante e finale.



  1. L’incapacità di governare di Berlusconi è tale da avere ormai intaccato la credibilità del nostro paese sul piano internazionale: traspare dalla sua totale mancanza di senso dello stato, dalla gestione personalistica della cosa pubblica, dalle sue ripetute gaffes, nonché dai numerosissimi capi d’accusa che gli vengono imputati come il concorso esterno in associazione mafiosa, la concussione e il favoreggiamento della prostituzione minorile. Berlusconi ha da tempo perso ogni senso del limite, trascinando l’intera nazione, grazie alla collusione di una fedelissima corte di vassalli pronti a tutto pur di ricevere i suoi favori, in un declino di proporzioni enormi, per recuperare il quale saranno necessari molti anni e molte, profonde trasformazioni.


  2. Gli scandali sessuali di questi giorni sono solo gli ultimi di una smisurata serie. Nel corso degli anni del suo governo – con un’impennata decisa negli ultimi due, davanti ai nostri occhi si è delineato un quadro scioccante, i cui protagonisti e dettagli non cessano di emergere – non certo perché, come vorrebbe farci credere , è un perseguitato/ intercettato/spiato- ma perché si tratta di un giro di proporzioni tali che è impossibile, nonostante i mezzi dispiegati, comprare il silenzio di coloro che hanno visto e sentito. Una domanda sorge, a questo punto, più che legittima: chi governa l’Italia mentre il Capo del Governo e tutti i suoi Ministri sono impegnati a coprire le nefandezze di colui che non è nemmeno più in grado di comprarsi una credibilità pubblica?


  3. La misoginia di Berlusconi è tale che gli ha fatto sottovalutare il pericolo degli scandali, eppure sono proprio le donne che iniziano a parlare: prima Veronica Lario con la sua lettera profetica, poi Patrizia D’Addario con la sua rabbia, poi le varie Noemi Letizia, Barbara Montereale, Ruby, Nadia Macrìi, che perdendo di vista per un istante scaltrezza e cinismo si sono impasticciate rivelando, forse loro malgrado, ciò che sapevano. Ma è una storia fatta anche della determinazione e della serietà di donne come Annamaria Fiorillo e Ida Boccassini che sfidando l’omertà e usando gli strumenti della giustizia stanno contribuendo all’affondo degli ultimi colpi definitivi.


  4. La gravità del problema che oggi ci spinge a reagire non è quindi solo lo scandalo sessuale. Ciò che ci preme denunciare è il sistema che Silvio Berlusconi, grazie alle sue reti televisive, alla sua rete di collaboratori, procacciatori, impresari, ha creato in questi anni. Un sistema di corruzione che usa come moneta di scambio le donne per ottenere favori, ma che si è radicato nell’immaginario di tutti coloro che oggi pensano che usare il proprio corpo per ottenere denaro o facilitazioni, sia una forma di occupazione assolutamente normale, anzi più furba della altre, che implicano maggiore sforzo a minor rendimento. Vogliamo che sia chiaro che questa corruzione dei costumi, questo azzeramento dei valori, questo annientamento delle prospettive per i giovani, è stato perpetrato da colui che viene eletto da un popolo per tutelarne il presente, e soprattutto il futuro.




Abbiamo smesso di credere in un sussulto di dignità da parte di questo governo, certe che la storia giudicherà questi anni tristi, ma se vogliamo dare alle donne e agli uomini italiani una speranza di ritrovare dignità nella cultura sociale e politica di questo paese, bisogna riformare da cima a fondo il ruolo della donna nella politica, nella cultura e nella società italiana. Questa riforma non è possibile senza l’impegno di tutti, uomini e donne insieme.


Un’unica condizione: le dimissioni di Silvio Berlusconi e del suo esecutivo.
Per quanto riguarda la  vicenda Ruby ed eventuale istigazione alla prostituzione, stiamo esprimendo un’opinione basata su quanto attualmente disponibile attraverso gli Organi di Informazione. 


