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martedì 23 novembre 2010

GRANDE HARRY

Grande Harry.

Devo dire che finalmente un film di HP che mi ha davvero convinto.

Non che gli altri non mi siano piaciuti. Mi sono piaciuti tutti. Ma condensare i romanzi della Zia JK in un paio d'ore di film è necessariamente riduttivo. Almeno a partire dall' Ordine della Fenice in poi. Prevedere due film per il capitolo conclusivo permette di dare un respiro un po' più ampio alla narrazione, anche perchè vanno riprese le fila di molte cose "lasciate indietro" nei precedenti due episodi.

Il film è molto dark, molto oscuro. Anche ansiogeno se vogliamo, le atmosfere sono decisamente cupe, anche paurose. La trama è rispettata nella sua essenza, anche se....

... non mi pare di aver visto l'abito da sposa di Fleur, ne la decantata Tiara della zia pestifera
... non c'è stato il ritrovamento della lettera di Lily a Sirius a Grimmauld Place. Era una parte bella e commovente della storia, peccato.
... il patronus che conduce Harry alla spada di Grifondoro è una cerva, non una figura femminile. E' un peccato, ma immagino che abbia senso lo stesso, essendo James un cervo..... vedremo come evolverà la situazione.

Purtroppo sono anche poco chiare, almeno per il momento, le difficoltà che Harry sperimenta quando si rende conto di non aver affatto conosciuto Silente come credeva. Del resto, la copia del romanzo di Rita Skeeter è appena comparsa nelle mani di Hermione, quindi probabilmente questa parte sarà demandata al prossimo anno.

Menzione speciale per la storia dei 3 fratelli. Come nel romanzo, Hermione la legge in casa di Xenofilus, e la lettura è accompagnata da immagini animate di tratto spigoloso veramente belle e d'effetto.

Insomma... inizia il conto alla rovescia per HP7- part two.
E la domanda sorge spontanea.... quando avremo visto anche quello... cosa aspetteremo, dopo????





Godric's Hollow

giovedì 11 novembre 2010

FIGLIO A' MAMMA SUA.


 



Ieri sera il Ninnolo ed il stavamo guardando un DVD.
 



Prima dell'inizio del film, c'era il provino del documentario Nature della Disney. C'è una scena in cui un povero paperotto casca giù da un albero, sbatte sbatte le alucce ma niente, piomba al suolo come un sasso e atterra su un cumulo di foglie secche facendo un gran casino in giro.

Il Ninnolo guarda la scena dalla sua postazione sopra lo schienale del divano, prende un'espressione pensierosa e poi, come se avesse avuto la rivelazione del mondo........




"ma mamma... basta fare ingardium aaavvvvvviosa....."




Bello di mammina!!!!



 




 






PS per non addetti: sarebbe la sua traduzione di wingardium leviosa, incantesimo potteriano per la levitazione degli oggetti

giovedì 7 ottobre 2010

LA FORZA DELL'AMORE - Elogio di Severus Snape (attenzione spoiler su HP7)



Sto rileggendo HP and the Deathly Hollows a mo’ di ripasso in vista dell’uscita della prima parte del settimo film prevista per il mese prossimo. E ogni volta che lo leggo, mi innamoro sempre di più del personaggio di Severus Snape, il vero eroe della storia, il più coraggioso ed il più dotato di tutti i personaggi creati dalla zia JK.

 

Severus Snape è la vera causa della morte di James e Lily Potter.

 

La sua storia è tra le più tristi che si possano immaginare. Severus è un mezzosangue. Il suo padre babbano era un ubriacone e un violento. Abitava da bambino nello stesso quartiere di Lily e Petunia Evans, ed è stato il primo ad accorgersi che Lily era una strega. La loro amicizia è nata così, da bambini, con lui che le raccontava del meraviglioso mondo di cui entrambi facevano parte, della scuola che avrebbero frequentato, delle possibilità infinite davanti a loro.

 

Naturalmente, per Severus non era “solo” questione di amicizia. Severus ha amato Lily dal primo momento, e per tutta la vita.

 

A scuola, nonostante siano stati smistati in Case diverse, sono rimasti amici. Lily difende Sev dall’arroganza e dagli attacchi – diciamolo, spesso ingiustificati – di James e Sirius, i due ragazzi più pololari della scuola, probabilmente tra i più dotati e sicuramente i più arroganti. Quanto diverso doveva sembrare il povero Severus, mai veramente apprezzato da nessuno se non da Lily, in confronto all’amatissimo James Potter e a Sirius, bellissimo e dotato…

 

Severus comincia  presto a sentire attrazione verso le arti oscure. Colui Che Non Deve Essere Nominato sta reclutando adepti. Nella Casa di Serpeverde insieme a Severus ci sono Lucius Malfoy, Crabbe, Goyle e tutti quelli che sarebbero di li a poco diventati i fedeli Mangiamorte di Voldemort; Severus – che era sempre stato trascurato e maltrattato da famiglia e compagni – non può non restare affascinato dalle teorie di superiorità e dominio che il mago oscuro instilla  nei suoi seguaci.

 

I primi screzi nell’amicizia con Lily avvengono appunto per questo. Lily, una vera Grifondoro, non riesce accettare la voltura di Severus verso le arti oscure; dal canto suo Severus ha visto l’interesse di James per Lily e ne è disperatamente geloso. Nonostante Lily non dimostri inizialmente nessun interesse nel giovane Potter, i rapporti tra lei e Severus sono destinati ad interrompersi bruscamente e definitivamente.

 

E qui il destino interviene.

