Venerdì sera dovevo comprare un biglietto della metropolitana. Siccome ero di corsa e alla biglietteria c'era un delirio, sono andata alle macchinette automatiche.
Non le avevo mai usate, da quando i biglietti sono cambiati, così al mio turno, mi avvicino e comincio a leggere. Una mano nera appare nel mio campo visivo e schiaccia il bottone giusto. "Devi schiacciare qui" mi dice la faccia collegata alla mano. Un giovanotto dall'aspetto senegalese sorridente e gentile. "Ah, grazie" dico io, e continuo a leggere.
Lui: "dove devi andare"? gli spiego, e lui mi dice che devo prendere un biglietto cumulativo. E io "no, non cumulativo, interurbano... ecco, guarda, è questo, da 1.55. E' quello che pago di solito" Lui insiste che no, che è il biglietto sbagliato e che non sarei riuscita a passare dai tornelli.
Io, siccome sono testarda e preferisco sbagliare da sola che far giusto con un aiuto, prendo il biglietto che ho deciso e vado a timbrare. Come previsto, niente. Il tornello me lo sputa fuori dicendo che non va bene. Mi avvicino al controllore e chiedo spiegazioni. Lui dice che se non passa, vuol dire che è sbagliato. Gli dico, "ma no, è quello da 1.55, lo prendo sempre.... ecco guardi..." e tiro fuori il biglietto che avevo usato la mattina. Glie li passo tutti e due, quello li guarda un momento e mi fa:
"Signora, lei non sa leggere"
Giuro, proprio così, "lei non sa leggere". Mi ridà i biglietti e in effetti, tra le scritte e i simboli presenti, vedo che sul quello del mattino c'è la dicitura "U+1/2" mentre su quello che ho in mano c'è scritto "1 + 1/2"
"Ahhh.. "dico io... "vedo. ma costa uguale....."
E il controllore, di nuovo
"Prima di insistere, impari a leggere"
Non ci potevo credere. 'sto imbecille lavacessi! Lo insulto come merita, gli consiglio un bel corso di buone maniere, e torno verso le macchinette. E chi ti trovo?? Il mio amico senegalese che mi presidia una macchinetta libera (avrà sghignazzato vedendo il mio alterco con il controllore!!) che mi dice "ecco, vedi? quello cumulativo dovevi prendere........." e con rapidi gesti, mi schiaccia tutti i pulsanti e mi fa apparire il biglietto giusto. E poi mi dice "Non buttare quello, eh? qui non funziona, ma fuori Milano lo puoi usare"
Gli sorrido e ringrazio più e più volte. Considero brevemente l'idea di dargli dei soldi, ma sembra quasi un insulto... come se la gentilezza si potesse comprare.
Vado ai tornelli e il biglietto nuovo, ovviamente, funziona.
Alla luce di quanto successo, informo tutti coloro ai quali potesse mai interessare che se mai verrà approvata la legge che separa le carrozze della metro di milano in base alla nazionalità o alla città di provenienza, io viaggerò sulla carrozza degli stranieri.
Inoltre, propongo che venga approvata urgentemente una legge che obbliga i controllori come quello con cui ho parlato a viaggiare separati da tutti gli altri viaggiatori - di qualunque nazionalità - perchè gli stronzi puzzano.