Fate girare questo messaggio copiandolo sui vostri siti e blog, inviandolo ai vostri amici e a chiunque possa dargli visibilità.


Partecipate attivamente alla nostra iniziativa attaccando il cartello A.A.A  CERCASI alle vostre finestre, automobili, dovunque è opportuno e mandateci la VOSTRA FOTO.
 


 


Non deturpare la tua città! Un manifesto è abusivo se è affisso su muri, cabine telefoniche, cassonetti ecc.; è inoltre abusivo un manifesto affisso sugli spazi commerciali dei Comuni senza il timbro comunale.


L’associazione non risponde di violazioni alle norme sulle pubbliche affissioni commesse da chi ha liberamente stampato il modello, e lo ha affisso violando la legge (d.lgs. n. 507/1993 sulle pubbliche affissioni).





 

domenica 3 gennaio 2010

IL SEGNO DEI TEMPI.

Ieri stavo leggendo un ariticolo su Focus Storia.


Parlava della dinastia dei Borgia, ed in particolare di Papa Borgia, Alessandro VI, il padre di Lucrezia, per intenderci. Raccontava di come i costumi fossero dissoluti, la moralita´ quantomeno dubbia e le sontuose feste papali ricche di signore compiacenti e giochi a dir poco espliciti.


Questi vengono definiti i "festini da papi".


Fin qui tutto bene.... se non fosse che l´autore si e´sentito in dovere subito dopo - come colto da improvvisa ansia -  di specificare tra parentesi che, benche´ si parli di feste e donne prezzolate, qui "papi" e´ inteso come sostantivo plurale del nome "papa" e non con altri significati che possibilmente si potrebbero attribuire alla parola......................


Santa pazienza, in che tempi viviamo!!!!!


 


 


 

mercoledì 21 ottobre 2009

SULLA VIOLENZA

La violenza, si dice, insozza la purezza delle anime e insanguina gli immaccolati petali di rosa sui quali si poggia. La violenza su una giovane donna pura macchia per sempre il suo candore e uccide l'innocenza della sua vita in erba.


E pensarci prima?


Sto per dire delle cose scarsamente condivisibili.


Ci sono due notizie in questi giorni.


La prima, una ragazza di, credo, 17 anni fuori da una discoteca. Notte, fine serata. Un tunisino l'approccia, la isola dal gruppo, le offre droga e la violenta.


 La seconda, una ragazza di 16 anni esce con dei ragazzi conosciuti su una chat; nel cuore della notte chiama la mamma col cellulare in cerca di aiuto, ma i ragazzi l'hanno già fatta ubriacare e la stanno violentando. La mamma ascolta tutto.


L'accento è sul tunisino del primo caso (come sempre è colpa degli immigrati) e sulla chat del secondo (colpa di internet, non sai mai chi ci trovi).


Ma Cristo Dio santissimo e strabenedetto, ma nessuno si domanda cosa cazzo ci faceva la prima ragazzina in giro alle 4 di mattina a drogarsi con degli sconosciuti?? E la seconda, 16 anni porca troia, di notte fuori con gente che non ha mai visto prima e che la "fa ubriacare" (via endovenosa, indubbiamente)????


Ma tenerli a casa a 16 anni sti figli? A guardare Battle Star Galactica al venerdì sera invece che fargli fare la vita da adulti quando non ne hanno la maturità ne gli strumenti, e poi piangere e urlare all'impossibile integrazione?????? Ma questo non si dice. Non si discute. Troppo difficile mettere in discussione un sistema di valori malato, troppo difficile riprendere in mano le redini e fare qualcosa che abbia veramente un senso (il che NON comprende chiudere le discoteche in anticipo!). Scegliamo sempre la strada più facile, cerchiamo i colpevoli fuori da noi stessi... piangeremo e ci commuoveremo tutti e domani notte altre ragazze cadranno nella tana del lupo, col permesso di mamma e papà.


Non giustifico i carnefici. Sono da mettere al rogo, qualunque età, nazionalità, religione abbiano. Senza pietà e senza perdono.