 

Severus ascolta per caso la Profezia che lega Voldemort ad Harry Potter nel momento in cui viene pronunciata. Deluso ed addolorato per la fine dell’amicizia con Lily,   intravvede la possibilità di salire nella stima del Signore Oscuro, e glie la riferisce


Quello che Severus non immagina,  è che a seguito di questo Voldemort darà la caccia ed ucciderà proprio la “sua” Lily.

 

Devastato dal dolore e dal rimorso, Severus si presenta ad un Dumbledore che lo disprezza, supplicandolo dapprima di proteggere Lily (o anche tutta la famiglia se non si può proprio fare a meno di salvare anche James…) e poi, dopo la sua morte, mettendo a disposizione la sua vita e consacrandola a fare ammenda per quell’unico, terribile, irreparabile errore commesso.

 

Posso solo immaginare il tormento di un personaggio così. Disperatamente innamorato, di un amore che è senza speranze per definizione, perché l’amata non è più in questo mondo. Disperatamente sofferente, atrocemente pieno di rimorso, di colpa, di rimpianti.

 

Ed è in tale stato d’animo che  dopo 10 anni si ritrova davanti il viso del suo vecchio nemico, di quel James Potter che aveva vinto il cuore di Lily come lui non aveva mai potuto. Harry è identico a suo padre, nel viso e nel carattere. Ribelle, arrogante, sicuro di se…. Ma i suoi occhi sono gli occhi di Lily. Ed è questo che lo sprofonda definitivamente nel baratro. Come può lasciar morire gli occhi di Lily una seconda volta? Come può sopportare il disprezzo del figlio, quando aveva già sopportato quello del padre, trasmesso proprio da QUEGLI occhi?

 

Severus odia autenticamente e profondamente Harry. E’ troppo simile a suo padre per non odiarlo. Ma lo sguardo di sua madre che irradia dal suo viso è un eterno e costante monito e ricordo per Severus delle sue colpe imperdonabili. Severus passa i successivi 7 anni a proteggere Harry in nome dell’amore che portava a sua madre….. mentre tutti pensano che la sua intenzione sia quella di distruggerlo.

 

Severus è rimasto nell’ombra. Cresciuto enormemente nella stima di Dumbledore (che infatti si domanda ad un certo punto se lo Smistamento di Severus non sia stato frettoloso…), lavora per “i buoni” mentre finge di essere il numero 2 del Signore Oscuro. Quello stesso Signore Oscuro che ha doti di grande Legilimes, ma al quale la mente di Snape rimarrà sempre nascosta, in virtù delle sue grandissime capacità, misconosciute.

 

Chi è allora il più grande mago di tutti i tempi? Dumbledore? Voldemort? O il piccolo, unticcio e odioso Snape? Chi è il più coraggioso? Chi ha la più grande capacità di amare?

 

Le sue azioni seguenti sono – per sua stessa volontà – fraintese da tutti. Piton uccide Dumbledore… ma è parte di un piano concordato (Dumbledore sta morendo comunque) per salvare l’anima di Draco, che avrebbe dovuto compiere l’omicidio. Prende il posto di Preside ad Hogwards, ma lo fa per proteggere gli studenti piuttosto che per vessarli. Ricorda costantemente a tutti che Harry appartiene al Signore Oscuro… ma lo fa perché nessuno lo uccida… perché la vita continui ad irradiarsi da quegli occhi che lo tormentano e lo stregano da sempre.

 

Piton produce un patronus che ha le sembianze di Lily…. E quando dopo anni ed anni Dumbledore se ne accorge e gli chiede “ma come Severus, dopo tutto questo tempo?” la sua risposta è lapidaria. “Sempre”. Meraviglioso.

 

E la sua morte, la sua morte inutile ed ingloriosa, ancora nel segno dell’amore per Lily. Snape morirà per mano del suo Signore, di Voldemort, che gli richiede questo servizio come estremo segno di fedeltà. Le sue ultime parole sono per Harry, che è presente.

“Guardami”, gli dice. “Look at me”. Severus vuole morire guardando gli occhi di Lily per l’ultima volta, vuole morire sentendo lo sguardo di lei sul suo viso.

 

Piton muore senza requie e senza perdono.La sua redenzione sarà soltanto postuma, quando - grazie ai ricordi passati ad Harry negli ultimi momenti prima di morire - finalmente il suo ruolo, il vero ruolo del suo sconfinato e smisurato amore e coraggio diventeranno chiari per tutti.

 

E dunque Dumbledore aveva ragione. Tutto comincia e finisce con l’Amore. L’amore di una madre che muore per salvare il figlio, l’amore di un professore che protegge i suoi studenti, l’amore di un uomo respinto che distrugge la propria vita nel ricordo di una donna che non è mai stata veramente sua. E chi non riconosce il ruolo dell’Amore, è destinato a soccombere nell’oblio.

martedì 21 luglio 2009

IL PRINCIPE MEZZOLIBRO


Ordunque. Ieri sera cinema.


Vi dico subito che il film è stupendo. Bellissimo. Tranne all'inizio, in cui è necessariamente un po' frammentario, da quando arrivano ad Hogwards è favoloso. Chi non ha letto i libri lo adorerà. Ma chi li ha letti resterà inesorabilmente deluso, perchè nonostane la perizia con cui è girato, nonostante la brillantezza dei dialoghi e l'evidente ironia di molte situazioni, il fatto è che manca mezzo libro.


Alcune cose sono state cambiate per esigenze di scena, ma non snaturano il senso della trama. Per esempio quando i tre seguono Malfoy da Magie Sinister non sono sotto il mantello ma arrampicati su un tetto; quando Silente va a prendere Harry per portarlo da Lumacorno non va a casa ma lo trova in metropolitana (dove Harry per inciso sta tacchinando una bella negretta in un bar... giusto perchè si capisca subito quale è il centro di questo film), cose del genere che sono veramente variazioni da poco.