Ma un genitore, delle domande non se le pone?? Come si fa a non capire che queste due vittime, e chissà quante come loro, le abbiamo offerte noi in olocausto, con la nostra mancanza di autorità, di guida, anche di severità? Che a 16 anni non si va (non si va, porca puttana, e ditemi pure bigotta retrograda!!) a ballare fino all'alba e a impasticcarsi come animali da macello? E che un genitore che lo consente è COMPLICE suo malgrado dei violentatori?


E badate bene, NON sto dicendo che se la sono cercata e meritata, e ora se la tengono. Tutt'altro. Le ragazze sono vittime e non si discute. Quello che mi sto domandando è: i carnefici sono solo quelli che tirano giù la patta dei pantaloni?


 


 


 


 


 

martedì 23 giugno 2009

LA QUOTIDIANA INTOLLERANZA


- Oh ma chi sono sti due???


La mamma di R., due anni nonn ancora compiuti nonchè amichetto del Ninnolo, mi indica due bambini dall'aria orientale che hanno fatto appena la loro prima  comparsa in cortile.


- Boh, non li ho mai visti, saranno nuovi. Che bei bambini, però, specie la femmina!  Perchè? (in un condominio di 1400 persone, una famiglia nuova non è esattamente notizia da prima pagina e francamente non suscita grande interesse in me)


- Perchè quello li  fa cadere R.


Parlando, la mamma indica uno dei due bimbi nuovi, un maschietto dall'apparente età di 4 anni che gioca con una macchinetta di quelle da salirci sopra e spingerla coi piedi. Guardo, un filo più interessata, ma non mi par di ravvisare alcun comporamento insolito da parte del piccolo neofita, che si fa beatamente gli affari suoi.


Dopo pochi minuti, il bimbo nuovo si avvicina al figlio della mia amica. Lui caracolla in mezzo alle gambe della mamma e lei, senza batter ciglio prende su la macchinina col bambino ancora sopra, la gira di 180 gradi e le da una spintarella, dicendo "ma perchè  non te ne torni da dove sei venuto?" con voce alquanto stentorea. Dopodichè si rigira verso il capannello di genitori con aria compiaciuta di se stessa.


La guardo, allibita, sperando di non aver capito.


Alcuni minuti dopo, R.salta sul suo passeggino. Il bimbo orientale si avvicina (e sento la mamma mugugnare qualcosa a proposito di persecuzione) sempre sedendo sulla sua macchinina dimodochè avevano i visi più o meno alla stessa altezza. R., imitando tono e modi di sua mamma, comincia a inveirgli contro al grido di "vai via mmh mmh" sottolineando la cosa con incisive manate sulla faccia dell'altro.


La mamma lo guarda teneramente col sorriso sulle labbra, orgogliosa.


Ma non appena l'altro bambino da segno di essere stufo di prendere ceffoni e fa il gesto di appoggiare il gomito sul braccio di R. (il che NON significa che gli abbia dato una gomitata, io c'ero e ho visto), la madre di R. interviene di nuovo con tono scocciato: "ma perchè non lo lasci stare te ne vai?"


In un rigurgito di orgoglio il bambino orientale si gira verso R, e prima di andarsene gli grida "cosa vuoi che me  ne importi?? E poi, cosa vuol dire mmmmhh????". Ho un improvviso moto di simpatia verso il suo coraggio.


Pochi istanti dopo, quella che valutiamo essere la mamma del piccolo scacciato fa la sua comparsa, esibendo una avanzata gravidanza. "Pensa te, anche un'altro ne fa" commenta la mamma di R.


Io resto li, come una scema, senza parole, con la consapevolezza che in certe circostaze le parole non servono. Un bel bastone di quercia nodoso farebbe molto meglio alla bisogna.

lunedì 18 maggio 2009

CARROZZE SEPARATE

Venerdì sera dovevo comprare un biglietto della metropolitana. Siccome ero di corsa e alla biglietteria c'era un delirio, sono andata alle macchinette automatiche.


Non le avevo mai usate, da quando i biglietti sono cambiati, così al mio turno, mi avvicino e comincio a leggere. Una mano nera appare nel mio campo visivo e schiaccia il bottone giusto. "Devi schiacciare qui" mi dice la faccia collegata alla mano. Un giovanotto dall'aspetto senegalese sorridente e gentile. "Ah, grazie" dico io, e continuo a leggere.


Lui: "dove devi andare"? gli spiego, e lui mi dice che devo prendere un biglietto cumulativo. E io "no, non cumulativo, interurbano... ecco, guarda, è questo, da 1.55. E' quello che pago di solito"  Lui insiste che no, che è il biglietto sbagliato e che non sarei riuscita a passare dai tornelli.


Io, siccome sono testarda e preferisco sbagliare da sola che far giusto con un aiuto, prendo il biglietto che ho deciso e vado a timbrare. Come previsto, niente. Il tornello me lo sputa fuori dicendo che non va bene. Mi avvicino al controllore e chiedo spiegazioni. Lui dice che se non passa, vuol dire che è sbagliato. Gli dico, "ma no, è quello da 1.55, lo prendo sempre.... ecco guardi..." e tiro fuori il biglietto che avevo usato la mattina. Glie li passo tutti e due, quello li guarda un momento e mi fa:


"Signora, lei non sa leggere"


Giuro, proprio così, "lei non sa leggere". Mi ridà i biglietti e in effetti, tra le scritte e i simboli presenti, vedo che sul quello del mattino c'è la dicitura "U+1/2" mentre su quello che ho in mano c'è scritto "1 + 1/2"


"Ahhh.. "dico io... "vedo. ma costa uguale....."


E il controllore, di nuovo


"Prima di insistere, impari a leggere"


Non ci potevo credere. 'sto imbecille lavacessi! Lo insulto come merita, gli consiglio un bel corso di buone maniere, e torno verso le macchinette. E chi ti trovo?? Il mio amico senegalese che mi presidia una macchinetta libera (avrà sghignazzato vedendo il mio alterco con il controllore!!) che mi dice "ecco, vedi? quello cumulativo dovevi prendere........." e con rapidi gesti, mi schiaccia tutti i pulsanti e mi fa apparire il biglietto giusto. E poi mi dice "Non buttare quello, eh? qui non funziona, ma fuori Milano lo puoi usare"


Gli sorrido e ringrazio più e più volte. Considero brevemente l'idea di dargli dei soldi, ma sembra quasi un insulto... come se la gentilezza si potesse comprare.


Vado ai tornelli e il biglietto nuovo, ovviamente, funziona.


Alla luce di quanto successo, informo tutti coloro ai quali potesse mai interessare che se mai verrà approvata la legge che separa le carrozze della metro di milano in base alla nazionalità o alla città di provenienza, io viaggerò sulla carrozza degli stranieri.


Inoltre, propongo che venga approvata urgentemente una legge che obbliga i controllori come quello con cui ho parlato a viaggiare separati da tutti gli altri viaggiatori - di qualunque  nazionalità - perchè gli stronzi puzzano.

mercoledì 22 aprile 2009

ANCORA SENZA PAROLE.




La follia va diffusa


Il più possibile.


Per difendersene.


Per piacere leggete  QUI QUI  e lasciate un commento.


Grazie.




 

giovedì 11 dicembre 2008

MIO FIGLIO GUARDA TROPPI TELEGIORNALI

Dunque.


In queste settimane, con la maestra di italiano, la famigerata III A sta analizzando le fiabe. Avete presente? Fiabe, favole, quelle robe li.


Di solito c'è un buon principe (il protagonista), un re, una regina o una strega cattiva (l'antagonista), una fanciulla in pericolo (la difficoltà) e dei simpatici animaletti fatati (gli aiutanti); normalmente, grazie a una botta di genio del protagonista (la soluzione), tutto finisce nell'immancabile lieto fine.