Il professor Lumacorno è stre-pi-to-so. Diverso da come me lo ero immaginato, molto più... non so, più "allegro vecchietto", ma funziona benissimo e l'ironia del personaggio è funzionale a molte scene. Ad esempio la scena del funerale di Aragog è assolutamente folle, con dei dialoghi che ti fanno pensare che siano tutti sotto un incantesimo confundus (tranne Harry che naturalmente è sotto Felix Felicis...).


La parte centrale del film è dedicata al sentimento. La conversazione di Harry e Ron in camerata sulla pelle di Ginny ed Hermione vale da sola tutto il film: delirante. Due rincoglioniti! Il romanzetto tra Ron e Lavanda è reso abbastanza bene, così come il dolore di Hermione... che però è fantastica quando si alza in piedi in tutto il suo sdegno e con un incantesimo Oppugno scaglia dei passerotti da lei creati contro un incosapevole Ron. Lei è decisamente la migliore. Un mito.


La storia tra Harry e Ginny è un po' cambiata e diciamo che permea un po' tutto il film, senza però mai sfociare veramente in qualcosa di "serio" come il bacio dopo la partita di Quiddich. Si capisce che i due si piacciono ed anzi Harry confessa ad Hermione di fatto di essere innamorato di Ginny, ma il fatto che loro stiano insieme è mooooolto sullo sfondo. Il che è comunque singolare, dato il fatto che comunque le questioni sentimentali hanno così ampio spazio nel film (e dato anche che nel libro Harry ci smarona per circa 400 pagine sulla questione non-si-bacia-la-sorella-del-proprio-migliore-amico)


Purtroppo  Ginny è in ombra. In questo libro c'era una bell'approfondimento psicologico del personaggio, che ne usciva come una ragazza forte, decisa, interessante, una valente strega e - non ultimo - una giocatrice di Quiddich coi i controfiocchi, mentre nel film ha senso solo in quanto innamorata di Harry. Solo in un paio di scene si intuisce che ha un caratterino da non sottovalutare... e una delle due non è presente nel libro (o almeno credo). Si sono inventati un attacco da parte dei mangiamorte alla Tana che proprio non ricordo di aver letto - magari sbaglio - da parte di Bellatrix e Fenir Grayback. Harry si butta nella mischia per inseguire l'assassina di Sirius, e Jinny lo segue senza esitare... ma finisce li, è una scena che non ha alcun senso. (peraltro nessuan traccia di chi e che cosa sia Fenir, a parte un po' di pelo sulla faccia...)


Ancora meno senso ha secondo il mio modesto parere per il fatto che hanno inserito questa scena di battaglia, tagliando invece del tutto la battaglia che si svolge a Hogwards mentre Harry e Silente sono a cercare l'horcrux. C'è un intero capitolo, tutti i membri dell' ES e tutti gli insegnanti combattono contro i mangiamorte che Draco ha fatto entrare... ma nel film non v'è traccia di nulla. E' un peccato perchè sarebbe stata una scena spettacolare, che purtroppo è stata completamente tagliata. mio figlio non ne sarà per niente contento :(


Bella invece la scena, seppur breve, del duello tra Harry e Draco, che finisce con Draco sanguinante steso nel bagno. Il conflitto e la paura di Draco x la missione affidatagli da Voldemort si intuiscono.


Anche l'ossessione di Harry per il libro del Principe Mezzosangue è solo accennata... così come la riprovazione di Hermione e l'entusiasmo di Ron per tutti quegli strani incantesimi... non si capisce bene perchè Piton sia il Principe Mezzosangue (nel libro lo svela la solita Hermione dopo una spedizione in biblioteca)


Ultima, ma non meno importante, la morte del Preside. Harry non è sotto il mantello ma nel sottoscala e non è immobilizzato, ma semplicemente obbedisce al comando di Silente di restare nascosto, ma a parte questo è piuttosto fedele. Draco sta abbassando la bacchetta, in lacrime,  quando arrivano i mangiamorte e subito dopo Piton. "Severus, ti prego" e poi subito... Avada Kedavra. Silente precipita dalla torre. Lacrima.


Abbastanza fedele - e piuttosto spettacolare devo dire -  anche la scena del recupero del falso horcrux... anche se non si capisce affatto cosa sia ne perchè sia stato nascosto proprio li... e qui veniamo alla più grossa pecca del film. I viaggi di Harry e Silente nella memoria sono ridotti all'osso. C'è la scena dell'orfanotrofio - che abbiamo visto in tutti i trailer - e poi quella di Lumacorno che parla a Tom degli horcrux... ma non un accenno alla famiglia Gaunt, non un accenno alla madre di Tom e alla sua pietosa morte, non un accenno all'ossessione che Tom sviluppa per la sua discendenza e per l'immortalità... che sono parti fondamentali che nel libro consentono di approfondire la psicologia dell'Oscuro Signore in maniera estremamente interessante. Inoltre nessuna ipotesi su cosa possano essere gli altri horcrux (ovviamente la memoria in cui lui vede gli oggetti della vecchia signora è tagliata) e dunque vorrò divertirmi a vedere come se la sbroglieranno nel settimo, questa bella matassina - ora che il nostro prode Albus non c'è più.


In conclusione... è come ho detto all'inizio. Un film bellissimo, in se. Ma ce ne volevano due.