Che c'entra tutto ciò col TG? Mo' ci arrivo.


Il compito che ieri Ric ha svolto in classe consisteva nell'inventare una fiaba moderna. Preciso subito che tale capolavoro di letteratura per (o dell') infanzia non è ancora stato copiato in bella, quindi non l'ho ancora letto, ma stamattina il giovane autore me ne ha fatta una precisa analisi.


Mamma, allora.... il protagonista è un votatore della sinistra, l'antagonista è Berlusconi e la difficoltà è che Berlusconi ha vinto le elezioni. Gli aiutanti sono gli amici di Striscia la Notizia. La soluzione è che quelli di Striscia pigliano talmente per il culo Berlusconi che lui se ne va, e il lieto fine è che governa Beltroni


Vi immaginate la mia faccia durante questo breve racconto?


Basita. Orgogliona, ma totalmente e irrimediabilmente basita.






 

mercoledì 3 dicembre 2008

E CI RISIAMO!


L'hanno fatto di nuovo! incredibile, due volte in due giorni, probabilmente stanno cercando di battere un qualche tipo di record.


A cosa mi riferisco? Al fatto che non contenti di proteggere gli ammazzagay (pardon, i guardiani della continuazione della razza umana), i preti cattolici prendono posizioni quantomeno "ambigue" nei confronti dei disabili.


Che? Di nuovo non ci potete credere? Manco io, ma  devo arrendermi all'evidenza


A parte le considerazioni sul merito, che sono sempre quelle e mi sono anche un po' stufata di ripetermi, la vera domanda che mi sgorga spontanea da cuore è la seguente:


Visto che a quanto mi risulta, lo Stato del Vaticano NON fa parte dell' ONU, ma mandarli un po' tutti quanti a fare in culo, farebbe tanto brutto?


Non so, ditemi voi.




 

martedì 2 dicembre 2008

MA E' VERO? NON CI CREDO!


Io non volevo crederci, quando ho appreso la notizia.


Il vaticano, nella persona del suo rappresentante all'ONU, Mons. MIgliore, ha espresso parere contrario ad una risoluzione che portasse alla depenalizzazione del reato di omosessualità. Reato per il quale ancora in molti paesi del mondo, vige la pena di morte (in Iran li appendono per il collo, giusto per intenderci)


E perchè il mons. suddetto avrebbe preso questa posizione? Per fede? per coerenza con il catechismo? perchè odia i gay? No, niente di tutto ciò. La motivazione è che una tale presa di posizione dell'onu nei confronti degli stati che considerano l'omosessualità un reato porterebbe a "nuove forme di discriminazione" nei confronti di questi stati. (non ci credete nemmeno voi? guardate qui )


Dio ci guardi dal discriminare quelli che ammazzano i gay. Del resto, mica è colpa degli stati integralisti, son quelli la che son finocchi! Vorremo mica tollerarli come natura li ha fatti, per caso!!!?!?


Veramente, ho sentito cotale nefandezza in macchina e poco ci mancava che andassi a sbattere.


Afferma mons. Migliore: si chiede agli Stati ...  di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che .... creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni


Messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni. Ma naturale! Possiamo noi, in tutta coscienza, mettere alla gogna governi che, poverini, mirando solo e soltanto alla conservazione della specie umana, con animo limpido e perfetta logica coerenza lapidano, fucilano, impiccano persone a causa dei loro orientamenti sessuali? Non sia mai, poveri piccoli paesi discriminati. Piccini, loro, che fan tanta tenerezza.


Dio, se ci sei, batti un colpo. Possibilmente sulla testa di cazzo di quel monsignore e di tutti quelli come lui.


Ora lascio il campo a chi le parole le usava meglio di me.






Vieni, renderò il continente indissolubile,
creerò la razza più splendida su cui il sole abbia mai brillato,
creerò terre divine e seducenti,
con l'amore dei compagni,
con l'amore dei compagni che dura tutta la vita.