 


 

giovedì 9 luglio 2009

GENIALATA DA GENIO GRANDE

Il Genio Grande al momento è in aeroporto a Roma. Fa spesso la tratta MIL-ROM e dice che in aeroporto trova sempre qualcuno di famoso. Pochi istanti fa mi manda un sms di questo tenore:


SONO QUI IN AEROPORTO SEDUTO DI FRONTE A RON


Ora,  una come me cosa dovrebbe pensare???   



Mi fiondo sul telefono e gli mando un sms pregandolo di fare delle foto, già pregustando la meraviglia del PG vedendo il suo papà che abbraccia amichevolmente il giovane Weasley.


Lo chiamo, e cosa scopro??? No, dico, cosa scopro?????



Non vi dico altro.




giovedì 7 febbraio 2008

POPOLO POTTERIANO A RACCOLTA

Ragassuoli belli, ho un paio di quesiti da intenditore.


1. Prima del Settimo libro, v'è menzione da qualche parte che Aberforth sia il proprietario della Testa di Porco?


2. Prima del Settimo libro, v'è menzione da qualche parte che una cugina di Sirius, Bellatrix e Narcissa abbia sposato un babbano di nascita? (si tratta di Andromeda, che ha sposato Ted Tonks). Forse dice qualcosa nel Quinto quando presenta il personaggio di Ninphadora??



Attendo ragguagli....................

lunedì 3 dicembre 2007

ORDINI E FENICI

Va bene, lo so, a luglio ne avete parlato e straparlato..... però io povera tapina l'ho appena visto: è uscito in dvd il 20 novembre ed è inutile dire che alle 9.01 di quel giorno ce l'avevo già saldamente nella mia mano.


Quindi eccomi qua.


Dico subito che il film mi è piaciuto. Molto. Trovo che tutti i parametri fondamentali della trama siano stati rispettati, anche se con alcuni necessari tagli o modificazioni, che però non alterano il senso. Per esempio, ha poca importanza che sia Dobby o Neville a trovare la Stanza della Necessità, l'importante è che venga trovata, no? Peraltro Neville aveva già sostituito Dobby con l'algabranchia nel film precedente, quindi la cosa ha un suo senso.


La cosa migliore del film è probabilmente Dolores Jane Umbridge, Sottosegretario Anziano del Ministero, Inquisitore Supremo e per colmo di sventura brevemente Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwards. E' semplicemente perfetta. La faccetta laida, la cammimata dondolante, il modo di schiarirsi continuamente la gola (ehm ehm), lo sguardo falsamente comprensivo, il tono di voce isterico quando si arrabbia con Harry.. meravigliosa, non ci sono altri aggettivi. E lo stesso dicasi per la giovane Luna, molto molto azzeccata lei pure (anche se avrei visto volentieri la collana di tappi di burrobirra)! Peccato che la sua parte sia stata un bel po' tagliata.


Le scene spettacolari in questa produzione non mancano. E probabilmente non deludono chi non ha letto il libro. Personalmente ho apprezzato la fuga dei gemelli da scuola, perchè pur essendo limitata rispetto al romanzo (avrei proprio voluto vedere la palude!!!!!), è comunque roboante al punto giusto; tutta la parte relativa al ministero della magia anche mi è sembrata ben realizzata benchè non fedelissima al testo (e come avrebbe potuto del resto, ci sarebbe voluto un film di 7 ore!) ed in particolare ho apprezzato l'effetto dei mangiamorte che vanno e vengono in una sorta di apparizione sfumata,  come sabbia in una clessidra. Molto coinvolgente.


Bella, ma non per chi ha letto il libro, invece, la fuga di Silente dal suo ufficio. Li mi sarei aspettata qualcosa di meglio. Un po' di schiantesimi non ci sarebbero stati affatto male.


Meglio si poteva fare anche, secondo me, per far comprendere al pubblico dei non addetti che Harry per quasi mezzo libro è praticamente talmente intrattabile che resta isolato anche dai suoi migliori amici. E' una parte importante che riguarda e coinvolge il personaggio nella sua maturazione personale (dico, ormai siamo sulla soglia della maggiore età!) e penso che si sarebbe dovto dare maggior rilievo. Ma di nuovo, immagino che non si potesse fare un colossal di 7 ore.


Hogwards è come al solito impeccabile, gi attori all'altezza, i dialoghi ben congeniati e Sirius, lasciatemelo dire, è bello da far piangere, nominandolo da vivo..... (sigh)


Quanto al chiacchierato ed atteso bacio tra Harry e Cho, non so che dirvi, l'ho appena intravisto e non mi è perso malvagio, ma Ric non la vuole vedere quella parte e quindi...............................


:-)


A.

martedì 4 settembre 2007

HARRY E GINNY - un dialogo immaginario (del resto, mancava... ehm.)





I tre ragazzi si lasciarono alle spalle la scultura che da oltre mille anni vigilava sulla porta dell'ufficio del preside. La conversazione con il ritratto del professor Silente li aveva rinfrancati ed essi erano quasi felici mentre attraversavano i corridoi deserti verso la sala grande. I segni della battaglia erano ovunque, ma nessuno di loro voleva, o poteva, ancora soffermarsi con consapevolezza sul costo in vite umane che la vittoria contro Lord Voldemort aveva richiesto. Tutti avevano perso degli amici ed alcuni di loro non avrebbero mai rivisto i propri padri, madri, fratelli. Era impossibile in quel momento pensare di non condividere mai più scherzi di squisita genialità e cattiveria con Fred; era altrettanto impossibile fermarsi a considerare quanto il destino del piccolo Ted Lupin somigliasse a quello di Harry.


“Ma almeno io non sono stato accusato ingiustamente di un atroce delitto e non passerò i prossimi anni ad Azkaban” pensava Harry “Teddy avrà almeno qualcuno che gli parlerà del coraggio di suo padre e di sua madre”.


Hermione ed Harry sbirciavano Ron continuamente di sottecchi, in attesa che la notizia della morte di suo fratello lo raggiungesse facendosi strada attraverso la sua coscienza, ma a quanto pareva non era ancora giunto il tempo del cordoglio per nessuno. L'adrenalina pulsava ancora troppo velocemente attraverso il cuore di tutti i presenti. Il tempo del dolore sarebbe giunto, ma non adesso.


Avevano appena varcato la soglia della sala grande e si stavano dirigendo, per pura abitudine, verso il tavolo che era tradizionalmente riservato alla loro Casa e che ora ospitava studenti di Grifondoro, Tassorosso e Corvonero seduti uno vicino all'altro, quando Harry si fermò con un piede a mezz'aria, come colto da una improvvisa indecisione.


Ron ed Hermione si voltarono a guardarlo


“Qualcosa non va Harry?” chiese Ron con tono apprensivo


“No” rispose Harry “tutto Ok. E' solo che... ho una questione da risolvere, credo.”


“Di cosa diavolo stai parlando? Quale altra questione vorresti risolvere oggi? Dai, muoviti, ho fame!” ribattè Ron pratico.


Hermione lo guardò con aria esasperata “Si tratta di Ginny, Ron. Avanti, andiamo a sederci, Harry non ha bisogno di noi per questo.” Così dicendo si incamminò verso il tavolo con Ron, senza però risparmiare ad Harry uno sguardo dubbioso.


Ron si lasciò trascinare via senza opporre resistenza, soprattutto perchè Hermione lo aveva preso per mano con decisione; l'espressione di Ron era inebetita quanto quella di un Folletto della Cornovaglia colpito in volo dall'incantesimo della Pastoia.


Ginny era seduta al tavolo che una volta era di Tassorosso insieme alla sua famiglia. Accanto a lei sua madre si guardava attorno con sguardo umido, mentre il signor Weasley si alzava e si sedeva continuamente per conferire ora con questo ora con quel membro del ministero mano a mano che giungevano giubilanti a prendere atto della vittoria contro le forze oscure. Gli altri fratelli erano seduti attorno a George, che sembrava sul punto di svenire. Harry decise di allontanare ancora una volta dalla mente il pensiero di Fred e si diresse verso Ginny.


Aveva immaginato dozzine di volte il giorno in cui avrebbe finalmente potuto tornare a sperare di essere ancora nei pensieri di Ginny e aveva studiato con cura le parole da dirle e il tono con cui farlo nelle lunghe notti insonni passate con Ron ed Hermione durante la loro ricerca degli Horcrux. Ma non sapeva come, in quel momento la lingua sembrava annodata e la bocca foderata di sabbia. Per non parlare della mente inesorabilmente vuota.


“Ciao Ginny” le disse in un impeto di originalità quando fu davanti a lei “posso parlarti un momento?”


Ginny sollevò il viso dalla spalla di Molly e lo guardò con occhi spalancati. Possibile che non si aspettasse di vederlo? Ma si riprese subito e gli rispose un gelido “Ciao Harry. Dimmi pure”.


“Ehm, volevo dire... in privato... preferirei...”


“Non c'è nulla che tu debba dirmi che la mia famiglia non possa sentire, Harry”


Harry fu colto di sorpresa, ma presentarsi davanti a lei aveva significato dar fondo a tutto il suo coraggio per la seconda volta quel giorno, e non intendeva sprecare l'occasione. Non era affatto sicuro che ce ne sarebbe stata un'altra.


“Uhm, ecco, si. Quello che volevo dirti” cominciò con titubanza “è... sai, quel giorno al funerale di Silente... non aveva niente a che fare coi miei sentimenti... l'ho fatto solo, sai, per proteggerti, capisci, io non volevo... avevo paura che..... “


“Ah, allora è per questo” lo interruppe Ginny con impeto. “Sei venuto per spiegarmi una volta per tutte perchè tra le altre cose hai contribuito a tenermi chiusa nella Stanza delle Necessità mentre tutti combattevano oggi, mentre mio fratello moriva! Sei venuto a dirmi perchè non godo della tua fiducia come persona e come strega, è per questo che sei qui Harry? Per offrirmi la tua consolazione? E' così?” Ginny aveva in tutto e per tutto un'aria furibonda.


Harry prese fiato e considerò l'ipotesi di girare sui tacchi. Quella reazione era l'ultima cosa che si sarebbe immaginato. Si era figurato sguardo trasognato, tono cinguettante e forse qualche lacrima di gioia, ma quella che aveva davanti era una leonessa dalla criniera fiammeggiante e dagli occhi infuocati che non sembrava avere intenzione di rendergli il compito più semplice. Bene, evidentemente così doveva essere.


“Ginny” rispose con tono calmo, come se stesse spiegando un concetto molto difficile ad una bimba molto piccola “tu dovevi restare al sicuro. Sei minorenne. Inoltre io...” cercò con cura le parole “Io non avrei potuto combattere oggi se ti avessi saputa ferita, o morta. Quale forza pensi che avrei avuto contro Voldemort se avessi pensato di poter essere la causa della tua morte?”