Pianterò amicizie folte come gli alberi lungo i fiumi d'America,
e lungo le rive dei grandi laghi, e per tutte le praterie,
costruirò città inseparabili, con le braccia l'una al collo dell'altra,
con l'amore dei compagni,
con il vigoroso amore dei compagni.


Tutto questo io ti dono, o Democrazia, per servirti, ma femme!
Per te, solo per te io recito commosso questi canti.


Walt Whitman



 

venerdì 21 novembre 2008

LA VITA E' COME SFOGLIARE UN LIBRO


... ed assaporarne sulle dita e negli occhi ogni momento, ogni parola, ogni irregolarità della carta e della stampa. La vita è un libro emozionante in cui non sai mai quello che può accaderti di leggere nella pagina seguente, in cui tutto è nascosto e misterioso, e con tutti i mezzi che possiamo avere, non riusciamo mai a scoprire quello che c'è scritto nella pagina successiva, perchè essa si scrive da se' mentre noi leggiamo quella precedente. Può capitare che nella pagina successiva, la narrazione si interrompa improvvisamente senza un perchè. Può capitare. E' la vita, si dice, ma non è vero. E' la morte. Le pagine diventano bianche.


E' quello che è accaduto a Eluana Englaro, e a migliaia di altri come lei, di cui lei però oggi è il simbolo, suo malgrado, inconsapevole portabandiera di una battaglia che, purtroppo, interessa tutti meno che lei.


Sono francamente sconcertata, dico sul serio, dalla piega che hanno preso gli eventi. NO, non dalle dichiarazione degli ecclesiastici di vario ordine e grado sulla sacralità della vita. La vita E' sacra, e non c'è bisogno di essere un prete per saperlo o stabilirlo. La domanda che dovremmo farci è se quella di Eluana è vita. Ma questa è retorica, ognuno di noi ha una risposta a qs domanda dentro di se.


Ma mi sconvolge l'iter burocratico/legale di qs vicenda.


Già trovo riprovevole (ed oltremodo doloroso) che un padre in una tale situaizone debba peregrinare mendicando da un tribunale all'altro supplicando di poter compiere verso sua figlia quello che lui ritiene essere l'ultimo atto d'amore che potrà mai avere verso di lei. Già trovo assurdo che ci debbano essere sentenze su sentenze riguardo ad una vicenda del genere che riveste il più privato, il più intimo dei caratteri, e che invece è sbandierata e pubblicizzata su tutte le tv nazionali ad ogni ora del giorno e della notte.


Ma che quando finalmente qs iter ha fine, quando la sentenza necessaria, vivaddio arriva e la cosa sembra sfumare verso una soluzione definitiva, ci sia ancora chi ha l'arroganza (e la possibilità) di appellarsi ulteriormente contro la decisione ultima della Cassazione, lo trovo sinceramente criminale.


24 associazioni, non meglio specificate (o almeno, io non ne conosco i dettagli) hanno avviato un ricorso per impedire che la decisione presa dalla Cassazione di permettere la morte di Eluana diventi esecutiva.


Ora io mi domando, ma chi cazzo sono ste 24 persone (giuridiche) che pensano di aver il diritto di intervenire su un argomento che non conoscono e che non li riguarda personalmente? Come cazzo è possibile che si consenta a degli emeriti estranei di decidere - perchè di fatto decidono, avendo il potere di bloccare l'esecutività della sentenza fino al termine del ricorso - su una cosa del genere?


Chi cazzo sono questi? Chi cazzo sono?


Integralisti religiosi? Semplici impiccioni? Gente in cerca di visibilità e potere? Perchè in fine tutto a questo si riduce: una manifestazione di potere. Alla fine con la sua vita o la sua morte, Eluana sarà l'ago della bilancia che ci dirà se siamo comandati dai preti o dai laici, tutto qui. Non ci credo che a tutti quelli schierati sul versante del "no" importi veramente di una ragazza che hanno visto 2 volte in foto in vita loro. Non ci credo. E' questione di stabilire dove sta il potere e chi lo detiene davvero.