“E questo è tutto quello che conta, non è così signor Potter?” Ginny era in piedi davanti a lui e sembrava decisamente più alta di quanto non fosse in realtà. “Quello che Harry Potter vuole, come Harry Potter si sente! Di tutti gli egocentrci presuntuosi arroganti e prepotenti..... e io? Non hai mai pensato a come mi sentivo io? Voi ve ne siete andati! Ve ne siete andati senza una parola, tu, mio fratello e la mia amica più cara, mi avete mollata come un bagaglio superfluo, senza dare notizie, senza un fiato per mesi e mesi!! E quando ti rivedo, quando finalmente mi rendo conto che sei vivo e che stai bene, ecco che mi elimini di nuovo, mi scarti come... come una vecchia bacchetta rotta. Io sarò anche minorenne, ma sono una strega di un certo talento, se non l'avessi notato!! Ho guidato l'Esercito di Silente quest'anno!! Avrei potuto aiutarti, avrei potuto salvare delle vite, avrei potuto combattere a lungo come tutti gli altri invece di restare immobile e al sicuro, come di ci tu, a non far niente mentre gli altri facevano la loro parte! Ma no, certo che no! Non facciamo preoccupare il grande Harry Potter, il nostro salvatore, il prescelto, il predestinato. Lui solo conta! Come mi sento io? Come mi fai sentire Harry?


Harry la guardava con un misto di terrore e di ammirazione. Quegli occhi erano quelli che aveva sognato ogni notte durante la loro separazione. In un momento di panico pensò che tutto sommato con Voldemort era stato più facile: almeno, con lui aveva sempre saputo cosa avrebbe dovuto fare. Si guardò attorno in cerca di ispirazione e colse lo sguardo di Ron all'altro capo della sala, che esprimeva profonda comprensione. Quegli occhi dicevano: “Taci, lasciala sfogare e alla fine baciala” ed Harry sapeva quanto dovesse costare a Ron esprimere un simile consiglio, pur senza parole. Harry pensava peraltro che fosse un consiglio strepitoso, soprattutto l'ultima parte. Tuttavia aprì la bocca per dire “Non c'è stato giorno in cui non abbia pensato a come stavi, Ginny. Ho sempre...”


“Hai sempre? Hai sempre cosa? Cosa? Cercato il modo di contattarmi? Hai passato notti in bianco a pensare a come avresti potuto farmi avere vostre notizie perchè sapevi che dovevo essere preoccupata a morte? E' questo che hai fatto? Mi hai mandato il tuo Cervo? Ci hai mai almeno pensato? Neville si è allontanato dal castello per due ore quest'anno, e solo per andare ad Hogsmead senza permesso, e mi ha mandato il suo Patronus per dirmi che stava bene. E tu Harry cosa hai fatto? Sei rimasto sdraiato nel buio sentendoti eroico ed altruista perchè mi proteggevi da ogni pericolo?”


Harry non sapeva cosa rispondere.


“Io non.....”


“Cosa? Io non cosa, Harry??”


"Non... "


"CHE COSA?"


“Io non ho mai smesso di amarti” urlò quasi Harry


A queste parole tutto si fermò. Nuovamente gli occhi di tutta la sala grande erano puntati su Harry, come se improvvisamente nessuno avesse di meglio da fare che ascoltare la quel che accadeva tra lui e Ginny. Mentre fino a un istante prima la sala era piena di brusio e chiacchiere, il silenzio a quel punto era palpabile, come se fosse stato creato apposta perchè tutti potessero godersi al meglio la conversazione. Molly si voltò di scatto verso Arthur con uno sguardo interrogativo che diceva “ma tu ne sapevi niente?”, tutte le ragazze di qualsiasi Casa nel raggio di 5 metri sobbalzarono vistosamente e persino George alzò gli occhi per un momento e fissò Harry e poi Ginny, prima di rinchiudersi nuovamente nel profondo di se stesso a cercare suo fratello.


Più di tutti, fu Harry a stupirsi nell'udire quelle parole, che gli erano uscite senza che se ne rendesse completamente conto. Fece un piccolo passo indietro sperando che fossero le parole giuste. Senz'altro, erano vere, e se ne rendeva conto per la prima volta ora che le aveva pronunciate.


Ginny sembrava rimasta improvvisamente senza nulla da dire. La sua carnagione bianca era diventata scarlatta, i suoi capelli somigliavano ancora a una criniera fulva ma i suoi occhi non lanciavano più fuoco e fiamme. Si avvicinò ad Harry lentamente e gli pose una mano su una spalla.


“Come hai detto Harry?” chiese


Harry vagliò velocemente una dozzina di risposte possibili, e poi decise di dare retta almeno ad un terzo del consiglio di Ron. Circondò Ginny con un braccio e con l'altro le accarezzò la criniera, che magicamente si trasformò in una cascata di morbidi capelli rossi e lisci, e la baciò come lei l'aveva baciato il giorno del suo diciassettesimo compleanno.


Dopo un lungo momento Ginny si staccò dal bacio.


“Ehm, d'accordo, non sei un egocentrico” disse ridendo.


Spezzata la tensione, Harry rise a sua volta, ma l'euforia si spense sul suo viso quando incrociò lo sguardo di Arthur Weasley che lo fissava avvicinandosi a grandi passi. Improvvisamente si rese conto di aver baciato Ginny con passione sotto gli occhi non solo di tutta la scuola ma anche e soprattutto dei suoi genitori. Genitori che, come era stato dimostrato in diverse occasioni, tendevano ancora ad essere piuttosto protettivi nei confronti della loro unica figlia femmina. Sentì che doveva dire qualcosa....


“Signor Weasley, io.....” cominciò, ma Arthur l'interruppe


“Harry, ti ho accolto in casa mia come un figlio” tuonò, ed Harry tremò leggermente “ed ora vedo che ho un motivo di più per considerarti parte della famiglia. Spero che lo sarai per sempre!!” Gli occhi del signor Weasley luccicavano di lacrime trattenute mentre quelli di Molly a queste parole piansero senza ritegno alcuno, ed Harry non seppe mai se fossero lacrime di gratitudine per la sconfitta del Signore Oscuro, di dolore per Fred o di emozione per aver scoperto nella loro figlia una giovane donna coraggiosa e risoluta.


Harry sorrise e ringraziò i Weasley, cinse la vita di Ginny e si diresse con il cuore considerevolmente più leggero verso il tavolo di Ron ed Hermione, che erano ancora per mano.


Le due ragazze si scambiarono un'occhiata di intesa che fece uno strano effetto rammollente sulle ginocchia di Ron ed Harry, ma i due decisero di non badarci. Tutti e quattro si sedettero al tavolo e fecero onore all'ottimo banchetto che gli Elfi Domestici superstiti avevano allestito per tutti loro. 


martedì 21 agosto 2007

HARRY POTTER AND THE DEATHLY HALLOWS - lunghissssssimo


Va bene, via... vogliamo parlarne?? La mia forzata permanenza ospedaliera mi ha consentito di leggerlo a tempo di record (con costanti contatti via sms con amici e amiche che lo stavano leggendo, inviando messaggi deliranti del tipo “nooooo primo morto a pag 57” e simili...) e per levare subito ogni dubbio vi dico: mi è piaciuto. Ma non mi ha entusiasmato. LOrdine della Fenice e il Principe Mezzosangue li ho trovati decisamente migliori.



Per chi non lo avesse ancora finito o per chi lo aspettasse in italiano, da ora in poi scriverò in un colore poco leggibile... se volete saperne di più non avete che da evidenziare il testo per renderlo comprensibile.



Dunque da dove cominciare.... innanzitutto il libro secondo me è corto. La zia JK ci ha abituati a trame complesse, con colpi di scena e trovate estremamente interessanti, ma qui per me c'è materiale per due libri, e invece abbiamo un libro solo. Un libro sulla ricerca degli horcrux, prima, e uno sui Deathly Hallows dopo. Dove è il senso di incasinare tutto raccontando tutto insieme? La narrazione ne risulta impoverita e oltremodo velocizzata, quando invece l'autrice è sempre riuscita a creare un mondo fantastico ma assolutamente plausibile, con soluzioni che sfiorano la genialità (nel loro genere, ovviamente.... le passaporte per esempio sono fantastiche per me!!!). Insomma sono quasi convinta che se esistesse una comunità magica, probabilmente sarebbe organizzata esattamente come quella della Londra di Harry!!



Quanto alla trama... beh, la questione dei tre oggetti misteriosi donati dalla morte (estorti, si potrebbe dire) ai tre fratelli è interessantissima e ha la sua originalità. Ho trovato assolutamente plausibile che Harry fosse il discendente dell'ultimo fratello e che possedesse quindi già il mantello per diritto ereditario (anche se, a conti fatti, la storia risale a oltre 1000 anni prima), meno probabile invece che il secondo oggetto – la pietra – fosse in suo possesso per un fortuito caso della sorte (era la pietra dell'anello di Serpeverde che era ANCHE un horcrux! Che esagerazione!!). Ma meno che mai credo che tre ragazzini di 17 anni abbiano nello spazio di un anno scolastico decifrato l'enigma legato alla bacchetta, che aveva a suo tempo impegnato maghi ben più adulti e potenti (Albus Silente tra essi, per non citare il signore oscuro), scoprendone con velocità sospetta l'ubicazione. Eccessivo.



La storia personale di Albus Silente è convincente. Non ho invece apprezzato molto l'espediente di piazzare Abenforth in un pub di Hogsmeade, specie perchè non se n'è mai parlato prima in alcun libro e perchè i nostri tre eroi non ne sapevano nulla. E' poco plausibile, ed è un trucchetto... Serviva un aiuto per Harry, ed è stato scodellato bello e pronto.



E quanto agli espedienti... via, la conversazione di Harry con Silente alla “stazione”.... non è degna della zia JK. Senza contare che non ha spiegato (o è sfuggito a me??) cosa fosse quell'essere che si dibatteva dietro ai due, che Harry voleva aiutare e Silente continuava a dire che non era possibile.



Trovo inoltre che ci siano alcune parti che sono, come dire, “mancanti” nel libro. Ad esempio, mi è spiaciuto molto non avere alcuna notizia o quasi su quanto stava succedendo a Hogwards mentre i nostri tre baldi fanciulli giravano per il mondo apparendo qua e la. Abbiamo saputo che l' ES si era ricostituito sotto la guida di Luna, Neville e Ginny (a proposito, il suo vero nome è Ginevra, l'avete notato???), ma sono certa che ci sarebbero state decine di storie da raccontare, sulla “gestione Piton”, sulla resistenza degli insegnanti come la McGrannit, sui due Mangiamorte che erano stati inviati ad insegnare Difesa e Babbnologia... ecco perchè dico che ci sarebbero voluti due libri!!! Inoltre trovo un vero e gran peccato che Ginny sia stata praticamente tagliata via da questo capitolo finale, perchè negli ultimi due libri trovo che le fosse stato costruito un personaggio veramente bello ed interessante. Una ragazza vera, come dire, intraprendente e dotata, spigliata e vivaddio decisamente insofferente nei confronti dei suoi fratelli maggiori... ed anche Hagrid è sostanzialmente assente. Tutto sembra troppo incentrato sempre e solo su Harry.