E per questo, per questa volgare disputa politica, condanniamo Eluana a continuare a sfogliare le pagine del suo libro, ormai bianco, per chissà quanto altro tempo ancora.




 




venerdì 7 novembre 2008

BASTA PARLARE DI COLORI

Ho la sensazione che stia accadendo quello che temevo


Oggi sono tutti Obama di qui, Obama di la...


E la battuta di Berlusconi, e la vignetta di Forattini..... tutti si concentrano su un unico e solo fatto: Barack Hussein Obama è nero. Nero, nero, vivaddio, o afroamericano come dicono quelli più corretti (anche se lo è solo per metà). Insomma, ha la pelle colorata di scuro.


E via alle polemiche, alle sviolinate trite e ritrite, alla retorica.............


Ok Obama è nero, non seve il microscopio per capirlo. OK, siamo davanti ad una elezione epocale. OK, la battuta di Berlusconi era un tantinello sul filo del rasoio (ma perdio, la gente non ha di meglio da fare che perder tempo dietro a queste cazzate? una opposizione seria, per esempio?), OK magari Forattini non è stato proprio perfettamente politically correct (anche se io ho interpretato la vignetta in modo diverso da quanto abbiano fatto evidentemente tutti gli altri e l'ho trovata sinceramente divertente). OK tutto.


Ma signori, io mi domando, e allora??


No, dico, e allora?


Va bene, è il primo presidente nero, va bene, è giovane, va bene tutto. Sono felice che sia stato eletto, e se fossi americana avrei votato per lui.


Ma se fosse stato bianco? Che differenza ci sarebbe stata? Che non sarebbe stato eletto?


Quanti conoscono il suo programma di governo? Quanti sanno chi ha scelto per la sua "squadra di governo"? Quanti conoscono il suo curriculum, a parte il fatto che suo padre era afro e che sua nonna (la nonna bianca) è morta il giorno prima di vederlo eleggere? Cosa propone? Quali sono le sue idee sulla guerra in Irak, sulla scuola, sull'assistenza ai bisognosi? Come farà a risollevare l'economia americana? Che idee ha in proposito? Qualcuno lo sa? Qualcno ce l'ha spiegato, per caso, di recente?


No. Lui, oggi, è solo il presidente nero.


Per me puntare tanto il dito sulla sua pelle equivale a dire che ha vinto per quella, o in gran parte per quella. E allora è lo stesso che dire che se non fosse stato nero magari non avrebbe vinto. E' come dire che conta di più la razza che le idee.


E' come una sorta di razzismo all'incontrario. E non mi va proprio.

martedì 28 ottobre 2008

LEGGIAMO BENE!!!

Finalmente sembra che l'opposizione si stia svegliando! e sono convinto che finirà la luna di miele del Governo! Sono contento di riportare le BUGIE DEL DUO GELMINI-BERLUSCONI SULLA SCUOLA:
In riferimento al dossier distribuito nella conferenza stampa di questa mattina sulle presunte bugie della sinistra sulla scuola, il Pd replica con
questo contro dossier, punto su punto:


TEMPO PIENO
Nel Piano programmatico inviato al Parlamento scompare il “tempo pieno” e compare la dizione “estensione delle ore di lezione fino a un massimo di 10 ore settimanali comprensive della mensa”: si pensa dunque a un “doposcuola” di tipo ricreativo che è una cosa ben diversa dal tempo pieno didattico. Comunque sia, l’eventuale “aumento” si potrà realizzare solo se si imporranno a tutte le famiglie le classi con 24 ore settimanali con il maestro unico (quindi niente più scelta fra 24, 27 o 30 ore settimanali e tempo pieno).
Tuttavia anche in questo caso, Berlusconi non mantiene le promesse: ha più volte dichiarato, l’ultima il 16 ottobre, che le mamme possono stare tranquille perché aumenterà il tempo pieno “del 60%”. Se così fosse avrebbe dovuto istituire 17.400 (il 60%) a 40 ore o 14.000 (il 50% in più) e certo non le 3.950 in 5 anni annunciate oggi. ( le classi a tempo pieno sono attualmente 34.270).

NUMERO DEGLI ALUNNI
Dice Berlusconi che gli alunni saranno in media 18 per classe, al massimo 26.
Nell’unica bozza di Regolamento che circola si dicono cose diverse: si aumentano i parametri minimi e massimi: 30 per le scuole medie superiori e 29 per le scuole medie inferiori, con un incremento fino al 10%. Questo significa
arrivare anche a 33 alunni per classe.

MAESTRO UNICO
Il decreto legge parla di “maestro unico” e non basta certo una battuta detta in conferenza stampa dal premier per trasformarlo in “maestro prevalente”.

LINGUA INGLESE
Il maestro unico dovrà insegnare anche l’inglese perché nel Piano programmatico (a pagina 19) viene previsto il taglio di 11.200 posti (4.000 già dal prossimo anno) di insegnanti specializzati di inglese. E viene previsto forse che con un corso di sole 150 ore il maestro unico dovrà
specializzarsi anche nella lingua inglese.

RAZIONALIZZAZIONE DEL PERSONALE
Qui si tocca il massimo della spudoratezza giocando con le parole e con la condizione di vita delle persone: falsi gli 87.000 licenziamenti dice Berlusconi. Sono purtroppo veri i licenziamenti di 87.000 insegnanti che lavorano da anni, ogni anno, con incarichi annuali nella scuola. (Essendo
“precari” non vengono “licenziati”: vengono soppressi definitivamente i loro stipendi e i loro posti di lavoro). A questi 87.000 si aggiunge la mancata assunzione dei 75.000 precari già previsti nel piano del governo Prodi con
copertura finanziaria).
Il presidente del Consiglio e il ministro non sanno neanche quanti dipendenti hanno: oggi hanno affermato che nella scuola ci sono 1.350.000 dipendenti “e sono troppi”. Dai dati della Ragioneria generale dello Stato si ricava che i
dipendenti nell’anno 2006 erano 1.143.164, scesi nel 2007 a 1.133.000. (dati consultabili sul sito della Ragioneria)
Non è vero neanche, come detto oggi, che in Italia il Rapporto docente/alunni è 1 ogni 9: nella pubblicazione “la scuola in cifre” dello stesso ministero dell’Istruzione nella tabella 1.3.3 pag 23 (pubblicata a settembre 2008) il
rapporto è 1 ogni 11,1.

SCUOLE DI MONTAGNA
Berlusconi dice che “nessuna scuola sarà chiusa”: falso.
Dal Piano programmatico viene esplicitamente detto che chiuderanno le scuole sotto i 50 alunni. Sono 1083 i Comuni interessati così ripartiti: 181 con scuole fino a 15 alunni; 184 fino a 20 alunni; 718 fino a 50 alunni.
A queste vanno poi aggiunte circa 3000 scuole a rischio chiusura perché sotto i 50 alunni come le 130 scuole elementari e medie presso gli istituti ospedalieri; 7 annesse a istituti d’arte, 7 annesse a convitto, 4 a
Conservatori, 3 per ciechi, 2 per sordomuti. In più ci sono le secondarie di secondo grado: 522 (di queste 346 sono serali e 55 carcerarie).

SPESA PER IL PERSONALE
Il presidente del Consiglio e il ministro continuano a dire che il 97% della spesa pubblica della scuola serve a pagare gli stipendi di chi ci lavora.
Vengono smentiti non dal Pd ma dall’Ocse nella pubblicazione “Education at a Glance, 2007”. Infatti, i dati della spesa corrente per il personale, raffrontati con quelli di altri Paesi, risultano questi:

Italia 80,7
Francia 80,7
Germania 85,1
Gran Bretagna 69,7
Media Ocse: 80,1

Di conseguenza l’Italia risulta allineata alla media Ocse ed ha una spesa per gli stipendi inferiore a quella della Germania.


Fonte: PD. Vedi anche qui