E poi, diciamolo, io sono una ragazza romantica e mi aspettavo non un capitolo intero ma insomma, almeno due righe su dove-come-quando Harry e Ginny tornano a essere fidanzati, per non parlare di Ron ed Hermione. Va bene, lo so: non è mica Harmony. Però che diavolo, ci siamo sciroppati due o tre libri di puro delirio tra Hermione e Ron, tra litigi e riappacifiazioni, nonché una lunga sessione di sensi di colpa di Harry quando non sapeva come fare per fidanzarsi con la sorella del suo migliore amico iperprotettivo e supergeloso... un minimo di soddisfazione era chiedere troppo????



Hermione: meriterebbe un capitolo a parte. Lei è decisamente fantastica. Se non fosse per lei quei due babbei di Harry e Ron sarebbero finiti nelle mani dei Mangiamorte a pagina 2. Altro che prescelto, altro che bambino-che-è-sopravvissuto. E' lei che ha tutte le idee e tutte le soluzioni, come al solito. E la sua sfuriata contro Ron quando lui ritorna improvvisamente è assolutamente impagabile. Strepitosa.



Quanto a Piton, beh... poteva essere uno stronzo che aveva ingannato Silente per anni, o un eroe che aveva ingannato Voldemort. Lieta che la scelta sia caduta sulla seconda soluzione. Non è chiaro come abbia potuto resistere alle arti da Legilimens del Signore Oscuro, pur essendo un potente occlumante. Forse perchè il suo odio per Harry – che gli ricordava inesorabilmente James – in fondo era reale, anche se aveva deciso di proteggerlo per amore di Lily. Poco plausibile secondo me il fatto che Lily e Severus fossero vicini di casa da bambini e che si fossero conosciuti prima degli anni della scuola, ma in fondo non poi così impossibile. E c'è comnque almeno un riferimento nell'Ordine al fatto che lei difendeva Severus dalle angherie di James e Sirius. Ed è il giusto coronamento di quanto fin dal primo libro era stato preannunciato: tutto parte e torna all'Amore, l'unica cosa che Voi Sapete Chi non riesce a comprendere.



Veniamo ai morti. Innanzitutto sono assolutamente indignata che sugli elenchi apparsi su internet prima della pubblicazione del libro non comparissero ne Edwige ne il nostro povero Dobby. La scelta di far morire un Weasley tutto sommato era abbastanza prevedibile, voglio dire... sono metà di mille, non potevano sfangarla tutti. Non afferro invece il motivo di sterminare praticamente tutta la famiglia di Tonks: suo padre, suo marito Remus Lupin e lei stessa, poco dopo aver avuto un bambino. L'ho trovata una scelta poco coraggiosa, come a voler minimizzare i “danni”, senza prendere personaggi più – diciamo – in vista, come uno dei ragazzi di Hogwords per esempio, che forse i fan avrebbero gradito meno.



Beh, ma non ho solo critiche eh? Ho trovato fantastica la prima parte alla Tana, fino al matrimonio, e l'incursione al Ministero è stupenda! E a dire la verità il racconto della sera della morte di James e Lily mi ha praticamente fatto piangere (fortuna che era notte e non mi ha vista nessuno....).



D'altra parte, il ciondolo-horcrux che fa incattivire chi lo porta al collo... non vi ricorda niente?



E veniamo infine ad Harry. Fortunatamente NON si è trasformato in un eroe senza macchia e senza paura e senza incertezze, ma è rimasto credibile come ragazzo che si trova ad avere a che fare con cose più grandi di lui e che spesso e volentieri non ha idea di dove mettere le mani (trovo che sia la parte migliore della caratterizzazione del personaggio); temo però che fornire protezione a TUTTE le persone presenti alla battaglia di Hogwords offrendosi spontanamente a Voldemort sia francamente un filo eccessivo, così come resistere nuovamente alla maledizione Avada Kedavra... anyway, è funzionale alla trama, e la trovata di fare in modo che Voldemort ci lasciasse le penne non per mano del nostro giovane eroe è encomiabile... così come ho trovato giusto che Harry non arrivasse a pronunciare l'anatema che uccide, benchè non si sia tirato indietro al momento di lanciare le maledizioni Imperius e Cruciatus. Ragionevole. Lieta inoltre che Draco non sia in fondo in fondo lo stronzo che sembrava nei primi libri, anche se probabilmente la conversione è dettata dalla paura e non da una ritrovata fibra morale...



L'ultimo capitolo invece, per quanto mi abbia deliziato, forse è stato un tentativo di “mettere le cose al loro posto”. Una specie di happy end ritardato, con un Harry trentaseienne sposato con tre figli (James, Albus Severus e Lily, nomi oltremodo prevedibili anche se mancano Sirius e Fred), Ron ed Hermione sposati tra loro e pargolati anch'essi, Neville felicemente sistemato come professore ad Hogwords e dulcis in fundo, il figlio orfano di Tonks e Remus – diciannovenne - che sbaciucchia la figlia dal nome francese di Bill e Fleur... (e a proposito, Bill non doveva diventare un mezzo licantropo??? dimenticato??).



Inoltre ho la sensazione che la buona vecchia zia JK non abbia necessariamente e definitivamente tirato il collo alla gallina dalla uova d'oro... cosa ne dite del figlio primogenito di Harry che gli somiglia come una goccia d'acqua, che va a scuola insieme al figlio di Malfoy, il quale somiglia lui pure come una goccia d'acqua a suo padre? Abbiamo forse un “Hogwords, seconda generazione” in arrivo??



Naturalente, ne Sirius ne James e Lily ne Albus sono risorti... con mio gran sconforto, ma tutto sommato Silente l'aveva detto... “nessun incantesimo può risvegliare i morti Harry, confido che tu lo sappia”.



Ebbene questo è quanto. Se siete riusciti a leggere fin qui senza cadere in coma, vi devo una pizza.



Baci.